Teheran cede: «Sospendiamo rarricchimento dell'uranio»

Teheran cede: «Sospendiamo rarricchimento dell'uranio» GRAZIE AL NEGOZIATO CON GRAN BRETAGNA, FRANCIA E GERMANIA Teheran cede: «Sospendiamo rarricchimento dell'uranio» dal corrispondente da NEW YORK L'Iran ha informato le Nazioni Unite dell'intenzione di sospendere del tutto il processo di arricchimento dell'uranio nelle proprie centrali nucleari, nel tentativo di evitare il rischio di essere sottoposto a sanzioni da parte del Consiglio di Sicurezza. Il passo di Teheran è giunto ieri con una lettera frutto del negoziato con tre Paesi europei - Gran Bretagna, Francia e Germania - che hanno offerto in cambio accordi economici, commerciali e aiuti per lo sviluppo dell'energia nucleare esclusivamente a fini civili. I rappresentanti iraniani ed europei si erano incontrati a Parigi dieci giorni fa, allorché era stato fatto presente agli inviati di Teheran che, in mancanza di un accordo, l'Agenzia intemazionale per l'energia atomica dell'Onu (Aiea) il prossimo 25 e 26 novembre non avrebbe potuto evitare di trasferire la questione sul tavolo del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, con la possibilità dell'adozione di sanzioni, come Washington chiede da tempo. Il compromesso raggiunto prevede che il congelamento dell'arricchiménto dell'uranio - in vigore dallo scorso armo - sia prolungato «fino a quando dureranno i negoziati con gli europei» sui nuovi accordi da siglare. Dal punto di vista di Teheran questo significa una ((totale sospensione» del programma che può portare alla realizzazione di un ordigno atomico. Non è tuttavia la «sospensione a tempo indefinito» che il Segretario di Stato, Colin Powell, ha più volte chiesto al fine di assicurarsi una volta per tutte la rinuncia ad ottenere l'arma nucleare. «Quando il consiglio dei governatori dell'Aiea si in- contrerà a Vienna per esprimersi sul programma nucleare dell' Iran - ha dichiarato pochi giorni fa Richard Boucher, portavoce di Powell.- dovrà esprimersi su ciò che l'Iran fa e non su ciò che l'Iran avrebbe accettato di fare». Da Teheran il capo dei negoziatori, Hassan Rohani, ha tenuto à sottolineare che la lettera inviata alle Nazioni Unite implica la decisione di ((bloccare del tutto le attività di arricchimento dell'uranio fino a quando resteranno in vigore i negoziati con gli europei che inizieranno il 15 dicembre». ((Abbiamo accolto in questa maniera tutte le richieste che ci sono state fatte dagli europei» ha aggiunto Hossein Moussavian, stretto collaboratore di Rohani, al tennine di un incontro di quaranta minuti con gli ambasciatori britannico, francese a tedesco accreditati a Teheran. Lqndra, Parigi e Berlino hanno evitato di commentare subito il passo compiuto dalla Repubblica islamica dell'Iran ma da ambienti diplomatici europei a Bruxelles e Vienna trapela¬ va ieri sera la convinzione di essere riusciti a ottenere l'impegno alla «sospensione totale che avevamo da sempre chiesto». La prudenza delle tre capitali europee si spiega con la volontà di esaminare il testo iraniano assieme agli Stati Uniti, al fine di evitare frizioni con Washington a pochi giorni dalla rielezione di George W. Bush. Il nucleare iraniano è stato al centro dei colloqui durante il recente summit alla Casa Bianca fra Bush ed il premier britannico, Tony Blair, ed in quell'occasione il presidente americano ha detto con chiarezza che «non sarà consentito all'Iran di possedere un'arma atomica». Washington finora ha dato luce verde agli europei nella conduzione del negoziato con Teheran ripetendo lo schema diplomatico multilaterale già seguito in Estremo Oriente per spingere la Corea del Nord a rinunciare alle airmi atomiche. Resta da vedere quale sarà la valutazione della Casa Bianca sul testo della lettera di Teheran alle Nazioni Unite e se coinciderà con l'opinione dei tre Paesi europei. «Siamo al corrente di quanto sta avvenendo ed aspettiamo di saperne di più dai nostri amici europei» si ò limitato a dichiarare con voluta cautela un portavoce della Casa Bianca. I sospetti di Washington su Teheran nascono dal fatto che solo grazie alle ispezioni dell' Aiea, avvenute nel corso degli ultimi venti mesi, è stata scoperta l'esistenza di un programma nucleare che l'Iran era riuscito a mantenere del tutto segreto per almeno diciotto anni e che per molti versi ricorda quanto è stato realizzato dalla Corea del Nord. [m. mo.] L'Iran ha comunicato la sua decisione all'Onu Tiepida la reazione americana: «Siamo al corrente di ciò che sta accadendo, aspettiamo di saperne di più dai nostri amici europei»

Persone citate: Bush, Colin Powell, George W. Bush, Hassan Rohani, Hossein Moussavian, Powell, Richard Boucher, Rohani, Tony Blair