L'AIta Corte blocca la proclamazione del vincitore di Anna Zafesova

L'AIta Corte blocca la proclamazione del vincitore DOPO WALESA TENTANO UNA MEDIAZIONE ANCHE IL PRESIDENTE POLACCO KWASNIEWSKI E QUELLO LITUANO ADAMKUS L'AIta Corte blocca la proclamazione del vincitore n Ucraina prima vittoria deiropposizione Anna Zafesova MOSCA E' da Varsavia che Kiev aspetta ora una soluzione della crisi postelettorale, dopo che la Corte Suprema ha bloccato la legittimazione di Viktor Yanukovic a un passo dalla guerra civile. Ieri i giudici della Corte Suprema hanno proibito la pubblicazione del verdetto della Commissione elettorale centrale sulla vittoria del candidato del potere fino all'esame delle denunce di brogli depositate dal leader dell'opposizione Viktor Yushenko. Una decisione che riapre uno spazio, seppure ridotto, per la ricerca di un compromesso che impedisca una rivoluzione di piazza. E nel frattempo nella capitale ucraina sono attesi il presidente polacco Alexander Kwasniewski e il capo dello Stato lituano Valdus Adamkus, che insieme con un emissario dell'Unione europea dovranno tentare una mediazione nella crisi. L'annuncio del negoziato è stato dato ieri sera da Lech Walesa dopo ima giornata di colloqui tra l'ex leader di Solidamosc e i due contendenti alla presidenza. «De¬ vo scoprire se c'è il consenso per una trattativa e assicurare che nessuna delle due parti farà ricorso alla forza, una volta che avrò raggiunto questo obiettivo non potrò più interferire», ha dichiarato Walesa. Varsavia però si fa coinvolgere non più attraverso emissari, ma in prima persona: ieri il presidente ucraino uscente Leonia Kuchma ha chiesto ufficialmente la mediazione di Kwasniewski, che è atteso a Kiev nelle prossime ore. Questo è accaduto dopo che il tentativo di trattativa proposta da Janukovic non è riuscito: l'opposizione non ha intenzione di accettare compromessi come un ridimensionamento del potere del Presidente e un governo di coalizione. «Non abbandoneremo la piazza fino alla vittoria», ha gridato Yushenko alla folla dei suoi sostenitori. La legge ucraina non permette di invalidare il risultato elettorale nazionale e ora l'unica speranza di rimanere nella legittimità consiste nella cancellazione dei risultati ottenuti con i brogli: secondo i calcoli dell'opposizione a Donetsk Janukovic si è fatto «aggiungere» almeno un milione di voti, a Lugansk 500 mila, Yushenko - che ha già giurato come presidente considerando falsificata la vittoria di Yanukovic - ormai agisce come titolare di un potere alternativo, e ieri ha lanciato all'esercito e alla polizia l'appello a passare dalla sua parte. Il «Comitato di salvezza nazionale» fondato dall'opposizione ha anche cominciato a emettere decreti e creato le «Forze di autodifesa nazionale». Dal palco di piazza Indipendenza di Kiev vengono lanciati appelli a prendere il potere nelle varie regioni, e agli studenti è stato chiesto di abbandonare le aule: «Smettete di studiare, questo potere non vi insegnerà nulla», ha detto Yushenko. La rivolta ormai si è propagata a metà dell'Ucraina, mentre la capitale è già passata interamente all'opposizione. I manifestanti hanno invaso il municipio, il palazzo dei sindacati, altre sedi governative. Gli studenti filo-Yushenko hanno espugnato il ministero dell'Istruzione costringendo il ministro a esentarli dalle lezioni senza temere punizioni dalle autorità. E in serata la pasionaria della protesta, Yulia Timoshenko, ha invitato a bloccare «con amore» gli edifici governa¬ tivi per non farvi entrare i funzionari. Anche nel resto del Paese i seguaci dell'opposizione tentano di bloccare strade, ferrovie, sedi delle amministrazioni locali, A Leopoli, dove il voto per Yushenko è stato quasi plebiscitario, il governatore è stato deposto e la folla dei manifestanti ha cercato di prendere possesso anche della sede della polizia. Gli agenti l'hanno impedito, ma sulle maniche di molti ufficiali si vedevano nastri arancione, il colore di Yushenko. Per le strade di Kiev si vedono anche gruppi di fan di Yanukovic, minatori dell'Est ucraino avvolti in bandiere bianco-azzurre. Per ora è una coesistenza pacifica, ma nelle regioni orientali russofone che hanno votato per Yanukovic cresce il risentimento per i «nazionalisti» dell'Ovest e di Kiev. Yushenko ha fatto appello all'unità nazionale e si è rivolto all'Est del Paese dicendo che i suoi abitanti sono stati resi degli «zombi» dalla censura del potere: «Non avete potuto sentirmi durante la campagna elettorale, prometto di difendere i vostri interessi indipendentemente dalla lingua che parlate». Poliziotti ucraini antisommossa, con gli scudi decorati di fiori, controllano l'ingresso dell'ufficio della presidenza a Kiev