Tacconi, le onde tra mare e cielo di Antonio Lo Campo

Tacconi, le onde tra mare e cielo LUTTO PER LA RICERCA Tacconi, le onde tra mare e cielo FU TRA I PROGETTISTI DEL «SATELLITE AL GUINZAGLIO». RADIO-ESPERIMENTI Antonio Lo Campo ■" I stato uno degh uomini cardine del pro— ' gramma scientifico del Tethered, il "satelli' . te a filo" che è stato rilasciato in orbita fino —m a venti chilometri dallo space shuttle, oltre che uno dei professori di spicco a livello intemazionale nel settore dell'elettroacustica. Giorgio Tacconi, è morto qualche settimana fa a La Spezia, città dove era cresciuto professionalmente e dove viveva da molti anni, pur essendo nato a Firenze il 15 agosto 1925. Dotato di grande umanità e simpatìa, oltre che brillante ricercatore, come docente Tacconi aveva anche l'abilità di "scoprire" e lanciare giovani studenti particolarmente promettenti. Tra costoro, un giovane ingegnere genovese che diventerà il primo astronauta itahano, Franco Malerba: «Le nostre vite si erano incrociate più volte- ricorda Malerba Tacconi era stato mio professore di elettroacustica ai tempi dell'Università, aha fine degh anni sessanta, e poi ebbi modo di incontrarlo ancora, diversi anni dopo, a La Spezia presso il Centro Nato Saclant. Già in quella occasione, ebbi modo di seguire con lui gh esperimenti legati aha onde acustiche subacquee a bassa frequenza. Tacconi aveva già lavorato a progetti di satelliti a filo dal 1969 assieme a Mario Grossi, uno dei pionieri di questo sistema spaziale assieme a Pepi Colombo. Un esperimento sempre legato alle onde acustiche. Tacconi poi metterlo a punto dalla fine degh anni ottanta, per la prima missione del satellite Tethered, la Sts-46 deh'Atlantis, per la quale il professore spezzino era membro deh'IWG (Investigation Working )h d gg Group), che detta le regole scientifiche della missione. E a bordo dello shuttle, ancora il suo ex allievo! Tacconi ne fu ovviamente orgoghoso: «Il suo supporto fu per noi dell'equipaggio preziosissimo - sottolinea Malerba - specie per il lavoro scientifico di preparazione aha missione». Il suo esperimento "over flight", prevedeva la raccolta di segnali da due stazioni terrene poste in Europa e ad Are cibo, che raccolsero molti dati soprattutto neha seconda missione, nel 1996, quando il cavo con il satellite arrivarono a 20 chilometri dallo shuttle per l'esperimento elettrodinamico. Già prima delle sue |! esperienze spaziah. Tacconi, come ricercatore presso il centro di ricerca oceanografico Nato Saclant della Spezia, si era occupato degh studi relativi aha propagazione di onde elettromagnetiche ed acustiche in mezzi dispersivi tempo-spazio varianti, e agh studi relativi aha caratterizzazione del rumore elettromagnetico di fondo in diverse gamme di frequenza. Negh Anni 60-70 aveva inoltre lavorato come Staff Engineer al Sincrociclotrone prèsso il Cem. Nell'ambito deha cohaborazione con il Cnr-Istituto Automazione Navale, Tacconi era stato responsabile scientifico del progetto Laser Ultrasonic Diagnostics per lo studio della formazione di leghe in condizioni di microgravità sulla Stazione Spaziale Intemazionale. La cohaborazione scientifica con l'Agenzia Spaziale Europea, gh aveva permesso, nel 2000, di assumere l'incarico di Coordinatore del Topical Team Esa, denominato "Electromagnetic and other Geophysical Techniques for In-Situ and Orbitai Planetary Exploration". Dal 1999 lavorava con la Fondazione Space, dedicata ad un tema a lui caro: la divulgazione deha cultura scientifica spaziale a favore dei giovani. Per questo, si era impegnato neha realizzazione delle diverse attività promosse dalla Fondazione, tra l'altro ideata e diretta da Luca Minna, un altro dei suoi ex allievi in ingegneria di talento, che egh stesso aveva voluto nel team scientifico del Tethered. L'attività di ricerca, lo aveva portato a partecipare a numerosi meeting intemazionah e produrre più di 300 pubblicazioni e report sui risultati deha sua attività di ricerca. IL RICORDO DI MALERBA, L'ASTRONAUTA CHE FU SUO ALLIEVO

Persone citate: Franco Malerba, Giorgio Tacconi, Luca Minna, Malerba, Mario Grossi, Staff, Working

Luoghi citati: Europa, Firenze, La Spezia