ORA SERVE CORAGGIO di Ferruccio De Bortoli

ORA SERVE CORAGGIO ORA SERVE CORAGGIO Ferruccio de Bortoli TRA iprimi effetti concreti del ritomo di Prodi alla politica italiana c'è la proposta di una manifestazione nazionale contro la Finanziaria. Un errore. Prima di tutto perché non si capisce contro quali provvedimenti dovrebbe essere indirizzata la protesta. Il progetto di Siniscalco è a «geometria variabile» così ampia e imprevedibile da confondere gli stessi autori. Ritocco degli estimi catastali prima sì e poi no; revisione della tassazione sui redditi da capitale pensata e subito ritirata. Ha ragione Berlusconi quando anticipa la portavoce Elisabetta Gardim nel!' affennare che su questa Finanziaria si sentono dire tante cose non vere. Soprattutto nella Casa delle Libertà. Bimane (ma fino a quando?) la regola del 2Va sull'aumento della spesa pubblica, nell'ultimo decennio graniticamente invariata al 4507o del prodotto intemo lordo. Un merito di Siniscalco. Ma su questo punto il centrosinistra dovrebbe essere d'accordo, non scendere in piazza. Caso mai potrebbe eccepire sulle modalità d'applicazione del metodo Brown (chiamiamolo ancora eoa) nel rapporto fra Stato ed enti locali e nei riflessi negativi su tariffe e imposte periferiche. Ma per questo c'è il Parlamento. La Finanziaria «senza tasse né tagli» è ancora un ectoplasma, meglio aspettare le scelte più concrete, se mai ci saranno, su riduzione delle tasse e rilancio della competitività. Un Prodi a pieno titolo leader dell'opposizione è una risorsa preziosa per l'intero Paese. «La ricreazione e finita», ha scritto sul Foglio Giuliano Ferrara rivolto ai litigiosi inquilini della Cdl. Prodi non è privo di slanci e di idee. E con l'intervista di oggi a Carlo Bastasin lo dimostra. Ma non basta. E' comprensibile che sia preoccupato di rafforzare la propria leadership. A quale prezzo? Quanto coraggio riformista va sacrificato alla precaria unità del centrosinistra? L'interrogativo riguarda tutti, non solo l'opposizione. Un Prodi che torna italiano dimenticandosi molte delle sue battaglie europee sarebbe un peccato imperdonabile. Un danno generale. Lo dice lui stesso. L'Europa spinge a guardare avanti, ai granai temi: la società multietnica, la concorrenza fra sistemi d'istruzione, il clima e l'ecologia. In Italia è forte la tentazione ai guardare indietro. Ecco, cerchi di resistere. Il Paese ha bisogno di scelte forti, su competitività, istmzione, ricerca, liberalizzazione di mercati e professioni. Il leader della Gad, la Grande alleanza democratica, cita l'esempio irlandese nell'attrarre capitali esteri e quello scandinavo nell'integrare gli immigrati. Bene. Con quali strumenti concreti? In Italia è necessario un bipolarismo del coraggio, capace di rischiare per scelte giuste anche se impopolari, come su pensioni, lavoro, energia (il nucleare, per esempio). Non un bipolarismo stinto e pavido, dove vince chi sa fare meguo il suif sui sondaggi. Quante sono le cose che Prodi non dice, e di cui è convinto, soltanto per non inimicarsi da subito alleati preziosi? E quelle che dice non essendone per nulla persuaso? Di fronte a un centrodestra in difficoltà ma capace di trovare sul voto federalista una coesione impensabile solo poche settimane fa, il centrosinistra è a un grande bivio. Può proporre agli itahani un modello di società futura, innovativa e sostenibile. Con idee nuove e coraggiose, conciliando competitività e solidarietà. Oppure riverniciare formule ambigue e logore. Un elettore di maggioranza sa dire in poche parole qual è il programma della Casa delle Libertà. E forse in questo sta molta della sua delusione. Un elettore dell'opposizione sa contro chi vota (Berlusconi), forse per chi, ma non per che cosa. Con manifestaziom come quella contro la Finanziaria o mutili e dannose discussioni sulla patrimoniale resta la sensazione che il centrosinistra rimanga, nonostante i fallimenti del govemo, il polo della spesa e delle tasse. Bel risultato.

Persone citate: Berlusconi, Brown, Carlo Bastasin, Elisabetta Gardim, Giuliano Ferrara, Prodi, Siniscalco

Luoghi citati: Europa, Italia