Fa causa al ministero per la strage di Nassiriya

Fa causa al ministero per la strage di Nassiriya LA VEDOVA ROLLA: «MISURE DI PROTEZIONE INADEGUATE» Fa causa al ministero per la strage di Nassiriya Il compagno era uno dei due civili morti nell'attentato alla base Maestrale. Era in Iraq come produttore di un lungometraggio ROMA Adelina Parrillo, convivente del produttore Stefano Rolla uno dei due civili italiani morti nella strage di Nassirìya del 12 novembre dello scorso anno, costata la vita inoltre a 17 militari - ha chiesto al ministero della Difesa i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti per la morte del compagno. La donna facendo riferimento a numerosi articoli di stampa e ad una «accurata indagine» svolta dal generale Antonio Quintana - sostiene, in un «atto di invito» notificato al Ministero, che per la base Maestrale di Nassirìya «non era stata predisposta un'adeguata difesa e non erano state adottate tutte le misure» per evitare la strage. L'Amministrazione della Difesa, quindi - sostiene - «è responsabile della morte» di Stefano Rolla. Adelina Parrillo ricorda che Stefano Rolla era stato assunto dalla «Gabbiano Film» ed inviato in Iraq quale addetto alla produzione del film-lungometraggio che la stessa società avrebbe dovuto produrre con il titolo «Babilonia terra tra due fiumi», per la regia di Massimo Spano, per evidenziare, tra l'altro, l'aspetto altamente umanitario della missione dei militari italiani in Iraq. «Anch'io lavoravo al progetto, e sono rimasta senza lavoro - precisa -. Entro qualche giorno sarebbe dovuto partire il resto della nostra troupe. Era tutto pronto. Quaranta persone in tutto. Dovevamo alloggiare all'interno del presidio militare italiano. Siamo stati presi in giro, ci hanno taciuto le condizioni in cui ci saremmo trovati». La «Gabbiano» - dice ancora Adelina Parrillo - era stata autorizzata ad inviare in Iraq la propria troupe, che venne ospitata presso la base «White Horse» di Nassirìya. Gli spostamenti all'esterno avvenivano su automezzi militari, con conducente militare. La mattina del 12 novembre, per i sopralluoghi prelimi¬ nari all'inizio delle riprese del film. Rolla si recò alla base italiana «Maestrale» su un mezzo militare della Brigata Sassari, a bordo del quale si trovavano anche l'aiuto regista Aureliano Amadei, il tenente Massimo Ficuciello e il maresciallo Silvio Olla. Poco dopo avvenne l'esplosione, nella quale morirono i due militari e Rolla, mentre Amadei si salvò miracolosamente. «Gli attentatori - è scritto nell'atto di invito - riuscirono a penetrare facilmente all'interno della base italiana con un'aùtobomba, in quanto il Comando delle Forze Armate italiane in Iraq non aveva adottato le misure di protezione che l'ordinaria diligenza avrebbe suggerito per limitare il rischio di attentati. Tanto più in considerazione del fatto che i servizi segreti italiani, fin dal precedente mese di luglio, avevano previsto un attentato alla base Maestrale, come espressamente dichiarato - dice Adelina Parrillo - dall'onorevole Enzo Bianco, presidente del Comitato Parlamentare di controllo sui servizi segreti». «La base di White Horse - continua non era recintata, né era protetta da militari armati. L'unico ingresso era facilmente accessibile a chiunque semplicemente alzando una sbarra, che fungeva da cancello». La responsabilità dell'Amministrazione della Difesa secondo la convivente - «è ancora più grave» per il fatto che Rolla era un civile e, pertanto, le Autorità Militari avevano un preciso obbligo di evitare che corresse pericoli non pertinenti alla sua condizione e allo scopo della sua presenza in Iraq». Un destino tragico, per Rolla, che nella sua vita artistica aveva lavorato per molti film più o meno commerciali come assistente regista - da «Anatra all'arancia» a «Profondo Rosso» a «Sacco e Vanzetti» - oppure alla regia, come in «Professione figlio» o «Bugie Bianche» negli Anni 80. [e. st.J «I terroristi riuscirono a penetrare nella base perché la difesa era insufficiente» «Le autorità militari avevano l'obbligo di evitare che corresse pericoli eccessivi» W w \^ óm itiSm. -■~ .■■;,.,..v.:... -:.,ì:bz.~ «-mììì..^" :~.jr ^^-ku.-.^ I ruderi della base italiana Maestrale distrutta dall'attentato

Luoghi citati: Iraq, Roma, Sassari