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Meteomondo, che disastri I D E 0 G-L Lietta Tornabuoni Meteomondo, che disastri LA fantascienza, che sia proiettata nel futuro oppure nel passato, allude sempre al presente, ma pochi film di genere catastrofico sono più vicini ai rischi contemporanei di The Day after Tomorrow - L'Alba del giorno dopo di Roland Emmerich: i disastri meteorologici del film somigliano troppo alle nostre stagioni irriconoscibili di supercaldo o superfreddo, i guai climatici sono troppo simili ai nostri, il surriscaldamento globale e il buco dell'ozono certo non ci sono estranei. D'improvviso, un giorno, mentre una spedizione scientifica accampata su una superficie ghiacciata dell'Antartide sta lavorando, il ghiaccio si crepa, si apre, inghiotte uomini e cose. In altri luoghi, eventi meteorologici repentini seminano caos e panico: l'India è sepolta da nevicate ininterrotte, a Tokyo chicchi di grandine grossi come arance uccidono, a Los Angeles il tornado travolge tutto, uragani di straordinaria violenza devastano le Hawaii, l'acqua invade le strade di New York. Come in un telegiornale 2004, si scatenano tempeste, alluvioni, migrazioni di immensi stormi di uccelli, venti velocissimi, nubifragi. Dennis Quaid e altri climatologi hanno una spiegazione: lo scioglimento dei ghiacci polari ha immesso troppa acqua dolce negli oceani, sconvolgendo il sistema delle correnti che dà stabilità al clima terrestre; il riscaldamento del globo porta la Terra verso una nuova Era Glaciale. Le temperature calano bruscamente. Comunicazioni, trasporti: nuba più funziona. Il gelo blocca ogni forma di vita. Il classico conflitto tra potere politico e scienziati stavolta vede prevalere gb scienziati: su loro consiglio il Nord degb Stati Uniti viene evacuato d'urgenza, una massa di nordamericani ridotti a profughi invade il Messico, mentre le iene invadono le città abbandonate. E' soltanto una crisi, passerà, magari per tornare molto presto. Il film (Emmerich ne è pure sceneggiatore e coproduttore) è ben fatto, impressionante, chiaro nell'illustrazione dei fenomeni, preciso: persino troppo. Una scena dal film di Roland Emmerich «The Day after Tomorrow» Roland Emmerich The day after tomorrow L'alba del giorno dopo Fox Home Video. VHS,DVD A noleggio,in vendita CATASTROFICO