Polizia nel mirino in Iraq: trucidati trentatré agenti

Polizia nel mirino in Iraq: trucidati trentatré agenti SONO QUATTROMILA I MISSILI TERRA ARIA CADUTI NELLE MANI DELLA RESISTENZA Polizia nel mirino in Iraq: trucidati trentatré agenti ngenti forze della guerriglia assaltano una caserma a Ovest della capitale BAGHDAD Nuova sfida della guerriglia in Iraq, dove 200 uomini armati hanno assaltato all'alba di ieri a colpi di granate e mortaio una stazione di polizia a Ovest di Baghdad, uccidendo 21 poliziotti. E altri 12 agenti sono stati uccisi a Latifiya, circa 30 chilometri a Sud di Baghdad. L'assalto alla stazione di pohzia di Hadita (200 chilometri a Ovest di Baghdad) è stato di particolare violenza: dopo averli bersagliati per ben 90 minuti con lanci di granate e tiri di mortaio, i 200 assalitori hanno catturato i 21 poliziotti barricati all'interno, li hanno disarmati, rinchiusi in una stanza, legati per i polsi e freddati con un colpo alla testa. Impadronitisi delle armi e dei veicoli in dotazione alla stazione di polizia, gh assalitori l'hanno quindi data alle fiamme e sono fuggiti, ma una decina di chilometri più a Est hanno assaltato un'altra caserma a Haqlaniya, uccidendo il capo della sicurezza nell'Iraq occidentale, Shaher al-Jughaifi. Il massacro degh altri 12 agenti a Latifiya è stato riferito da Abu Ah al-Najafi, esponente del partito senta Consigho Supremo della Rivoluzione Islamica in Iraq: un commando di militanti travestiti da poliziotti ha rapito e ucciso i 12 agenti della Guardia nazionale mentre rientravano a Najaf da Baghdad. Al-Najafi ha aggiunto che nell'attacco al convoglio altri 13 poliziotti sono riusciti a scappare. A sequestrare e uccidere i poliziotti - ha aggiunto ancora l'esponente di uno dei più influenti partiti scuti - sarebbe stato il sedicente gruppo «Brigate al-Furqan», che ha chiesto ai familiari delle vittime un riscatto di mille dollari per ognuno dei «corpi decapitati dei propri cari». Al bilancio di quest'ennesima mattinata di violenza in Iraq, dove la guerriglia sta intensificando gh attacchi contro la pohzia irachena in risposta ai crescenti raid americani che preludono all' assalto finale a Falluja, vanno poi aggiunti almeno altri sette morti, tutti iracheni: tre funzionari delle provincia orientale di Diyala (i cui cadaveri sono stati scoperti a Sud-Ovest di Baghdad) e quattro dipendenti, tra cui una donna, di una base americana a Tikrit (i cui corpi crivellati di proiettili sono stati invece rinvenuti nei pressi di Kirkuk, nel Nord del Paese). Il gruppo estremista sunnita noto con la sigla «Esercito Ansar al Sunna» ha rivendicato, con un messaggio via Internet, il sequestro e l'uccisione di due interpreti iracheni che lavoravano per i marines Usa a Ramadi. I due interpreti, Hussein Qassem Khàlaf e Hassan Hadi Qasaam, sono stati uccisi perché «svolgevano attività di spionaggio ai danni della guerriglia e aiutavano i crociati verso la vittoria». Un'autobomba esplosa nella parte occidentale di Baghdad ha provocato la morte di un soldato americano e il ferimento di altri quattro militari Usa. Lo hanno riferito fonti militari Usa, aggiungendo che l'esplosione si è verificato intorno all'una di ieri, una dehe tante che hanno colpito nella giornata la capitale. I feriti, di cui non si conoscono le condizioni, sono stati trasportati in una base americana. Un seconso militare Usa è stato ucciso in un agguato nella stessa zona di Baghdad. Due soldati britannici sono invece rimasti feriti per l'esplosione di un'autobomba vicino a Camp Dodwood, la base del reggimento scozzese Black Watch a Ovest della capitale. E un'altra bomba piazzata sul ciglio di una strada è esplosa nei pressi di Zubayr, vicino a Bassora, 550 chilometri a Sud di Baghdad, investendo l'auto di un contractor britannico che è morto. In un sito usato da gruppi islamisti è comparso un video con l'attacco dinamitardo compiuto contro i militari del reggimento scozzese Black Watch. Nell'esplosione di un'autobomba guidata da un kamikaze erano morti giovedì tre soldati e il loro interprete locale; altri otto soldati erano rimasti feriti. La macabra rivendicazione è firmata dal movimento che fa capo ad Al Zarqawi. Dopo l'esplosione, nelle immagini si vedono colonne di fumo nero e ima voce fuori campo grida: «Dio è il più grande». Una scritta identifica il kamikaze come Abu Suleiman. Una grossa autobomba è esplosa infine in un attacco contro la residenza del ministro delle Finanze del governo provvisorio, Adel Abdul Mahdi, nel centro di Baghdad, ma il ministro è sopravvissuto in quanto al momento dell'attentato, come ha dichiarato lui stesso, si trovava lontano da casa. Fonti irachene hanno riferito che nell'attentato è morta una guardia del ministro. Ieri si è appreso che oltre 4000 missili terra aria - utilizzabili contro gh aerei e gli elicotteri risultano scomparsi in Iraq. Nuovi conti sui vecchi arsenali di Saddam Hussein hanno convinto il governo iracheno e le forze Usa che le stime precedenti erano sbagliate per difetto. Sinora le autorità avevano sempre sostenuto che duemila missili antiaerei del regime iracheno fossero scomparsi, [e. st.] Uccisi due americani e un civile britannico In un video l'attacco kamikaze ai Black Watch

Persone citate: Adel Abdul Mahdi, Hassan Hadi Qasaam, Hussein Qassem Khàlaf, Najafi, Saddam Hussein, Zarqawi