L'incognita dollaro sui fondi americani

L'incognita dollaro sui fondi americani COME PROTEGGERSI DAL RISCHIO CAMBIO L'incognita dollaro sui fondi americani Marcella Judica COMPRARE fondi di investimento azionari o obbligazionari che investono in strumenti denominati in dollari di questi tempi è pericoloso a causa della debolezza del biglietto verde. Quasi tutti gli osservatori, infatti, mettono in guardia contro nuove, possibili cadute della moneta Usa. Ci sono, però, anche gli ottimisti. Tra questi uno dei gestori più prestigiosi, John Neff, famoso per le sue performance eccezionali. «Stiamo digerendo - dice - l'impennata registrata fra marzo 2003 e marzo 2004, quando l'S&P 500, il principale paniere dei titoli americani, era cresciuto di oltre il 300Zo. Le quotazioni si sono stabilizzate all'interno di una fascia ristretta di oscillazione, ma non sarei 1 il nusorpreso se p nei mesi a ve- 1 nìre fossimo testimoni di ima nuova gamba rialzista». Altri, per La verità, la pensano in maniera opposta. «Il deprezzamento del dollaro-spiega l'analista tecnico John Murphy - favorisce il flusso del denaro verso i mercati azionari esteri. A beneficiarne sono anche le Borse europee, che negli ultimi 18 mesi hanno distanziato quella americana di oltre il 30%». I pareri, insomma, sono discordi. L'importante, per chi ragiona in termini di risparmio, è puntare sul medio termine, cogliendo le fasi di ribasso come un'opportunità per gli acquisti. In questo caso, la raccomandazione è di informarsi se il fondo scelto prevede la copertura dal rischio di cambio. Infatti, se un fondo, azionario od obbligazionario che sia, ottiene un guadagno e il dollaro si deprezza, l'investitore europeo rischia di vedere la performance almeno dimezzata, se non azzerata, a causa del cambio sfavorevoleCosì com'è successo nel 2003. Al contrario, se il dollaro si apprezza, al potenziale guadagno prodotto dall'investimento nel fondo si aggiunge quello derivante dal cambio. «E' un tema centrale - afferma Cristiano Busnardo, amministratore di Sg AM Italia Sim - riteniamo che da qui a fine anno il tasso di3IL DISTACCLE BORSE E mero cambio euro/dollaro dovrebbe rimanere stabile». Prima o poi, comunque, il nodo dei deficit gemelli negli Stati Uniti (commerciale e di bilancio) verrà al pettine e questo è certamente un elemento di debolezza per il dollaro. Come difendersi nel caso di un ulteriore deprezzamento? «Per non avere sorprese risponde Busnardo - consiglio di acquistare fondi completamente coperti dal rischio valutario, opzione che è indicata nel prospetto informativo del prodotto stesso. In tal caso il gestore riceve la quota in euro dall'investitore e la converte al tasso spot in dollari. Contemporaneamente riacquista per pari ammontare euro a termine». Non è detto, però, che la copertura totale del rischio di cambio segni sempre e comunque la linea di 30 (0Zo) TRA ROPEE ED USA demarcazione tra fondi «buoni» e «cattivi». I fondi azionari in genere effettuano una sorta di copertura dal rischio cambio, che comporta i costi. Diverso è il caso degli obbligazionari che operano su margini assai più contenuti. Anche un fondo con un basso livello di volatilità come Aureo Dollaro, indicato per i rispanniatori con minor propensione al rischio, non prevede ima copertura al rischio totale, cosi come Gestielle Bond Dollars (altro fondo indicato ai più prudenti). La conferma arriva dai risultati dell'ultimo anno: da gennaio la svalutazione della moneta Usa ha annullato i guadagni dei fondi obbligazionari mentre non mancano prodotti azionari (in testa sono quelli curati da Morgan Stanley, Schroeder, Bnp Paribas) che hanno messo a segno performance a due cifre. Ma non tutti i prodotti indicano con chiarezza nel prospetto la politica adottata rispetto alla variabile tassi, perché spesso il gestore ha carta bianca sul se e sul quando coprirsi. «La regola generale è che i prodotti denominati in dollari sono soggetti al rìschio di cambio - dice Andrea Spallanzani, gestore dei fondi total return di Bnl Gestioni - mentre quelli in euro potrebbero essere completamente sterilizzati 0 non esserlo affatto, 0 solo parzialmente». [Borsa S-Finanza] 1 il numero 30 IL DISTACCO (0Zo) TRA LE BORSE EUROPEE ED USA F/VL.I-EÌSI ANGEL. EUFCOiPMEI FIAT Ra'tìnc) BB- AUTO ITALIA ERICSSON BB TELEFONICO SVEZIA ALCATEL BB- TELEFONICO FRANCIA ABB BB-t- INDUSTRIALE SVIZZERA HEIDELBERGER CEMENT BB- CEMENTO GERMANIA AHOLD BB- RETAIL OLANDA THYSSEN KRUPP BB+ METALLUR. GERMANIA RHODIA CCC-f- .CHIMICA FRANCIA I IVIICSI.IORÌ FOIMOI HICSH YIEUO PFIF EUR HIGH YIELD Ob. Euro 8,22% DWS EURO-CORP HIGH YLD Ob. Euro 8.11% FIN. IM EURO HG. YLD BDS Ob.Euro 7,85% CS BF HIGH YIELD Ob. Euro 7.74% UBS BD EURO HGH YLD Ob. Euro 7,63% BPU PRAM. OBB. GL. AL. REND Ob. Int. 6,95% MS EURP. CUR. HY BD Ob. Euro 6,94% AMEX USD HG INC. BD Ob. Dlr. 6,83% GESTIELLE HIGH RISK BND Ob. Euro 6,74% HSBC EURP.C.H.Y.BD Ob. Euro 6,62% Dati aggiornati ai 19 ottobre 2004 .E I POSCSIOBJ MLIIF USD HG YD BD Ob. Dir. UBS BD EURO HGH YLD Ob. Euro 0.24% TM GL. H. YLD MED-S Ob. Int. 0.77^t. 2.65 % AMEX GLB HIGH YIELD Ob. Euro PIONEER US HY CRP.BD Ob. Dir. 2.73% NORDFONDO OBB. ALTO RISC Ob. Euro 3.32^4, M&G US H. YIELD CRP. BD Ob. Dir. 3,51 q^t. PARV. US H. YD BD Ob. Dir. 3.58*^ MLIIF GLOB. HIGH YD BD B Ob. Int. 4,58% 4.61 % EUROM HIGH YIELD BOND Ob. Int. Dati aggiornati al 19 ottobre 2004 4,76^b ■:c:c

Persone citate: Andrea Spallanzani, Busnardo, Cristiano Busnardo, John Murphy, John Neff, Marcella Judica, Morgan Stanley, Schroeder

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Olanda, Stati Uniti, Svezia, Usa