Salman Rushdie l'obiettivo più illustre

Salman Rushdie l'obiettivo più illustre CHE COS'È' LA «MALEDIZIONE» ISLAMICA Salman Rushdie l'obiettivo più illustre Carla Reschia Potrebbe essere stato vittima di ima fatwa, una sentenza religiosa, Theo Van Gogh, il regista olandese assassinato dai fondamentalisti musulmani. La fatwa, pronunciamento con valore legale di un'autorità religiosa, è uno strumento incontrollabile, soprattutto nelle mani dei fondamentalisti che spesso l'hanno usata per condannare a morte i loro «nemici». L'assenza di gerarchie tipica dell'Islam la rende utibzzabile da chiunque sia ritenuto autorevole in tema di fede. La vittima più illustre di una fatwa, per fortuna mai andata a segno, fu nel 1989 lo scrittore Salman Rushdie, per il suo libro (d versetti satanici», giudicato blasfemo. Colpita da fatwa, e costretta a vivere spostandosi continuamente fra Europa e Usa è anche la scrittrice del Bangladesh, Taslima Nasreen. A scatenare la persecuzionp nei suoi confron¬ ti fu, nel 1993, il romanzo «Lajja» («Vergogna»), racconto delle atrocità che costringono una famiglia indù a fuggire dalla terra natia. Una fatwa, poi revocata, aveva colpito nel 2002 la giornalista nigeriana Isioma Daniel, «colpevole» di aver scritto in tono irriverente del concorso di Miss Mondo che per la prima volta si svolgeva nel suo Paese, sostenendo che persino Maometto sarebbe stato contento di sposare una delle concorrenti. La fatwa può anche riguardare argomenti sociali, come quella del Muftì di Gerusalemme, lo sceicco Akrama Sabri, che vieta ai fedeli di lavorare alla costruzione del Muro di Israele, o l'altra emessa dal Consiglio nazionale della Fatwa in Malesia per vietare la clonazione. Ignorata quella dello sceicco wahabita Mehdi al-Sumaidaie: un mese fa aveva ordinato l'immediato rilascio dei due giornalisti francesi ostaggi in Iraq.

Persone citate: Akrama Sabri, Carla Reschia, Isioma Daniel, Salman Rushdie, Taslima Nasreen, Theo Van Gogh

Luoghi citati: Bangladesh, Europa, Gerusalemme, Iraq, Israele, Malesia, Usa