Europarlamento Prodi saluta tra gli applausi

Europarlamento Prodi saluta tra gli applausi UN SUCCESSO OLTRE LE ATTESE A CHIUSURA DEL QUINQUENNIO Europarlamento Prodi saluta tra gli applausi Commosso discorso del presidente uscente della Commissione «Ho ridato a questa istituzione ordine, prestigio e orgoglio» Maria Maggiore BRUXELLES L'addio di Romano Prodi al Parlamento europeo, dopo cinque anni tra BruxeUes e Strasburgo, è stato un piccolo trionfo. Con tanto di citazione augustana (la città di pietra si è trasformata in marmo) e persino gh auguri «personali e sinceri)) dell'avversario Hans Poettering, leader dei popolari europei, per il futuro politico che attende il professore in Italia. Dopo il discorso conclusivo sul mandato della Commissione che il 31 ottobre passerà il testimone al portoghese José Manuel Barroso, sembrava di vedere volare rose dagh spalti verso la platea da dove il presidente aveva finito di parlare, per l'ultima solenne convocazione. Sarà l'aria degli addii che fa dimenticare le incomprensioni, sarà che comunque tutti riconoscono alla squadra Prodi il merito di avere ricucito lo strappo con l'Europarlamento, esploso con il predecessore Santer sugli scandali e le frodi nell'esecutivo europeo, che portarono nel '99 alle dimissioni del lussemburghese e alla nomina dell'italiano. Ma ieri lo stesso Prodi era stupito dell'accoglienza positiva. E naturalmente commosso. In questi anni le sfide che cinque anni fa sembravano irraggiungibili, si sono pian piano trasformate in realtà. La moneta unica, l'euro. L'allargamento a dodici nuovi Stati un'altra realtà. Poi, con molte difficoltà, l'approvazione della Costituzio¬ ne europea, anche se adesso comincia l'incerto iter delle ratificazioni nazionali. E, infine, il via libera condizionato all'adesione della Turchia. In questi cinque anni «abbiamo ridato ordine, forza, prestigio e orgoglio alla nostra istituzione, alla Commissione europea» ha detto Prodi parlando agli eurodeputati. La situazione dell'Europa e del mondo nel '99 era profondamente diversa da quella attuale, «molti erano favorevoli a un allargamento limitato a soli sei Paesi». E invece la squadra Prodi è andata avanti con un'agenda ambiziosa. «L'euro è stato senza dubbio il protagonista del nostro mandato. Per questo abbiamo sin dall'inizio interpretato la moneta unica come un grande progetto politico e non solo economico, un progetto di responsabilità e non solo di banchieri centrah». E poi il tentativo di imporre una visione europea multilaterale nella gestione delle relazioni esteme, contro la logica della sola potenza militare. «L'Europa è stata l'unica capace di esportare democrazia», ha detto Prodi criticando apertamente la maniera americana di imporre con le guerre la propria visione del mondo. «Esportare democrazia è qualcosa di faticoso. Bisogna proporre cambiamenti e aiutare coloro che ne sono destinatari a raggiungerli con le loro forze». In fondo - ha concluso Prodi - «siamo stati fortunati ad essere obbligati all'allargamento». Il presidente dell'Europarlamento, Josep Borrell, ha ringraziato il Professore «forza motrice» delle trasformazioni storiche degh ultimi anni. Il leader liberale Graham Watson ha ricordato le critiche per il suo interesse alle vicende politiche italiane, ma ha concluso che «anche con un solo piede a Bruxelles, ha ereditato una città di pietra e l'ha lasciata di marmo». Poi gh auspici del leader socialista Martin Schulz, perché il prossimo presidente Barroso sappia continuare sulla scia inaugurata da Prodi di un continuo, intenso dialogo con l'Europarlamento. Le uniche critiche, seppur riconoscendo i successi raggiunti, dalle file del centrodestra italiano. Antonio Tajani, capodelegazione di Fi, ha ricordato «il profondo rammarico nel constatare che Prodi ha usato il suo prestigioso incarico politico per attaccare il governo» e Cristiana Muscardini e Roberta Angelilli, di An, deluse per l'attività pohtica di Prodi in Italia come leader dell'opposizione «invece di essere un po' più impegnato in Europa». Il presidente dell'assemblea, lo spagnolo Borrell, lo ha definito «forza motrice» delle trasformazioni storiche Critiche dalle file del centrodestra Antonio Tajani: ha usato il suo prestigioso incarico politico per attaccare il governo Il presidente della Commissione europea Romano Prodi durante la sua relazione di ieri

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Italia, Strasburgo, Turchia