Cìnquecentomila in corsa per l'Enel

Cìnquecentomila in corsa per l'Enel IL TITOLO DELLA HOLDING ELETTRICA SCAMBIATO OLTRE IL VALORE DELL'OPV. LO STATUTO SI ADEGUA ALLA GOLDEN SHARE Cìnquecentomila in corsa per l'Enel Si chiude l'offerta, più azioni alla clientela ordinaria MILANO Ultimo giorno, ultime ore per il collocamento della terza tranche di capitale Enel. Alle 16 e trenta si chiude la corsa alle prenotazioni, una corsa che ha già ampiamente superato, sia per la parte retail che per la parte istituzionale, gli obiettivi dell'offerta pubblica di vendita: il miliardo di azioni messe in vendite (a cui si aggiungeranno altri 150 milioni della green shoe) è tutto prenotato, più di 400mila da parte di non meno di SOOmila piccoli risparmiatori, un miliardo abbondante da parte dei fondi e degli investitori istituzionah. Alcune fonti si spingono a parlare di quota cinquecentomila, quasi un italiano su cento che avrebbe chiesto in media, 1,5 lotti ciascuno (il pacchetto minimo è da 600 titoli). Comunque sia tutto lascia intendere che il successo sarà rilevante. Sono le ultime ore e poi, numeri definitivi alla mano, verranno finalmente decisi i due elementi che mancano: 1) il prezzo di cessione di cui per ora si sa solo che non potrà essere superiore ai 6,64 euro per azione; 2) le percentuali del riparto: quanto cioè andrà al grande pubblico indistinto e quanto agh investitori istituzionali. «Venerdì notte chiuderemo», è per ora l'unica possìbile dichiarazione del ministro dell'Economìa Siniscalco, quindi venditore del quasi 190Zo del capitale Enel. Con una significativa postilla che dì fatto conferma quanto ormai era stato pronosticato un po' da tutti, visto il successo dì critica e di pubblico dell'opv, e cioè che ci sarà una ridistribuzione della quota tra il retail e l'istituzionale: «Questo - conferma Sìniscal- co - si può fare benissimo». Soddisfatto il ministro, ovviamente soddisfatto il vertice dell'Enel: «Tutto procede come nelle previsioni», è il commento deh'amministratore delegato Paolo Scaroni che scaramanticamente si rifugia in una massima tanto cara all'ex et della Nazionale Trapattoni per evitare ogni trionfalismo: «Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco». Scaramanzia a parte, il successo del collocamento è ormai sotto gli occhi di tutti e se, per quanto riguarda la parte istituzionale, la parte del leone sembrano averla fatta soprattutto i fondi esteri, le code alle banche dimostrano che quasi nessuno tra i piccoli azionisti di Enel vuole restar escluso dall'offerta della terza tranche fosse soltanto per le 8 azioni gratis di bonus share ogni cento nuovi titoh acquistati. Che effetto avrà questa corsa sul prezzo e sulle decisioni del riparto che saranno rese note domani? Ieri il titolo in Borsa è salito a 6,681 euro, sopià il tetto del 6i64; a confermaiebe il mercato di froh- te al boom di prenotazioni del pubbUco immagine un prezzo finale più vicino ai 6,64 euro che non ai 6,5 inizialmente ipotizzati. Sicuro infine il raddoppio della quota retail che dal 200Zo del totale dovrebbe arrivare al 4507o ripetendo il meccanismo già attuato ai tempi della prima tranche Enel quando fu assicurato a tutti un lotto minimo di azioni e per i pacchetti aggiuntivi si procedette al sorteggio. Il Consigho di Amministrazione dell'Enel ha deliberato l'adeguamento delle previsioni statutarie concementi i «poteri speciali» (golden share) riconosciuti allo Stato italiano a quanto disposto nel Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze del 17 settembre 2004. Le modifiche statutarie adottate rivestono «carattere meramente formale», avendo Enel già provveduto a recepire nello statuto le rilevanti novità in tema di «poteri speciah» introdotte dalla Finanziaria 2004, in attuazione della quale è stato recentemente emanato il Decreto del 17 settembre 2004. [a.z.I Il prezzo verrà deciso domani. E'atteso vicino al livello massimo indicato in 6,64 euro

Persone citate: Paolo Scaroni, Trapattoni

Luoghi citati: Milano