Tre botti dall'America rock di Paolo Ferrari

Tre botti dall'America rock AL SUPERMARKET Tre botti dall'America rock Quella blackdei Living Colour, quella meticcia di Popa Chubby, l'underground di Lydia Lunch SETTIMANA calda al Supermarket di viale Madonna di Campagna 1, che conferma il proprio ruolo cruciale nella stagione hve in corso. L'evento di maggior spicco è rappresentato dal ritomo in città dei Living Colour, in concerto la sera di mercoledì 10 con il blasone di un marchio sorto vent'anni fa. Tanti ne sono passati da quando Vemon Reid, Corey Glover, Muzz Skillings e Will Calboun decisero di rilanciare l'alleanza tra rock e funk in passato esaltata da Jimi Hendrix, Sly S- The Family Stona e Parliament. Era nata la «Black Rock Coalition», movimento trasversale di cui il primo disco dei Living Colour, «Vivid», divenne manifesto e il volto di Reid immagine garante. Seguirono album meno fortunati, l'ingresso del geniale bassista Doug Wimbisb, qualche eccesso di supponenza nelle perf or- mance dal vivo, nonché una sosta prolungata a metà Anni 90. Con l'avvento del nuovo millennio il progetto ha ritrovato vigore, sono dapprima ripresi i tour, poi è arrivato l'album «CoUide0seope», pubblicato lo scorso anno in un'atmosfera tutt'altro che di routine. Ora il gruppo si sposta in Europa, con la prima delle quattro date itahana a Torino; il concarto comincia alla 22, il bighetto costa 22 euro. Un altro noma prestigioso della New York meticcia è Pepa Chubby, che si esibisce nella stessa sala domenica 7. Taglia extra larga, jranda cultura musicale, chitarra alues taghenta a spirito ben dascritto dal noma dalla sua atichatta parsonala, Laughing Bear («l'orso che ride») : Chubby potava accontentarsi di talento a simpatia. Sennonché, con l'ultimo disco il quarantatreanna musicista del Bronx, che lavorò anche con Richard Hall, ha scelto dì schierarsi apertamenta. L'allepi si intitola «Peaca, Leva And Raspact», a manifesta l'aperto dissenso dell'artista nei confronti dalla guerra contro l'Iraq. La sua touméa europea non lascia respi¬ ro, con 18 date soltanto nel mese di novembre; assistere allo show torinese costa 15 euro, il concerto comincia alla 22. La terza cartolina in arrivo dalla Grande Mala a viale Madonna di Campagna reca l'autografo di Lydia Lunch, che giovedì 11 completa il panorama settimanale con una performance presentata dal pannallo torinese «Urghl». Emersa a fine degh Anni 70 dal magma fragoroso dal movimanto «No New York», la Lunch è un'icona dal sottosuolo americano ad europeo: la lista dalle sue collaborazioni corrisponde a una sorta di compendio dall'inquietudine a dalla sparimantaziona a cavallo tra rock, poesia, rumore a provocazione. Fraschiissima l'ultima pubbhcaziona discografica, l'album «Smoka In The Shadows», che la ritrae nei panni di una sciantosa da night dumoso a si trasforma in tournée con un valente team di musicisti capeggiato da lan Whita (Gallon Drunk), Mark Horsa (Bona Orchard) e Ntshuks Bonga. Appuntamento alle 22, si entra con 10 euro. Paolo Ferrari I Living Colour arrivano in tour mercoledì 10 Lydia Lunch in scena giovedì 11 Popa Chubby sul palco domenica 7

Luoghi citati: America, Europa, Iraq, New York, Torino