«Un allacciamento abusivo dietro l'esplosione»

«Un allacciamento abusivo dietro l'esplosione» IL DISASTRO DELLA CASA CROLLATA. VENTINOVE PERSONE SENZA TETTO «Un allacciamento abusivo dietro l'esplosione» Aperta l'indagine sulla tragedia di Foggia. «Non è stata una bombola» Anna Langone FOGGIA Una fuga di metano: è questa la probabile causa del crollo delle due palazzine in cui sono morte otto persone e altre sei sono rimaste ferite, nella zona vecchia di Foggia. L'ipotesi è confermata dai primi accertamenti tecnici: assolte, per ora, le bombole di gas. Ma si fa strada un'altra pista inquietante: la perdita di gas potrebbe essere partita da un allacciamento di fortuna alla rete. Finora dalle macerie sono state estratte quattro bombole, tutte integre, ma provenienti da due appartamenti crollati e non dalla grotta in cui teneva ferri vecchi e biciclette Salvatore Belli Carri, 79 anni, il cui corpo è stato recuperato per ultimo. E' certo che proprio la grotta occupata da «Turili'» - com'era soprannominato nel quartiere - si sarebbe saturata di gas e da lì, quando l'anziano si è alzato all'alba, sarebbe partita l'esplosione. Il suo corpo ustionato e il ritrovamento di una stufetta nella grotta farebbero pensare alla presenza di una bombola, ma i vigili del fuoco non ne hanno trovato traccia. L^ spiegazione alternativa è che la fuga sia partita dalla rete del gas metano: l'Amgas, l'azienda foggiana distributrice del metano, ha fatto sapere che l'unico collegamento alla rete negli immobili crollati (quattro appartamenti, di cui uno disabitato) era stato realizzato nell'abitazione di Dell! Carri, cioè la casa abitata dal genero di Salvatore, Raffaale Longo, morto nel crollo con la moglie e i due figli. Ma l'azienda esclude che ci sia stata ima fuga di gas dalla rete del metano. E' quindi possibile che la fuga sia dovuta a una perdita, a un fornello chiuso male, oppure - secondo ima voce insistente - sarebbe partita da un allacciamento abusivo alla rete. La soluzione del giallo arriverà dai rilievi dei consulenti, nominati dal pm del tribunale di Foggia, Gabriella Tavano: saranno loro a controllare l'impianto del gas e la qualità degli allacciamenti negli immobili crollati. Ieri, intanto, c'è stata una giornata di pausa nelle operazioni di scavo. In attesa che le ruspe tornino al lavoro oggi, per le famiglie sgomberate è stata la prima domenica lontano da casa: sono nove i nuclei costretti a lasciare le proprie case, perchè danneggiate dall'esplosione. In tutto 22 persone, più sette sopravvissuti alla tragedia: Antonio Sacco, la moglie Michelina e i due figli, Erika e Maria Incoronata, le due sorelline cui il crollo ha ucciso i genitori e il fratellino. Soltanto cinque famiglie (15 persone in tutto) hanno accettato l'ospitalità del Comune in albergo. Le altre hanno preferito essere ospitate da parenti. Dall'associazione degli amministratori di condominio, l'Anaci, è partito un appello al Comune per istituire un'unità di controllo periodico degli immobili, soprattutto quelli serviti da utenze di gas domestico e da apparecchi di gas sotto pressione. La richiesta - ricordano all'Anaci - venne avanzata già prima del crollo di viale Giotto e riproposta all'indomani della tragedia, «ma nessuno ci ha mai dato ascolto». L'unità di controllo comuna- le dovrebbe essere composta da tecnici con qualifica di pubblico ufficiale, incaricati dal sindaco e dal prefetto di controllare periodicamente gli impianti e le strutture a maggior rischio, con il potere di intimare l'esecuzione degli adempimenti a norma di legge, pena la chiusura o lo sgombero delle unità immobiliari. «E' frequente a Foggia denuncia l'Anaci - la pratica illegale di manomettere le strutture in cemento armato dei fabbricati, anche per far passare ima condotta del climatizzato- re. Oppure quella di non cambiare il tubo del gas della cucina, che ogni quattro anni va sostituito per legge. Così come è frequente la detenzione illegittima di apparecchi di gas sottopressione, come le bombole, all'interno delle abitazioni e senza controlh. Per non parlare degli impianti elettrici non a norma, vecchi spesso di 30 anni». Ba oggi sarà allestita la camera ardente per le otto vittime, presso la chiesa degli Ospedali Riuniti. I funerali si svolgeranno domani nella cattedrale. La denuncia dell'Associazione dei condomini «Troppe illegalità dai tubi delle cucine fino alle strutture in cemento armato» Un'immagine panoramica della devastazione a Foggia Fiori sul luogo del disastro: otto persone sono morte

Persone citate: Anna Langone, Antonio Sacco, Carri, Della Casa, Gabriella Tavano, Longo, Maria Incoronata, Salvatore Belli Carri

Luoghi citati: Foggia