L'Ucraina tra il golpe e la rivolta di Anna Zafesova

L'Ucraina tra il golpe e la rivolta ANCHE L'UE CHIEDE DI RIVEDERE I RISULTATI DELLE PRESIDENZIALI L'Ucraina tra il golpe e la rivolta L'opposizione: «Yanukovic ha vinto con i brogli» Anna Zafesova MOSCA Un testa a testa drammatico dall' esito tutt'altro che scontato per le elezioni presidenziali ucraine. Entrambi i candidati - il leader dell'opposizione filoccidentale Viktor Yushenko e il premier filorusso Viktor Yanukovic - si dicono convinti della loro vittoria, mentre in attesa dell'annuncio dei risultati ufficiali l'opposizione si prepara a protestare contro i brogli che considera inevitabili. Ieri sera il governo ha smentito di aver orainato uno spostamento dell'esercito verso Kiev per reprimere un'eventuale rivolta di piazza organizzata dai sostenitori di Yushenko nel caso della vittoria di Yanukovic. E mentre nella piazza dell'Indipendenza della capitale ucraina l'opposizione ieri sera ha iniziato il conteggio dei voti parallelo, la sede della Commissione elettorale è stata circondata da blindati dell'esercito. Secondo gh "exit-polis Nazionali" condotti da un pool di centri sociologici Yushenko è in testa con il 53 per cento contro il 43 di Yanukovic. Ma exit-polis alternativi danno il premier in testa con due punti di vantaggio. L'affluenza alle urne ha perfino superato quella del primo turno di tre settimane fa raggiungendo il 78 per cento. La piazza di Kiev ieri sera aveva già cominciato a festeggiare la vittoria di Yushenko: "Ha vinto, è il presidente del popolo", questo annuncio è stato lanciato ieri sera in piazza Indipendenza. Dalla squadra di Yanukovic sono contemporaneamente arrivate dichiarazioni altrettanto vittoriose: l'affluenza più massiccia è stata nell' est e nel sud del Paese, dove la maggioranza russoffona appoggia l'attuale premier che promette l'avvicinamento a Mosca, mentre l'ovest nazionalista e la Kiev occidentalizzata che tifano Yushenko sono stati meno attivo. Nel primo turno Yushenko aveva superato Yanukovic con un vantaggio del 0,55 per cento. Ma tutti questi dati sono da prendere con cautela in quella che viene definita la campagna elettorale più "sporca" della storia postsovietica. Nel primo turno gh osservatori intemazionah hanno denunciato numerose irregolarità e pressioni del potere e Yushenko è convinto che le autorità gh hanno sotratto almeno il 5 per cento dei voti a favore del premier. Ma ieri, dopo aver votato, il leader dell'opposizione ha dichiarato che "non sarà più possibile conquistare la vittoria con le falsificazioni". La pressione degh osservatori indipendenti e dell'opinione pùbblica, secondo Yushenko, ha impedito ima vittoria del suo concorrente già al primo turno e il ballottaggio sarà una "prova di democrazia". Dallo schieramento opposto sono arrivate invece denunce di un piano dell'opposizione di contestare l'eventuale vittoria di Yanukovic con una rivolta di piazza (ovviamente sponsorizzata dall'estero) sul modello di Belgrado e Tbilissi, e il ministro dell'Interno ha ammonito gh ucraini contro la partecipazione ad "atti anticostituzionah". E alla vigilia deUe elezioni George Bush ha inviato al presidente uscente Leonid Kuchma - che sostiene apertamen- te il suo premier Yanukovic - una lettera che chiede in toni vagamente minacciosi di garantire il rispetto della democrazia. Considerato un candidato caro a Washington, Yushenko - che vuole portare l'Ucraina nella Nato e nelTUe - ha ieri però dichiarato che hcenzierà qualunque suo collaboratore che gli consigherà atti ostili alla Russia. Una proposta di pace a Mosca che ha sostenuto apertamente Yanukovic con una presenza nella vita pohtica ucraina che ha sfiorato l'ingerenza. Vladimir Putin ha visitato il Paese due volte alla vigilia deUe elezioni in un contesto d'immagine che stimolava le nostalgie del comune passato sovietico, mentre il mondo pohtico russo parlava esplicitamente della necessità di "non per- dere l'Ucraina" in quello che ormai viene vissuto come uno scontro strategico con l'Occidente nel terri- torio di un ex vassallo sovietico. E ricordando come all'epoca della guerra fredda il Cremlino ricondu- ceva all'ovile le pecoreUe smarrite del campo socialista, l'opposizione fa capire che la decisione di aggiu- dicare una vittoria truccata a Yanukovic e sopprimere la prote- sta di piazza con i blindati verrà presa non a Kiev, ma a Mosca. "Il nostro passato non deve decidere il nostro futuro", ha detto ieri Yushenko. ^ /'BIELORUSSI^ o 'A i - ^UCRAINA ■ KIEV Dniepropetrovsk o a,, ROMANIA Donetskc m PjJ- OS ^ SUPERFICIE 1* 603.700 krm #. Mar Nero «.-«SA POPOLAZIONE 48,4 milioni di abitanti di cui 8,4 milioni di russi RELIGIONE HH» Ortodossi (86"*!.), Musulmani (U"**.) FORZE ARMATE 350.000 soldati ffl^ ISTITUZIONI jjlj^. Democrazia parlamentare, il Presidente della Repubblica viene eletto ogni 5 anni REDDITO PRO CAPITE 970 dollari (2003) ?^j RISORSE ^ Carbone, petrolio, minerali del ferro e grano DEBITO ESTERO ^^* 11,44 miliardi di dollari (2003) Migliala dì persone continuano a presidiare il centro della capitale ucraina decise a fare riconoscere la vittoria del candidato dell'opposizione