Decolla Mi-To, anche Genova vuole entrare

Decolla Mi-To, anche Genova vuole entrare CONVEGNO A CERNOBBIO SUL PROGETTO DI SINERGIATRA MILANO E TORINO. I TIMORI DELLE CITTA' NEL MEZZO. IL SINDACO PERIOJ: PRONTI A LAVORARE INSIEME Decolla Mi-To, anche Genova vuole entrare Via libera alla grande alleanza. Tutti d'accordo: serve uno sbocco al mare Maurizio Tropeano Inviato a CERNOBBIO (Co) Non chiamatele GeMiTe ma da ieri il progetto di alleanza strategica tra Torino e Milano, tra la Lombardia e il Piemonte non sole ha trovato un nuovo partner - Genova, appunto, - ma ha. portate la classe dirigente economica e pohtica dell'area, che una volta era considerata la locomotiva dell'Italia, a discutere insieme, dopo molti anni, un percorso di alleanza competitiva con l'Europa e il resto del mende. Non è il ritomo del vecchio triangolo industriale ma l'avvio di un percorso iniziate con l'intuizione di Enrico Salza del Sanpaolo Imi e di Bruno Ermolli di Sinergetica e che da era continuerà con una struttura di govemo leggera incentrata su «una conferenza permanente che ogni sei mesi esaminerà le state di avanzamento dei lavori predetti dal laboratorio sul pelicentrisme a cui parteciperanno le due Camere di Commercio ed esperti per studiare nuove frontiere per l'integrazione», spiega Ermelli. Un percorso condiviso dagh enti locah ma anche da manager come il presidente della Pirelh, Marco Tronchetti Provera, il presidente onorarie di Rcs MediaGroup, Cesare Romiti, Giorgetto Giugiaro di Italdesign, Giuseppe Guzzetti, presidente della fondazione Cariplo e da Pietre Mediano, vicedirettore generale vicarie di Unicredit e da rappresentanti del governo come il sottosegretario alla Giustizia Michele Vietti e il presidente della Commissione lavori pubblici del Senato Luigi GriUo. Spiega Alessandro Barberis, presidente del¬ la Camera di Commercio di Torino: «C'è un'opportunità che nasce dal collegamento ad alta velocità tra Torino e Milano. Crede che con la responsabilità, l'impegno e la velocità, perché non c'è tempo da perdere, potremmo vincere questa sfida». L'obiettivo deUe due Camere di Commercio era di avviare un percorso e di renderlo ineluttabile. Ieri il cantiere è partito «con la disponibilità delle istituzioni e dei soggetti economici privati a partecipare a questa govemance leggera», spiega Carlo Sangalli, presidente deha Camera di Commercio di Milane. La base di partenza per i futuri appuntamenti è le studio illustrate ieri dal professor Giuseppe Russo che mette in evidenza i perché dell'alleanza, esamina i casi di integrazione presenti in Europa e mette in risalto come nei fatti l'integrazione tra Torino e Milano sia già funzionante: «Già oggi sono oltre 790 le imprese torinesi con sede a Milane che danno lavoro ad oltre 21 mila addetti e 1233 le aziende milanesi localizzate setto la Mele che hanno creato oltre 27 mila posti». E ancora: Milano e Torino insieme valgono il 10,4 per cento deUe imprese attive in Itaha; danno occupazione ad oltre 2 milioni e 300 mila persone. Se fossero un solo territorio supererebbemcome Pil Vienna, Amsterdam e BarceUena. Numeri che spingono la classe pohtica e imprenditoriale a partecipare a queste progetto e ad allargarle ad altre realtà. In mode diverso i sindaci di Torino, Sergio Chiamparino, e Milane, Gabriele Albertini e i governatori del Piemonte, Enzo Ghi¬ go, e deha Lombardia, Roberto Formigoni, sottolineano la necessità di uno «sbocco al mare», un accesso che favorisce la competitività intemazionale di vaste aree. La risposta del prime cittadino di Genova è stata positiva: «L'integrazione non può svilupparsi senza raccordarsi alla funzione del porte di Genova e alla sua leadership nel Mediterraneo. Questo rapporto riguarda la logistica dell'intera macroregiòne», spiega Giuseppe Pericu. Dungue, anche i liguri parteciperanno da subito ai gruppi di lavoro che dovrebbero produrre gh studi di fattibilità. Il primo a partire sarà quello legate alla valorizzazione del «capitale umano» e all'elaborazione di una comune strategia sull'alta formazione. Il seconde intervento potrebbe riguardare le infrastrutture e l'intermodalità. Da verificare, invece, l'avvio dell'integrazione dei peli fieristici (Pero/Rhe e Lingotto), la teorizzano Ghigo, Formigoni e Albertini mentre Chiamparino frena. Il prime cittadino di Milane indica altre due possibilità di sinergia: l'alta formazione e i centri medici di ecceUenza e di ricerca. Tutto bene, allora? II presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, è preoccupate per «il futuro dehe terre di mezze, i territori che si trovano tra i due poh del coUegamente che rischiane di essere tagliati fuori, messi a margine del disegno di collaborazione». Anche per il sindaco di Novara, Massimo Giordane, è necessarie non taghare fuori altre realtà territoriali «che con la realizzazione del terzo valico e del collegamento veloce Genova-Milano-Rotterdam, diventane decisive». ». FORMAZIONE Un distretto di alta specializzazione per master e corsi post laurea con un unico marchio e con standard comuni di Insegnamento. Potenziamento delle borse di studio e delle strutture di accoglienza per gli studenti SOGGETTI COINVOLTI: fondazioni bancarie, camere di commercio ' e università ► SANITÀ' Un grande polo sanitario integrato attorno al quale graviti un distretto biomedicale. . e farmaceutico : SOGGEni COINVOLTI: ., enti locali, associazioni degli industriali, ■ società private ► SERVIZI Una holding che riunisca piccole imprese ; per esportare i servizi. Si pensa anche ad un'alleanza tra le ex : società municipalizzate per esportare servizi SOGGETTI COINVOLTI: imprese,- camere di commercio, finanziarie regionali, Cofidi e le banche I PROGETTI COMUNI ^ FIERE E CONGRESSI Un sistema e un polo fieristico integrato sotto lo stesso | marchioper-^ competere . f^-**-*-* alivel10 \., J!^ V-^. internazionale Mm ^miu -■-té?' |^ ARTE Soprattutto nell'arte contemporanea. | Mostre coordinate, una fiera specializzata è congiunta per | esportare le attività . j dei galleristi, un | osservatorio interregionale sul ' sistema dell'arte, un circuito di alta i formazione artistica ► CULTURA Coproduzioni per cinema, enti, Irici, teatri. . ; Nascita del polo digitale della Rai. La. ricerca culturale come industria da esportazione