Vitrac, Felini, McEwan di Monica Bonetto

Vitrac, Felini, McEwan Vitrac, Felini, McEwan Tris di debutti d'autore in settimana a Carignano, Gobetti e Garybaldi ARTEDI 30 novembre, nell'ambito della stagioi ne del Teatro Stabile, sono previsti tre debutti. AI Teatro Carignano Paolo Bonacellì e Valeria Ciangottinì sono gli interpreti principali dì una pièce poco frequentata in questi ultimi decenni : si intitola «Victor, ì bambini al potere» ed è stata scrìtta da Roger Vitrac nel 1926. Rappresentata a Parigi per la prima volta nel 1928, la commedia presenta audacie espressive e toni dichiaratamente surrealisti sebbene l'autore proprio dal movimento fondato da André Breton venisse dì fatto scacciato insieme con il suo amico e sodale artistico Antonin Artaud (sì deve ai due infatti l'ideazione del «teatro della crudeltà», ben più pregnante per tutto il teatro novecentesco che seguirà). Il testo messo ora in scena dal Teatro dì Sardepa per la regia di Mario Mìssiroì (che ha curato anche traduzione a adattamento) sbeffeggia e ironizza ferocemente i cosiddetti valori borghesi dell'epoca (non così diversi da quelli attuali) servendosi dello sguardo intransigente dei bambini. E' la storia di Victor, ragazzino di nove anni dall'intelligenza e dalla statura fuori dal comune e della sua amichetta-sorellastra Esther di sei anni, entrambi precoci e impertinenti, privi di quel senso della misura che facilita e preserva le connivenze e gli squallidi compromessi del mondo adulto. Le scene e i costumi, che rimandano alle atmosfere dell' epoca charleston, sono state ideate rispettivamente da Lorenzo Ghiglia ed Elena Mannini. Si replica sino al 5 dicembre. Stessa sera anche per il ritorno nella nostra città, questa volta al Teatro Gobetti, di «Giulietta», lo spettacolo di Valter Malosti che vede Michela Cescon interprete del personaggio nato dalla penna dì Federico Fellini. «Giulietta» infatti è quasi sicuramente la prima idea-soggetto, in forma di racconto, dì ciò che diventerà poi uno dei film più noti del maestro: «Giulietta degli spiriti». «E' una favola psicanalitica contemporanea sul!' identità frammentata - spiega Malosti -, sull'anima, raccontata con un tono vagamente infantile e inquietante, una moderna Alice delle meraviglie». L'adattamento del monologo, sfrondato dagli eccessi dell'incontenibile immaginario felliniano, si deve a Vitaliano Trevisan, che proprio con la Cescon ha recitato nel film di Matteo Garrone «Primo Amore». L'allestimento mostra una pista da circo nel cui centro, quasi inchiodata come farfalla sotto la lente dell'entomologo, affondata in un'enorme gonna come una rediviva Wirmie beckettìana, sta Giulietta; intomo a lei ì suoi fantasmi, evocati dalla presenza dì marionette e dalla musica indimenticabile dì Nino Rota e da quella scritta ad hoc di Giovanni D'Aquila. Fino al 5 dicembre. Infine, ancora martedì 30, al Teatro Garybaldi di Settimo Torinese debutta anche «L'uomo dell'armadio», un testo adattato per il teatro di lan McEwan e affidato all'interpretazione di Eugenio Allegri con la regìa di Giorgio Gallìone.E' il racconto, fatto in prima persona, di uno strano uomo-bambino cui una madre folle ha impedito di conquistare autonomia e indipendenza. Segregato in casa dopo la morte del padre, costretto a prolungare la propria infanzia anche durante l'adolescenza, obbligato al seggiolone, alle pappe per neonati, ad essere accudito in ogni necessità, viene improvvisamente abbandonato quando la madre trova un nuovo compagno. Il ragazzo va in un istituto e poi comincia a vìvere da solo e a lavorare: ma saranno prove troppo dure per luì, e dopo infelici vicissitudini deciderà di chiudersi in un armadio per non uscirvi mai più. Eugenio Allegri offre alla struggente tragicità del testo una maschera triste e innocente che ben sì adatta al personaggio. Fino al 5 dicembre. Monica Bonetto Paolo Bonacelli al Carignano Eugenio Allegri al Garybaldi di Settimo Michela Cescon al Teatro Gobetti nello spettacolo «Giulietta» per la regia di Malosti

Luoghi citati: Carignano, Parigi, Settimo Torinese