«Da sole è dura ma si crescono bene lo stesso» di Michela Tamburrino

«Da sole è dura ma si crescono bene lo stesso» LE MAMME SINGLE NON CI STANNO A SENTIRSI CHIAMARE «CATTIVE» NONOSTANTE LE SMENTITE «Da sole è dura ma si crescono bene lo stesso» Nicoletta Fiorucci: affrontiamo tanti problemi, assurdo colpevolizzarci Michela Tamburrino ROMA Mamme, capaci di essere anche padri, mamme che per scelta o per disavventura si ritrovano ad allevare figli senza il confortò dell'altro, mamme che, ciononostante, sono genitori a tutto tondo. Barbara D'Urso, brillanteconduttrice televisiva, la ricetta giusta la trova nell'ironia e non solo, mentre risponde al telefono sta scolando i tortelloni per i suoi due figli che alle 20,30 precise mangiano: «Ci vuole tanta buona volontà e spirito di sacrifìcio. Io rinuncio alla vita sociale, lo faccio volentieri, non mi costa. Li ho cresciuti da soh e la parola d'ordine è sempre stata: "Se mamma non lavora qui non si mangia". Non ho mai giocato i due ruoU, la buona e la severa perché non ho mai creduto nelle madri amiche, ho cercato dì essere un'educatrice a volte comphce. La vita è fatta di regole e chiariti certi punti ce la si fa, da soh, tranquil: lamente. I risultati sono quelli che contano; ho due figli felici, educati, sani». È il risultato quello che conta, lo dice anche Anna Fendi, rimasta vedova a 40 anni con tre fighe piccole: «Ho fatto tutto da sola combattendo anche il dolore di essere sola. Tre fighe temperamentose, diversissime l'ima dall'altra. Io ho continuato a lavorare, anzi, ho lavorato di più perché mi sentivo responsabilizzata ma cercavo di essere molto presente infondendo coraggio anche a me stessa, così giovane. Ora le mie fighe sono tre donne affermatissime sul lavoro e nella vita privata. Non mi sono mai comportata come una chioccia, non paga, ho gestito col cuore e con la mente tutti gh affetti, impRimendo qualità al tempo che passavo con loro. Abbiamo un belhssimo rapporto e credo che non abbiano sentito troppo la mancanza di una figura dì riferimento maschile». Ma a volte si può sentire e, a volte, sì sente proprio quando la vita ti si accanisce contro. Rosanna Lambertucci filosoficamente condivìde il pensiero dì Rocco Buttighone, la sua è un'esperienza traslata, fatta di donne che si sono rivolte a lei in momenti critici: «Ci sono situazioni in cui la figura del padre è determinante, quando sai che c'è una persona die ama tuo figlio nello stesso modo nel quale lo ami tu e che sente un problema come lo sentì tu. Non giriamoci attorno, parlo dì malattìe. Quando c'è dì mezzo la salute di un figlio sì sente la necessità dì partecipare le ansie, i dubbi, le decisioni, allora l'altro è basilare. Mi ha scritto una donna che in un momento molto delicato ha cercato l'uomo che non aveva mai più visto, per averlo accanto». E c'è chi preferisce la decisione solitaria alla decisione «litigata». Cinzia Tani, scrittrice dì best sellers: «Ho cresciuto mìa figlia assolutamente da sola. Mìo marito se ne andò che aveva un anno e io mi ritrovai d'un botto senza soldi, senza casa e senza lavoro. Ricominciai a fumare e mi rimboccai le maniche. Penso che la madre sia una buona o una cattiva madre a prescindere dalla persona con la quale vive. Ci sono donne sposate che non hanno tempo per i figh perché lavorano proprio come le madri single. Solo che noi abbiamo un problema in meno, non dobbiamo accudire anche il marito. Il rapporto è più diretto, le conflittualità diminuiscono. Cer- to la famiglia perfetta sarebbe l'ideale ma chi ce l'ha più? Il rapporto uno a uno garantisce minor mainine d'equivoco e più stabilità di regole grazie all'unico referente». Nicoletta Fiorucci, imprenditrice, presidente dì Anima che si occupa della responsabilità sociale d'impresa: «È assurdo colpevolizzare le donne che già devono affrontare così tanti problemi. E non mi riferisco a coloro che decidono di avere figh "da sole", loro sono pochissime, sono forti, spesso di classi sociah molto alte. Chi vive contro corrente non mi preoccupa; parlo dì coloro che si ritrovano senza l'uomo accanto alla quale non si può dare un'altra croce, sono donne da aiutare mai da condannare». Pensiero condiviso da Paola Spada, fondatrice della struttura romana «casa della mamma». Lei resta stupita: «Buttighone ha detto questo? Non ci posso credere e dire che sua moghe ha lavorato per anni con noi come psicologa. Dopo 35 anni ho visto di tutto, da sole è difficile ma con un compagno sbagliato è peggio. Una buona madre è buona madre dentro». Come Angela Pintaldi, artista osannata in tutto il mondo per i suoi gioielli unici: «Ho sei figh e ho sempre lavorato pensando che ogni minuto passato a creare significava più sicurezza per loro. Lì amo visceralmente e ho eliminato tutti gli impegni pur di non trascurarli, mi alzo alle sei del mattino e preparo la colazione, lì porto a scuola e h addormento la sera. Quell'uomo che parla così non è mai entrato nelle case delle donne che da sole trasmettono ai figh tanta serenità». Paola Spada: «Non posso credere che il ministro abbia detto questo Sua moglie ha lavorato per anni come psicologa nella nostra associazione» Anna Fendi (qui accanto) e Barbara d'Urso

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