Finì e Follìnì nel governo, sì dì Bossi a Berlusconi di Amedeo La Mattina

Finì e Follìnì nel governo, sì dì Bossi a Berlusconi L'UDC VORREBBE BACCINI NELL'ESECUTIVO. E ANCHE AN CHIEDE UN DICASTERO IN PIÙ Finì e Follìnì nel governo, sì dì Bossi a Berlusconi I Cavaliere: «Con il ministro dell'Economia ho un ottimo rapporto» Amedeo La Mattina ROMA Per tentare di rilanciare la sua coalizione, Berlusconi ricomincia da Bossi. Tre ore di colloquio nella sala riunioni della clinica Hildebrand di Brissago. Gli uomini del Carroccio si sono affrettati a sottolineare, come ha fatto Alessandro Ce, il sempreverde «asse privilegiato» tra il Cavaliere e il Senatùr. E il presidente del Consiglio conferma che con Bossi, che ha trovato «in condizioni splendide» («gli sta tornando il suo vecchio humour»), c'è la sintonia di sempre. Coà, con l'impulso dell'alleato, il premier tagba corto sulle ipotesi di un nuovo governo ((do escludo assolutamente, non vi va verso un Berlusconi-bis, migboriamo solo la squadra))) e annuncia: «Bossi è favorevole che nel govemo debbano essere presenti tutte le forze della coalizione, quindi non soltanto Fini per An ma anche Pollini per l'Udc». Questa modalità di annuncio non è piaciuta affatto ai diretti interessati. Ad esprimere il disagio di An è stato Maurizio Gasparri (((siamo contenti che Bossi sia favorevole, ma non attendevamo il parere dell'oracolo Bossi...)», quello dell'Udo Bruno Tabacci: «Cos'è Bossi, il Mosè che apre le acque e ci indica il cammino verso la Terra promessa?». L'esponente centrista va oltre. E' convinto che Berlusconi abbia utilizzato il leader della Lega per forzare la mano a Follini e «imbarcarlo nel governo»: «Ma per Marco sarebbe un suicidio pobtico perché non ci sono le condizioniper un vero rilancio della coalizione». Il punto è che Berlusconi sta cercando di uscire dalla crisi in cui versa la sua maggioranza con un'operazione che passa attraverso la definitone dJeÙ'èmèndàmèntó fiscale.alla Finanziària e un coinvolgimento forte dei segretari dei partiti. A questo deve aggiungere il puntellamento formale al suo ministro dell'Economia finito nel tritacarne delle critiche. Da qui la dichiarazione su Siniscalco: «I nostri rapporti sono ottimi. Ho letto esagerazioni, frasi a me attribuite che io non ho mai neppure pensato. Per esempio pareri sugli alleati. Oppure cose che io avrei detto riferendomi al ministro dell'Economia, che sono esattamente il contrario di quello che è il mio rapporto con lui, un rapporto ottimo che intendo confermare». Il premier prova a recuperare tutti, anche l'ex inquilino di via XX settembre ovvero Tremonti che minaccia misteriose iniziative politiche. «Tremonti - spiega il premier - è una forza positiva della nostra maggioranza e spero possa trovare una collocazione che gb e ci consenta di usufruire della sua competenza e della sua geniabtà». Berlusconi, appunto, spera e si appoggia all'alleato di sempre, la Lega che blandisce con una promessa: la candidatura alla presidenza di una regione del Nord. Occhi puntati sul Veneto dove dovrebbe essere sacrificato Galan, un esponente di Forza Italia. Si tratterebbe dell'ennesimo sacrificio, dopo la Farnesina e il ministero dell'Economia, sull'altare della stabilità di govemo. ((Faremo approfondimenti. La cosa più importante - afferma il premier - è vincere. Dobbiamo essere sicuri che, se ci sarà la possibilità di una candidatura diversa da quelle che erano già state decise dai nostri vertici di maggioranza, ci possa essere un cambiamento fatto su una base di certezza)). Saranno fatti dei sondaggi sulla popolarità dei candidati della Lega? E' un modo per prendere tempo? Questi sono gb interrogativi che ieri circolavano a Mpntecitorio tra le file del "centrodestra. É'molti nion d^clgvano possibile che, nella logica del rimpasto, rientrasse anche una concessione alla Lega di questo tipo. Ecco, il rimpasto. Con il voto previsto per domani dell'Europarlamento, Frattini lascia la Famesina e al suo posto va Gianfranco Fini già pronto per partecipare al vertice intemazionale sull'Iraq a Sharm-el-Sheik. AUa vicepresidenza del Consigbo andrà, obtorto cobo. Marco Pollini. Ma dall'Udc si fa sapere che il (dodo Casini)) è ((inemendabile». Si tratta deb'accordo che il 27 ottobre fu stretto a cena dal presidente deUa Camera tra Berlusconi, Fini, Follini, aba presenza di Gianni Letta. E che prevedeva, appunto, la nomina agb Esteri del leader di An e l'ingresso nel govemo del segretario deb'Udc. I centristi ora sostengono che quel (dodo Casini» includeva inoltre la promozione a ministro di Mario Baccini. Circostanza che i coUaboratori di Berlusconi negano. E qui c'è il problema di queste ore. Non è un caso che Berlusconi non abbia ancora convocato il leader deb'Udc per formalizzargb la decisione. Che prevede solo due nomi secchi, almeno per il momento: Follini e Fini. In questo modo non ci sarebbero problemi con il Quirinale e il segnale pobtico sarebbe forte. Poi si vedrà se e dove inserire Baccini. Ha perso quota la promozione di Adolfo Urso a ministro per il Commercio con l'Estero. Il viceministro aUe Attività Produttive di An è contrariato da questa ipotesi che lo costringerebbe a queba che lui stesso definisce (d'impossibile convivenza» con il ministro Marzano. Non è escluso che se un nuovo ministro verrà nominato in quota An sarà Ignazio La Russa. Poi la questione Buttigbone. Si è parlato di un suo trasloco aba Funzione pubbbea al posto del tecnico Mazzella. Molto più sempbce.per Berlusconi limitarsi aUe nomine, tutte -ppliti-.i che di Finì e Follini. -' Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi all'uscita della clinica svizzera dove è ricoverato Umberto Bossi

Luoghi citati: Iraq, Marzano, Mpntecitorio, Roma, Sharm, Veneto