Flirt tra presidenti alla Biblioteca dì Clinton di Maurizio Molinari

Flirt tra presidenti alla Biblioteca dì Clinton TRENTAMILA INVITATI A LITTLE ROCK, CERANO ANCHE KERRY. PERES, SHALOM, PRODI. BONO CANTA SOTTO LA PIOGGIA Flirt tra presidenti alla Biblioteca dì Clinton due Bush e Carter all'inaugurazione dell'archivio-museo, scambio di elogi Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK E' stato un appello all'unità dell'America, il messaggio con cui l'ex presidente Bill Clinton ha inaugurato la Biblioteca che porta il suo nome a Little Rock, nello Stato dell'Arkansas, di cui è stato governatore. «Durante la recente campagna elettorale in alcuni momenti ho pensato di essere l'unico cui piacevano tanto George W. Bush quanto John Kerry - ha detto Clinton -. E' naturale che in America vi siano delle differenze, ma ciò che conta sono i valori che ci uniscono». Ricordando di aver dedicato i propri otto anni alla Casa Bianca a farsi portavoce tanto dei conservatori quanto dei progressisti, Clinton ha salutato il pubblico dicendo: «Oggi siamo tutti bianchi, rossi e blu», i colori della bandiera nazionale. Sul palco accanto a lui c'erano la moglie Hillary e la figlia Chelsea e a prendere la parola sono stati prima gli ex presidenti, Jimmy Carter e Bush padre. quindi l'attuale inquilino della Casa Bianca. Anche George W. ha puntato su un messaggio tutto bipartisan, lodando la ripresa economica di cui Clinton fu artefice, rendendo omaggio al carattere determinato dell'ex First Lady, oggi senatore a Washington, a Chelsea - «perché è difficile essere degli adolescenti alla Casa Bianca» - e alla madre di Clinton. Fra le battute più apprezzate dal pubblico c'è stata quella con cui Bush padre ha ricordato la gaffe di aver guardato l'orologio durante il dibattito tv con Clinton 1992. Gaffe che, secondo molti, gli costò la presidenza: «Avevo capito che Bill era in vena, era una cosa che odiavo davvero». La cerimonia si è svolta sotto una pioggia martellante, che però non ha scoraggiato un pubblico di almeno trentamila persone. C'erano anche John Kerry, Shimon Peres, il ministro degli Esteri israeliano Silvan Shalom, l'ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi, oltre ai volti più noti dell'ex amministrazione Clinton, come Madeleine Albright e Sandy Berger. Proprio della crisi israelo-palestinese Clinton ha parlato per avanzare l'unica richiesta pohtica al presidente Bush: «Speriamo e preghiamo tutti affinché lei abbia successo nel portare la pace in Medio Oriente». La biblioteca in acciaio e vetro, realizzata in quattro anni e costata 165 milioni di dollari, assomiglia a un grande rettangolo sospeso a mezz'aria sulle rive del fiume Arkansas: una sorta di terminal d'aeroporto, per evocare il messaggio di apertura al mondo degli anni Clinton. Costruita su trenta ettari di terra, contiene le repliche dello Studio Ovale e della sala del governo, insieme a un'esposizione di oggetti, fotografie e documenti che raccontano gli otto anni di presidenza senza tralasciare alcun momento, neanche lo scandalo Lewinsky e la battaglia al Congresso sulla richiesta di impeachment. In un edificio separato, nella vecchia stazione di rifornimento Choctaw, troveranno posto 80 milioni di documenti, due milioni di fotografìe e 80 mila oggetti, inclusi cinque sassofoni ricevuti in regalo alla Casa Bianca, la collezione di mazze da golf e un cartellone disegnato dal vignettista Gary Trudeau. «Tutti coloro che visiteranno la Biblioteca potranno ripercorrere gli otto anni di presidenza come se fosse un film - ha riassunto Hillary - entrando nello Studio Ovale, sedendo al tavolo delle riunione e viaggiando sulla stessa limousine nera». All'inaugurazione hanno suonato Bono degli U2 e The Edge, che hanno scelto la canzone dei Beatles «Rain», pioggia. E anche l'ex presidente si è riferito alla terribile giornata invernale salutando gli ospiti con un «Benvenuti alla piovosa inaugurazione della mia Biblioteca». Bill Clinton arriva alla cerimonia di inaugurazione della Biblioteca con l'ex presidente Jimmy Carter