«Nessuno chieda a noi dì pagare un prezzo»

«Nessuno chieda a noi dì pagare un prezzo» il MINISTRO ANTICIPA LA POSIZIONE DELLA DESTRA: BENE RIDURRE L'IRPEF, PERO ANCHE LA CANCELLAZIONE DELL'IRAP ERA NEL PROGRAMMA DI GOVERNO «Nessuno chieda a noi dì pagare un prezzo» Alemanno: nel partito si apre la fase di una gestione più corale, serve collegialità intervista Amedeo là Mattifta NON ci deve essere nessun prezzo da pagare» per la nomina di Fini agli Esteri. Gianni Alemanno invita gli alleati a ragionare nei termini di una coalizione che deve prepararsi a vincere le prossime elezioni. E l'unico modo, per il ministro delle Politiche Agricole, è legare i nuovi incarichi di governo a determinate scelte di politica economica. Insomma, il rimpasto e la riforma fiscale non sono due questioni separate. Ministro, a vertice della maggioranza non si preannuncia in discesa. Sono molte le questioni aperte. Perché non riuscite a chiudere la verifica infinita? «Non siamo noi ad aprire le verifi¬ che. Sono ì nodi irrisolti che vengono al pettine. Comunque, le condizioni per un'intesa ci sono se troviamo un accordo su una riforma fiscale che sia veramente a vantaggio delle piccole e medie imprese e delle famiglie. Se a questo si aggiungerà il rafforzamento del governo, allora potrà cominciare una nuova fase che ci consentirà di affrontare la fine legislaturanelmigliormodo possibile». Ma c'è un accordo sulla riduzione delle tasse? «Mi auguro di sì. Tra An, Lega e Udc c'è una convergenza. Il dato fondamentale è che non ci sono le risorse per ridurre le tasse ai redditi più alti. E' mutile giocare con le parole: se il contributo etico diventa la quarta aliquota va bene. Il problema di fondo è che non si può concentrare la riduzione delle tasse sui redditi più alti, né da un punto di vista della presentabilità elettorale e sociale né dal punto di vista della manovra di bilancio. La coperta è troppo corta e bisogna concentrare le risorse laddove c'è maggiore necessità». Niente quindi quarta aliquota temporanea? ((Intanto va fatta adesso, al 430Zo, poi si vedrà...». Anche Berlusconi la pensa così? ((Ho letto un lancio di agenzia in cui Berlusconi, parlando con Bruno Vespa, avrebbe detto di voler mantenere le attuali aliquote con l'innalzamento verso l'alto degli scaglioni di reddito. Questo modo di ridurre le tasse potrebbe andare bene. Ma attenzione, non c'è solo la questione dell'abbassamento dell'Irpef. Vorrei ricordare che nel programma elettorale c'era anche la cancellazione dell'Irap e non mi sembra un aspetto secondario». Ma per la nomina di Fini alla Farnesina c'è un prezzo da pagare? ((Non d deve essere un prezzo da pagare quando c'è in ballo il programma e gli interessi dei cittadini. Le nomine e i nuovi assetti di governo sono legate all'applicazione di politiche: non ci può essere un compromesso sul programma in cambio di poltrone, neanche per la Farnesina». Un altro ostacolo sulla strada di Fini è la richiesta dell'Udo e dei socialisti di una legge elettorale proporzionale. Su questo ci sarà una trattativa? ((Personalmente sono favorevole al proporzionale purché sia con lo sbarramento e il premio di maggioranza sul modello del sistema regionale. L'importante è die venga salvaguardato il prindpio del bipolarismo e che gli elettori possano scegliere le coalizioni di governo prima del voto e non dopo». Cosa succede dentro An se Fini vaagliEsteri? «Il ruolo del coordinatore diventa più forte e più autonomo. Dovremo nominarne uno nuovo, ridefinendo l'accordo che portò alla nomina di La Russa. Non esdudo che La Russa possa continuare a svolgere questo ruolo ma d vuole un'intesa più forte di quella che c'è stata finora». Lei sarebbe disposto a fare il coordinatore? «Se d fosse una disponibilità unitaria da parte di tutte le componenti, non mi tirerei indietro». Storace sostiene che l'indicazione del nuovo coordinatore deve venireda Fini e non dalla direzione del partito. Lei è d'accordo? «Certamente l'indicazione deve venire da Fini ma deve trovare l'intesa dentro la classe dirigente, prima ancora che tra le componenti del partito. Con il nuovo incarico di Fini si aprirebbe la fase di una gestione più corale: è necessario che emerga un'effettiva collegialità. Questo non significa sdogliere le componenti: chi dice questo fa esercitazioni teoriche. Le componenti non si sdolgono per decreto. Si superano in positivo se c'è una gestione unitaria e vincente del partito. Più in generale Fini alla Farnesina per An avrebbe un significato politico molto rilevante: quel ministero è uno dei luoghi simbolo dove si realizza il prindpio dell'interesse nazionale che è sempre stato uno dei cardini del partito». ^^ Gon Lega •" e Udc c'è convergenza: il dato fondamentale è che non ci sono risorse per ridurre le tasse ai redditi alti 99 li ministro dell'Agricoltura Gianni Alemanno

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