Blair da Bush: subito un segnale al popolo palestinese

Blair da Bush: subito un segnale al popolo palestinese SUL MEDIO ORIENTE IL PRIMO VERTICE DOPO LA RIELEZIONE Blair da Bush: subito un segnale al popolo palestinese Il premier britannico chiede la nomina di un inviato speciale che riprenda il dialogo sulla base della Road Map. Il presidente Usa come Sharon, vuole aspettare l'elezione del nuovo leader Anp Maurizio Molinari .corrispondente da NEW YORK George W. Bush ed Ariel Sharon hanno reagito in sintonia alla scomparsa di Yasser Arafat parlando di «occasione storica per la pace» e disegnando lo scenario di una possibile accelerazione del negoziato con i palestinesi, che è stato oggetto dell'incontro di ieri sera tra il capo della Casa Bianca e il premier britannico Tony Blair. «La morte di Yasser Arafat è un momento significativo nella storia palestinese - ha detto il presidente americano, che non ha mai voluto incontrare il leader palestinese ritenendolo compro.jngsso^cpn y.terrpiisi^Di- sperian^'i^^^^uiro.iQrteràRapace e la realizzazione delle loro aspira" ^qiiPer Awst-Ealestinsi. jpdipendente, democratica e in pace con i suoi vicini». Nel discorso sul Medio Oriente del 24 giugno del 2002 Bush pose le basi di un approccio che legava la nascita della Palestina indipendente a fianco di Israele all'emergere di una nuova leadership non compromessa con il terrorismo e determinata a realizzare riforme democratiche, e ora questa prospettiva appare per la prima volta davvero realizzabile. «Ci sarà un'apertura verso la pace quando i palestinesi si faranno avanti e diranno di voler costruire una democrazia - aveva detto Bush alla Casa Bianca poche ore prima della morte di Arafat - e quando ciò avverrà gli Stati Uniti d'America saranno più che desiderosi di aiutare la costruzione di una società libera». Anche per il govemo di Gerusa«lianme kfi»e#fl*af at può Bjwwi'inmciare una svòlta. «Quantóravvehuto offre la possibilità di uno .Storico momento di cambiamen!ta in -Medio' Oriente, i progressi dipendono anzitutto dalla decisione dei leader palestinesi di combattere il terrorismo. Noi conti¬ nueremo a cercare un accordo politico con loro - ha detto il ^ premier israehano, Ariel Sharon nel primo commento alla scomparsa del leader palestinese - per questo il mio govemo resta determinato a realizzare il disimpegno da Gaza, un piano che garantisce interessi per noi vitali in ragione dell'accordo fra me a Bush sul non rientro dei profughi palestinesi e il controllo dei maggiori insediamenti in Cisgiordania». Dietro la convergenza fra Bush e Sharon c'è la comune intenzione di sfruttare i sessanta giorni che mancano all'elezione del nuovo presidente palestinese per favorire l'emergere di leader moderati e lontani dal terrorismo -iWfcirqBaili poter discutere un : accordo definitivo, sui confini. «Senza pi|i Arafat inizia una nuova era e una "svolta èpossibile» ha dichiarato il ministro degli Esteri israehano Silvan Shalom. «Se una leadership riformista emergerà saremo a|suo fianco», ha sottoli- neato il Segretario di, Stato Colin Powell, annunciando l'invio ai funerali al Cairo del vicesegretario di Stato per il Medio Oriente, WiHianriBums. Adcaccomunare -^a^i^an.p.^^^mae c'è anche il tunoredi colpi db mano a Gaza e in Cisgiordania da parte dèEfbiicSmientahstliafSàmas, di cellule degh Hezbollah filo-iraniani e dell'infiltrazione di miliziani islàmici di Al Qaeda.'' J Uniti nella risposta pohtica alla scomparsa di Arafat, il presidente Usa e il leader israehano potrebbero però entrare in conflitto sui: tempi e modalità della ripresa del negoziato di pace. Se Sbaronsi attiene al patto bilaterale con Bush sul ritiro da Gaza e per-il negoziato guarda all'elezione del nuovo presidente palestinese fra due mesi, il premier britannico Blair ha chiesto al presiden- te americano un'accelerazione che sia subito visibile, comprensibile alla popolazione palestinese. Arrivato alla Casa Bianca per essere protagonista del primo summit di Bush, dopo la rielezione, Blair preme affinché il focus del negoziato tomi sulla Road Map e per la designazione da parte di Washington di un inviato speciale per il Medio Oriente cui toccherebbe da subito il com¬ pito di tessere il dialogo con i nuovi leader palestinesi. Blair vuole ottenere un rapido rilancio del negoziato in Medio Oriente per guadagnare fiducia da parte dai palestinesi ma anche per ragioni inteme: fare fronte alla critiche della sinistra laburista guardando già da ora alle nuove elezioni pohtiche che potrebbero svolgersi in Gran Bretagna nella seconda metà del prossimo anno. II feretro di Yasser Arafat avvolto nella bandiera bianco-verde-rosso-nera palestinese, viene caricato su un aereo francese alla base militare di Villacoublay