Pollo e peperoni sulla tavola del principe Carlo

Pollo e peperoni sulla tavola del principe Carlo L'EREDE ALTRONO D'INGHILTERRA AVRÀ' UNO STAND AL SALONE DEL GUSTO CHE SI APRE OGGI ATORINO lli Pollo e peperoni sulla tavola del principe Carlo Ha chiesto venti gradi nella suite dell'albergo: «Detesto il caldo» «Lo tratteremo come qualsiasi altro cliente: niente stranezze» Emanuela Minacci Inviata a P0LLENZ0 (Cuneo) «E se poi piove?». Risposta dell'ambasciata: «Beh, non preoccupatevi. Se c'è imo che non ha paura di quattro gocce, quello è il principe Carlo. Lui è abituato al clima della Scozia, è praticamente nato con il Barbour addosso...». Un problema in meno per la direzione dell'albergo dell'Agenzia di Slow Food a Pollenzo, che nelle notti enogastronomicamente eccellenti di domani e sabato ospiterà nella suite «Cannubi» niente meno che Sua Altezza Reale il principe Carlo d'Inghilterra. Oggetto della visita, un tour fra Torino e le Langhe, per partecipare a Terra Madre, visitare il Salone del Gusto e l'Università di Pollenzo voluta da Carlin Petrini. «Indiscrezioni? Nessuna, grazie. Dopo il "giallo" delle lenzuola che dovrebbero arrivare da Oltremanica - spiega il direttore del quattro stelle, Firminio Buttignol - di cui ancor oggi non sappiamo nulla, vorremmo soltanto che passasse un concetto: noi tratteremo Sua Altezza Reale come un qualsiasi cliente di sommo riguardo. Niente stranezze, niente regalini in camera. Tutto secondo U nostro stile d'accoghenza». Uno stile principesco, s'intende. Perché davanti all'albergo neogotico dell'Agenzia di Pollenzo un tempo sfilavano altre teste coronate, come quella di Carlo Alberto. E lo si capisce dall'impianto architettonico, tanto solenne da sembrare costruito proprio per ricevere un sovrano. E poi perché il verde del prato all'inglese (è il caso di dirlo) in cui è incastonato l'hotel, sembra importato dai campus di Cambridge ed Oxford. «Sembra fatto arrivare apposta per lui» commentano i ragazzi dell'Università del Gusto che vivono con una certa emozione l'arrivo del principe di Galles. Car o d'Inghilterra ha prenotato 27 delle 47 camere dell'albergomonastero circondato da mazzi di odorosa lavanda. A lui è stata riservata la suite «Cannubi», dal nome di un prestigioso cru del Barolo. Confinerà con la camera in cui ha dormito soltanto nel maggio scorso il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti. Miracoli che riescono soltanto a Slow Food. Il principe abiterà per due notti in 42 metri quadri con caminetto centrale (che resterà spento per ragioni di sicurezza). Trecento euro al giorno, per un lusso che è fatto di sobrietà e prevede due bagni in marmo di Carrara più un accappatoio in tinta da sei etti e mezzo «perchè è dal peso che si capisce la qualità dell'accappatoio», spiegano alla reception. Nel frigobar, soltanto acqua e succhi di frutta. Sul tavolo rotondo in ciliegio, la rivista di Slowfood. Poltrone Frau verde salvia, tappeti d'epoca, e alle pareti le stampe originali della ristrutturazione voluta da Carlo Alberto neh'Ottocento. Nessun fiore, soltanto ima bella pianta dì ficus in un angolo. E una raccomandazione: nella camera ci devono essere al massimo venti gradi: «perchè Sua Altezza detesta il caldo». E il pranzo? la cena? «Da noi si limiterà alla colazione. Abbiamo pronto un breakfast dolce-salato che va dalle brioche fatte in casa alle robiole di Roccaverano». Per sapere che cosa mangerà a cena il Drincipe, bisogna fare quattro chiometri in più e salire all'agriturismo di Verduno che parte già dal nome giusto: «Cà del re». La titolare è una signora del vino, Gabriella Burlotto, già proprietaria di un pezzetto di favola ambientato neUe Langhe, il Castello di Verduno. Una cantina che via Internet fa impazzire gli enologi di mezza America. Cinque stanze con comò e madonnina sul letto che vanno prenotate con mesi di anticipo. Qui ceneranno, la sera di sabato, il principe Carlo e Carlin. Sovrani di mondi diversi davanti alla stessa tovaglia a quadretti gialla, un piatto di pollo alla cacciatora, peperoni in bagna caóda, bònet. E vini da urlo. Barolo e Barbaresco in arrivo dalla cantina del Castello di Verduno. E poi piatti semplici, ma superlativi. Basti pensare che ieri alle 16 il furgone bianco della «Fattoria Amica» di Caramagna recapitava all'agriturismo otto gallinelle dell'antica razza di Villanova, «catturate come la Vispa Teresa, con il retino, perchè razzolano in prati immensi». Agitati per l'arrivo di Carlo d'Inghilterra? Gabriella Burlotto si rimbocca le maniche del golf in Shetland: «Beh, un po' sì, ho già ricevuto decine dì telefonata dal suo staff. E ho ospitato gli uomini dell'ambasciata britannica. Ma io non cambierò il mio stile. Anche perchè ho saputo che al prìncipe piacciono i piatti semplici, della tradizione». E il caffè sarà quello della Moka, servito nei bicchierini in vetro da piola. Ha prenotato ventisette camere Nella stanza vicino alla sua ha dormito Fausto Bertinotti Pranzi e cene già prenotati in un ristorante di Verduno dal nome evocativo: «Casa del Re» Il principe Carlo ad Highrove, nella tenuta da cui provengono gli ingredienti biologici usati nella sua azienda La suite «Cannubi» dove dormirà Carlo