«Fatwa» su Van Gogh Un imam ha ordinato l'assassinio del regista

«Fatwa» su Van Gogh Un imam ha ordinato l'assassinio del regista 11 llllllll[l1 iiii'num:1 L PRONIPOTE iit PITTORE, SGOZZATO AD AMSTERDAM, AVEVA GIRATO UN FILM IN DIFES «Fatwa» su Van Gogh Un imam ha ordinato l'assassinio del regista Trovato il movente del delitto che ha rotto la tregua del Ramadan Il killer sarebbe un ventiseienne olandese di origini marocchine Maria Maggiore BRUXELLES Cresce il sospetto di una «fatwa» per l'omicidio del regista Theo Van Gogh e gli olandesi precipitano nello sconforto di un nuovo integrahsmo islamico, consumato per la prima volta all'interno del piccolo regno d'Olanda. La polizia continua ad arrestare sospetti implicati nella barbara uccisione del documentarista, pronipote del famoso pittore, sgozzato, finito con due colpi di pistola e infine pugnalato all'addome martedì scorso mentre attraversava un parco di Amsterdam in bicicletta. Ieri ancora un fermo di un giovane di ventitre anni, di origine marocchina, sospettato di far parte di un'organizzazione criminale con fini terroristici e di avere in preparazione un omicidio. Sono cosi nove le persone finora implicate nell'inchiesta Van Gogh, un numero che esclude ormai la pista del folle gesto di uno o pochi complici e getta invece il terribile sospetto di una condanna religiosa eseguita contro il regista olandese. Solo una «fatwa» infatti, un decreto religioso emesso da un imam, potrebbe giustificare secondo gli inquirenti - un delitto commesso in pieno ramadan, quando gh atti violenti, anche i più estremisti, vengono normalmente interrotti. Ma la condanna religiosa è come una legge, che chiunque deve applicare. Una pista che preoccupa molto le autorità olandesi e getta nel panico il tranquillo paese dei tulipani, abituato da sempre alla tolleranza e al rispetto del prossi- mo. Ma «la società olandese è ormai cambiata per sempre», dice il 7907o di un campione interrogato in questi giorni da una società di sondaggi per conto del quotidiano «Algemeen Gagblad». Il vicepremier Gerrit Zalm ha sintetizzato ieri lo stato di allerta in cui è piombato il Paese dopo l'uccisione del regista Van Gogh. «Dichiareremo guerra, inaspriremo la lotta e ci assicureremo che i movimenti islamici radicali scompaiano dall'Olanda». Zalm ha ricordato la gravità della situazione spiegando che «questo non è solo estremismo teorico, ma concreto, una cosa nuova per l'Olanda». Il presunto autore del delitto a Van Gogh, il ventiseienne olandese di origini marocchine Mohammed B., non sta per il momento collaborando con le forze di polizia. I suoi complici avrebbero invece fornito indicazioni preziose sulla cellulla terroristica, tutti giovani tra i 19 e i 27 anni, olandesi con origini marocchine o algerine, convertiti di recente all'Islam. Come Mohammed B., già conosciuto dalla polizia per atti di violenza commessi in precedenza. L'assassino frequentava con assiduità, ma solo da un anno e mezzo, la moschea radicale «El Tawheed» a Amsterdam. Un luogo di culto che si era fatto notare già dal 2002 quando un imam aveva festeggiato l'attacco suicida di un kamikaze palestinese. La scorsa primavera la polizia aveva sequestrato dei libri inneggianti all'omicidio di omosessuali, alle mutilazioni genitali femminili, alla violenza verso le mogli o all'impegno attivo per la guerra santa. Nel frattempo si vanno scoprendo elementi inquietanti sull'omicidio di Van Gogh. Sul corpo dell'uomo, giustiziato ormai quasi sicuramente per il cortometraggio «Submission» trasmesso lo scorso agosto dalla televisione olandese - in cui denunciava il trattamento inflitto alle donne musulmane, è stata trovata ima lunga lettera conficcata con un pugnale sul suo addome. Nel testo, scritto in arabo e olandese, si lanciano attacchi a sei persone oltre a Van Gogh. La prima e essere presa di mira è la deputata liberale, di origini somale, Aayan Hirsi Ali, un-ex musulmana impegnata per il miglioramento defla condizione delle donne nell'islam. La Hirsi Ali ha ispirato direttamente la sceneggiatura del film di Van Gogh e dunque sarebbe la prossima vittima della «fatwa». Sotto processo anche il sindaco di Amsterdam Job Cohen, accusato di «aizzare la comunità israeliana contro i musulmani», il ministro per l'integrazione Rita Verdpnk, a causa della sua politica, 'due consiglieri municipali e un altro deputato liberale". Una nuova guerra dichiarata alla mite Olanda. Che adesso è costretta a combatterla. Il regista Theo Van Gogh, vittima dell'integralismo islamico

Luoghi citati: Amsterdam, Bruxelles, Olanda