Eurodeputati tra lauti benefit e fantasiosi privilegi

Eurodeputati tra lauti benefit e fantasiosi privilegi DOPO IL CASO DEL VOLO SPECIALE STRASBURGO-ROMA E NONOSTANTE LA RIFORMA CHE LIVELLA GLI STIPENDI Eurodeputati tra lauti benefit e fantasiosi privilegi UN seggio al Parlamento europeo a Strasburgo «è meglio che vincere la lotteria». La battuta è del quotidiano statunitense Herald Tribune, come conclusione di un'inchiesta. E tra i fortunati, gh eurodeputati itahani sono al top della classifica, anche se dopo lunghe trattative, il Parlamento di Strasburgo ha finalmente approvato un nuovo statuto che ha introdotto come principale novità il livellamento degh stipendi. Una novità che per gli itahani significa un taglio del 200Zo. E così tutti i parlamentari europei^ a prescindere dal loro Paese di provenienza, percepiranno la stessa retribuzione mensile: 8500 euro, la metà dello stipendio corrisposto ad un giudice della Corte di Giustizia europea. Un bel guadagno per chi, come gh spagnoli, percepivano 3361 euro, per non parlare degh ultimi arrivati, come i polacchi con appena 564 euro. La riforma lascia comunque invariato l'intricato sistema dei benefit. Oltre allo stipendio, quindi, tutti gh eurodeputati potranno continuare a contare su 14.400 euro all'anno come diaria per la partecipazione alle sedute, 3385 euro al mese per le attività cohaterah, 9756 euro al mese per gh assistenti e 3.000 euro all'anno per spese varie. E proprio il fronte degh assistenti quello che spesso ha soUevato polemiche. Anche recentemente. Non è passata inosservata la decisione del leader della Lega Umberto Bossi di mandare a Bruxelles il fighe Riccardo e il fratello Franco. Senza dimenticare i rimborsi per le spese di viaggio da casa verso Strasburgo o Bruxelles e viceversa (rimborso di un bighetto aereo in business class, comunque si viaggi, perchè si basa sul chilometraggio, quindi non importa quale mezzo si è usato). Pieno di fantasia si è rivelato Cirino Pomicino, eurodeputato Udeur, che ha chiesto al governo itahano un ((volo speciale» per Strasburgo per gh eurodeputati ((vista la carenza dei collegamento con la città alsaziana». L'iniziativa, a «carattere sperimentale», «non è però gratuita - precisa Pomicino - perchè ogni deputato dovrà rinunciare alla metà del rimborso eseguito dal Parlamento europeo». I Parlamentari europei, per ottenere le laute indennità corrisposte dall'amministrazione di Lussemburgo del Parlamento europeo, hanno un impegno a Strasburgo per quattro giorni al mese per 11 mesi durante le sessioni plenarie e per due giorni al mese per 10 mesi durante le miniplenarie che si tengono a Bruxehes. Certo l'eurolavoro non si esaurisce lì, ma forse la battuta di ((Herald Tribune» ha qualche appiglio. [st. cam.l

Persone citate: Cirino Pomicino, Umberto Bossi

Luoghi citati: Bruxelles, Roma, Strasburgo