Assalto alla villa del re dei pneumatici

Assalto alla villa del re dei pneumatici A ROVERETO, IN TRENTINO; GIANNI MARANGONI BLOCCATO CON LA MOGLIE E UN FIGLIO Assalto alla villa del re dei pneumatici Cinque banditi portano via i gioielli di famiglia, pugni per farsi aprire la cassaforte Ubaldo Cordellini TRENTO Hanno colpito in pieno centro, a Rovereto. Sono andati a colpo sicuro nella villa della famiglia più facoltosa della città, i Marangoni, proprietari dell'omonima azienda produttrice di pneumatici, 1700 dipendenti in tutto il mondo per 250 milioni di fatturato. Sabato sera alle 19,15 cinque banditi a volto scoperto fanno irruzione in casa di Gianni Marangoni, il vicepresidente della holding di famiglia guidata dal fratello Mario. L'imprenditore vive con la moglie Franca Benolli e il terzo figlio Massimo in una villa in via dei Colli, a un centinaio di metri da piazza Rosmini, in pieno centro. I rapinatori sfondano la porta sul retro e bloccano il capofamiglia insieme con la moglie. Uno ha una pistola, gli altri quattro sono armati con coltelli. La banda immobilizza la coppia contro un muro, poi cominciano i calci e i pugni per farsi rivelare dove è nascosta la cassaforte. In quel momento entra in casa il figlio. Viene subito preso e immobilizzato. Bue banditi tengono la famiglia sotto tiro, gli altri tre salgono ai piani superiori e prendono tutto quello che trovano. In casa ci sono 50 mila euro in contanti ma i banditi si fanno aprire anche la cassaforte dove sono custoditi gioielli per un valore di mezzo milione di euro. Poi chiudono i Marangoni in bagno e scappano dal retro. Un vicino racconta di averli visti allontanarsi a tutta velocità su un'Audi familiare grigia. In tutto la rapina è durata appena cinque minuti. I Marangoni riescono a liberarsi un quarto d'ora dopo e danno l'allarme. Ai carabinieri spiegano che i banditi parlavano tra di loro in qualche lingua slava o forse in albanese. Bi certo questa potrebbe essere ricordata come una rapina da rpimato, in Trentino: è infatti svanito un teso¬ ro di anelli, orecchini e braccialetti, tutti della signora Franca, rubati al terzo piano della villa, dove si trova la stanza da letto. A coordinare le indagini sulla rapina è il sostituto procuratore Fabio Piasi. Al momento varie ipotesi vengono vagliate. Il primo punto delle indagini - secondo il magistrato - s'incentra sulla grande sicurezza mostrata dai rapinatori, considerata particolarmente sospetta. A Rovereto questo colpo è un inedito. Mai nessuno, prima di sabato, aveva osato assalire a viso aperto le ville dei facoltosi imprenditori locali (finora c'erano stati solo alcuni furti). Una novità che fa supporre agli investigatori l'esistenza di una «talpa». , Il capo della squadra mobile di Trento, Roberto Giacomelli, ha già contattato i colleghi del Veneto e della Lombardia. Nelle ultime settimane, infatti, colpi simili sono già avvenuti in diverse province, da Brescia a Verona, da Padova a Treviso, fino alla zona di Venezia. Stando ai racconti di Gianni Marangoni, di Franca Benolli e del figlio Massimo i cinque individui hanno agito a volto scoperto. È proprio questo comportamento a far pensare a una banda di slavi che si è ormai specializzata in rapine alle ville, in un'ampia zona del Nord-Est. Come già più volte avvenuto in passato. In Alto Adige un precedente c'è: lo scorso aprile a Bolzano cinque banditi mascherati assaltarono la villa di una delle figlie di Pietro Tosolini, uno dei maggiori imprenditori edili locali, ma in quell'occasione l'immediato intervento della polizia costrinse la banda a una fuga precipitosa, abbandonando tutto il bottino. Ora la procura trentina vuole accelerare al massimo i tempi. Gli investigatori sottolineano che i cinque rapinatori hanno dimostrato di conoscere perfettamente la villa di Marangoni. Che, tra l'altro, è sorvegliata giorno e notte da un sistema di telecamere a circuito chiuso. «Eppure queste telecamere - ha spiegato il magistrato - non hanno rivelato nulla» Si vedono i cinque malviventi, individui molto giovani, vestiti con abbigliamento casual. E sembrano muoversi a proprio agio. Rubati anche cinquantamila euro Secondo la procura è una banda che ha messo a segno altri colpi nel Nord-Est L'ipotesi di una «talpa» La villa dell'industriale Gianni Marangoni, a Rovereto presa d'assalto da cinque rapinatori