Assassinio di Baldoni Una traccia porta ad Al Qaeda

Assassinio di Baldoni Una traccia porta ad Al Qaeda NUOVI SVILUPPI NELLE INDAGINI DEI SERVIZI ITALIANI Assassinio di Baldoni Una traccia porta ad Al Qaeda Un messaggio via Internet collega l'Esercito islamico all'uomo di Bin Laden a Londra. Sarebbe lui a gestire la «propaganda» retroscena Guido Ruotoio ROMA C'è una traccia che conduce agli assassini di Enzo Baldoni, e un interrogativo che gli uomini della nostra intelligence stanno cercando di risolvere in queste ore. La traccia è una e-mail che da Baghdad arriva a Londra, all'egiziano Yasser Tawfiq al Sirri, punto di riferimento di Osama bin Laden e del suo braccio destro, il medico egiziano AI Zawahiri (con il quale dice di aver interrotto i rapporti a metà degli anni. '90). L'interrogativo, che poi è un sospetto, è il tipo di rapporto tra «la dimensione operativa» dell'Esercito isla: mico in Iraq, che ha rivendicato l'omicidio di Enzo Baldoni e il sequestro dei due giornalisti francesi, Christian Chesnot e Georges Malbrunot, e «quella mediatica», che sembrerebbe portare direttamente alla struttura «mediatica» di Al Qaeda. La traccia affiora tra la fine di agosto e gli inizi di settembre. Tra l'omicidio Baldoni e il sequestro dei due giornalisti francesi. E' il 9 settembre quando la foto del giornalista italiano free-lance appare su Internet per un paio di giorni e poi scompare. In quei giorni di settembre l'Esercito islamico in Iraq «posta» (immette) in vari forum un messaggio e fornisce indicazioni sulla sua attività svolta. Ma l'elemento più importante è che inserisce in quel messaggio un «link» (un portale di collegamento) che conduce a un sito Yahoo (un e-group) sul quale è indicata una e-mail. Il gioco di scatole cinesi prosegue; quella e-mail aveva un riferimento in un altro «dominio» (che è l'elemento dell'indirizzo di un sito internet che segnala l'appartenenza a un'organizzazione, a una istituzione, a un riferimento territo- riale) che porta dritti a Londra, a Yasser Al Sirri, il «registrant» ufficiale di quel sito, di quel «dominio». Dunque/ la «propaganda» terroristica via Internet dell'Esercito islamico in Iraq potrebbe essere gestita - secondo la traccia individuata dalla nostra intelligence - dal livello «mediatico» da Al Qaeda, se è vero che chi ha materialmente registrato quel sito londinese è l'egiziano Yasser Al Sirri. Un personaggio di rilievo nel mondo della Jihad islamica, secondo le intelligence di mezzo moiido: ritenuto esponente di spicco della Jamaa Islamya egiziana, fu condannato a morte 'dai tribunali del Cairo nel 1993, ed approdò a Londra un anno dopo. Secondo gli americani, poi, avrebbe fornito le lettere di accredito dei due (falsi) giornalisti-kamikaze che uccisero, alla vigilia dell'offensiva delle forze alleate in Afghanistan, Massud, il leader dell'Alleanza del Nord. Secondo quanto risulta alla nostra intelligence, l'egiziano Al Sirri sarebbe in collegamento con l'opposizione saudita rifugiata a Londra che, a sua volta, sarebbe legata direttamente a Osama bin Laden. La traccia che collega Baghdad a Londra sembra essere un punto fermo, per i nostri 007. Quella e-mail suggerita dai sequestratori di Enzo Baldoni è una indicazione troppo precisa per essere abbandonata. E' una «opportunità» da non perdere. L'Esercito islamico in Iraq è riapparso (per poi scomparire) un'altra volta su Internet, appena venerdì scorso. Sul sito «hapPYnow.jeeran,comb3.htm», dopo aver denunciato «la guerra anglosassone condotta da America, Gran Bretagna, Italia e altri Paesi alleati contro il popolo iracheno», ha minacciato gli italiani. Nel loro messaggio, corredato da due fotografie di Enzo Baldoni, i sequestratori-assassini hanno chiesto il «ritiro» delle nostre truppe; «Non vi è nessuna differenza tra un soldato, un investitore, il proprietario di una società o un funzionario: la sua sorte sarà la stessa di quest'uomo» (Enzo Baldoni). La traccia di un rapporto tra l'Esercito islamico in Iraq e Al Qaeda, fanno notare gli 007, non è una novità: nella sua prima azione rivendicata il 31 marzo scorso (l'uccisione dei quattro contractor americani a Falluja), Droclamò «l'alleanza con Osama Din Laden». Quello che fa riflettere la nostra intelligence è un particolare che è affiorato nel sequestro, ancora in corso, dei due giornalisti francesi (ieri, il ministro degli Esteri francese, Michel Bamier, ha sostenuto che la liberazione dei due giornalisti «resta possibile»). Ed è la sua motivazione; la richiesta di abolizione della legge che impe¬ disce alle ragazze musulmane di portare il velo in classe. Fu proprio il medico egiziano, braccio destro di Bin Laden, Al Zawahiri, in un suo vecchio audiomessaggio ad indicare la Francia come obiettivo, perché «colpevole», appunto, di aver introdotto questa legge che offendeva l'Islam. Naturalmente, la pista Internet non risolve né chiarisce i misteri dietro l'omicidio del giornalista Baldoni, né chi si nasconde dietro la sigla Esercito islamico in Iraq. Per la nostra intelligence, si tratta di «un gruppo di lealisti di Saddam». E il richiamo all'Islam sarebbe «coerente» con la svolta islamista dello stesso ex Raiss di Baghdad. Il «contatto» del gruppo di sequestratori-aresistenti» con Al Qaeda, se confermato, rappresenterebbe una «novità» nello scenario iracheno. Perché, fanno notare gli 007, si «confermerebbe» la «diversità» tra il gruppo di Al Zarkawi, il terrorista giordano, che opera in Iraq, e frange della resistenza sunnita legata al vecchio regime di Saddam che sarebbero, dunque, direttamente in rapporto con quella Al Qaeda «mediatica» riconducibile al medico egiziano Al Zawahiri. In un recente rapporto, la nostra intelligence si chiedeva: «La resistenza delle milizie del partito Baath alla islamizzazione forzata della loro agenda politica deve essere ben valutata». Perquisizione in una strada di Baghdad; soldati americani bloccano due iracheni ^{pj^^^(H^2X^^^ip^i^ip^m^l^,^ : Enzo Baldoni nel video trasmesso da Al Jazeera con l'ultimatum dei rapitori