Cogne, tra dieci mesi il processo d'appello

Cogne, tra dieci mesi il processo d'appello L'UCCISIONE DEL PICCOLO SAMUELE Cogne, tra dieci mesi il processo d'appello Ieri l'incidente probatorio contro i due periti accusati di calunnia Tempi lunghi per esaminare i quindici computer sequestrati TORINO In Corte d'assise d'appello sono fissati a giugno processi con detenuti: la prospettiva di un rapido «appuntamento» con i nuovi giudici, togati e per la prima volta anche popolari, si allontana per Anna Maria Franzoni. Forse a dopo l'estate, tra dieci mesi, se si considera la possibilità che eventuali altri dibattimenti con imputati in stato di detenzione avrebbero la precedenza rispetto al giudizio riservato a una donna che non si trova in carcere, com'è il caso della madre di Samuele. Questo scenario rende superflua la richiesta degh avvocati Vittorio Gatti e Lorenzo Repetto di concludere prima del dibattimento per l'omicidio di Cogne gli incidenti probatori della nuova inchiesta torinese sulle ipotesi di frode processuale e calunnia a rarico della stessa Franzoni, del marito Stefano Lorenzi, dell'avvocato Carlo Taormina, dei loro consulenti tecnici Enrico Manfredi e Claudia Sferra. i ^ ' Gli avvocati dei due medici legali hanno posto la questione dopo die, nel corso dell'udienza di ien per il conferimento dell'incarico peritale al professor Antonio Lioy, docente del Politecnico di Torino, ci si è resi conto che soltanto per esaminare i 15 computer sequestrati a Manfredi, Sferra e all'investigatore privato Giuseppe Gelsomino occorrerà prorogare i 90 giorni concessi dal presidente della sezione dei gip, Pier Giorgio Cosso. H professor lioy lo ha detto chiaramente: il lavoro che lo attende - da effettuarsi con la formula giudiziaria dell'«incidente probatorio», cioè insieme ai consulenti di accusa e difesa - non sarà semphce né veloce: si tratterà di copiare le memorie di tutti i computer sotto sequestro (cinque per ogni indagato) e di selezionarne i file contenuti. Per poi entrare nel merito e verificare se siano stati cancellati appunti, relazioni, messaggi di posta elettronica che riguardino gli accertamenti tecnici oggetto della nuova inchiesta. Gli avvocati dei due medici legali, cui si è associato il collega Paolo De Vivo (difensore di Gelsomino, indagato per il solo reato di calunnia), hanno insìstito sulla riservatezza da garantirsi ai clienti per tutti gli atti memorizzati nei rispettivi hard disc che non abbiano a che fare con il caso di Cogne. Chiedendo che siano esaminate sole le directory con esplicito riferimento alla «difesa Franzoni». I pm Annamaria Loreto e Giuseppe Ferrando hanno replicato che lo scopo dell'incidente probatorio sui computer è di fare chiarezza sulla preparazione del sopralluogo di fine luglio nella villa di Cogne e sulla successiva gestione dell'esito dichiarato nelle relazioni tecniche. «Non dà garanzia di un accertamento rigoroso il volerlo limitare», hanno precisato. Nel loro ragionamento non è l'identificatore delle cartelle archiviate ed eventualmente eliminate un criterio sufficiente per selezionare il materiale da esaminare. Il giudice ha convenuto con questa impostazione disponendo che il perito cancelli ogni file che non interessi il caso. All'incidente probatorio prenderanno parte l'ingegnere informatico Rodolfo Girardo per l'accusa, gli esperti astigiani Massimo Penengo e Doriano Azzena e il milanese Sebastiano Ficarra per le difese. Presto si definiranno condizioni e periti dell'altro incidente probatorio, quello su impronta e tracce di sangue scoperte durante il sopralluogo per «irrobustire» l'accusa di omicidio ad Ulisse Guichardaz, oggi parte lesa. [al.ga.] LE DATE ■ 30 GENNAIO 2002 L'OMICIDIO Samuele Lorenzi, tre anni, viene ucciso nella sua casa di Cogne. E' la madre Anna Maria Franzoni a dare l'allarme. Alle 8,28 chiama il 118 e dice: «Mio figlio vomita sangue». Poi va a casa a chiamare due vicine. Alle 8.52 arriva l'elicottero che trasporta ancora vivo il bambino all'ospedale di Aosta. Lì Samuele muore, alle 9.55. B 20 LUGLIO 2004 LACONDANNA Anna Maria Franzoni viene condannata a 30 anni per l'omicidio del figlio. E' la sentenza di primo grado, pronunciata dal giudice dì Aosta, con rito abbreviato. Per la condanna non viene richiesto il carcere. ■ 30 LUGLIO 2004 L'ANNUNCIO L'avvocato Taormina, difensore di Anna Maria Franzoni, all'indomani della condanna della sua cliente ha annunciato che entro la fine del mese di luglio farà il nome del vero assassino alla magistratura.

Luoghi citati: Aosta, Cogne, Taormina, Torino