Marzano: l'Irpef ridotta avvantaggia le imprese di Roberto Ippolito

Marzano: l'Irpef ridotta avvantaggia le imprese IL MINISTRO: SULL'IRAP IL MASSIMO INTERVENTO: POSSIBILE Marzano: l'Irpef ridotta avvantaggia le imprese «Il governo ha usato entrambe le leve, come chiedevo. Perciò sono soddisfatto. Più reddito disponibile significa più domanda di beni» intervista Roberto Ippolito ROMA COME si sente il ministro delle Attività produttive di fronte al limitato sostegno alle imprese? «La riduzione deH'Irap prevista con l'emendamento alla legge finanziaria nell'ambito della manovra di taglio delle tasse è il massimo che si poteva fare e non è vero che far pagare meno Irpef ai cittadini non procura vantaggi alle imprese», risponde Antonio Marzano. Ministro, riconosce però che le misure per le imprese e quindi per lo sviluppo sono in secondo piano? «Da un mese si confrontavano i sostenitori della riduzione del1 Irpef e i teorici della diminuzione dell'Iran. Il governo ha usato entrambe le leve, come chiedevo io. Perciò sono molto soddisfatto. Più reddito disponibile significa più domanda di beni e meno tasse alle imprese libera risorse per l'attività economica». Ricorda che i consumi sono bassi in Italia nonostante i tagli alle tasse di due anni fa, passati inosservati? «Il pruno modulo della riforma fiscale non era una sciocchezza: valeva sei miliardi di euro. Mi chiedo cosa sarebbe successo senza la riduzione delle tasse. Le cose sarebbero andate peggio». Non sarebbe meglio sostenere davvero la produzione e controllare con più determinazione i conti pubblici? «Che sia necessario tenere sotto controllo i conti dello Stato è indiscutibile. Devo ammettere che la spesa pubblica negli ultimi anni è aumentata più del desiderabile. La manovra varata dal governo però si basa sul suo contenimento». Ma il taglio delle tasse è sostenuto anche dal condono edilizio e dall'aumento delle sigarette. «Non credo sia corretto comprendere anche i condoni fra le entrate. Il gettito è liberazione di un debito esistente, non l'aumento della pressione fiscale». Resta la domanda di fondo: non è necessario un maggiore sostegno alla produzione? «In Europa i consumi sono aumentati nel 2004 solo di un terzo rispetto al triennio precedente. E l'Italia condivide questa tendenza. Di fronte a un incremento così limitato della domanda interna le imprese soffrono. Il rimedio sarebbe rappresentato dalla crescita delle esportazioni. Ma la concorrenza della Cina e degli altri Paesi emergenti rende molto difficile trovare sbocco sui mercati esteri». Sta quindi dicendo che l'economia ha effettivamente bisogno di essere stimolata? «Sto dicendo che è necessario agevolare la ricerca e l'innova- zione per rendere più concorrenziali le imprese. Ed è quello che il governo ha deciso di fare esentando totalmente l'Irap per i ricercatori». Il taglio dell'Irap per la ricerca è una misura sollecitata dalle imprese, ma con la franchigia per i nuovi assunti vale appena 500 milioni di euro. «Purtroppo non si poteva concedere di più. Per me è importante aver cancellato l'Irap per i ricercatori, come chiedevo da due anni. E questo è il mio secondo motivo di soddisfazione. Fra l'altro la franchigia per i nuovi assunti rappresenta in realtà la fiscalità di vantaggio per il Sud, visto il livello doppio riconosciuto rispetto al resto d'Italia». Le sembra sufficiente l'attenzione per il Mezzogiorno? «Dobbiamo guardare a tutte le misure decise. E' stato avviato il fondo per la concessione di finanziamenti agevolati alle imprese con una dotazione iniziale di sei miliardi di euro: non è poco. E la somma è aggiuntiva rispetto ai vecchi incentivi, tutti confermati tranne appena 55 milioni in meno al fondo aree sottoutilizzate. Inoltre non dimentichiano l'impegno a varare il provvedimento per la competitività per il quale ho già pronte le mie proposte». Perché allora il presidente della Confindustria Montezemolo lamenta l'esistenza solo di tattiche di breve periodo? «La manovra decisa si applica dal 2005 al 2007; le cifre (fi cui parliamo vanno quindi moltiplicate per i tre anni in questione. Il disegno perciò è di grande respiro». Pensa davvero che la manovra guardi al futuro dell'economia? «Il fatto di aver tagliato l'Irap per i ricercatori prova che si tratta di una manovra proiettata verso il futuro». CLCL Spesa pubblica ^™ cresciuta troppo La manovra del governo si basa sul suo ÉjkfEL contenimento Il ministro Antonio Marzano

Persone citate: Antonio Marzano, Marzano, Montezemolo

Luoghi citati: Cina, Europa, Iran, Italia, Roma