«Giudizi molto severi, il deficit è stato corretto»

«Giudizi molto severi, il deficit è stato corretto» IL SOTTOSEGRETARIO ALL'ECONOMIA ASSICURA: SGRAVI FiSCAll COPERTI CON TAGLI Di SPESA «Giudizi molto severi, il deficit è stato corretto» Vegas: dal governatore nessuna bocciatura, ma suggerimenti da buon maestro NEGLI ultimi anni sono aumentate le spese dello Stato e le tasse sono rimaste uguali, dice il governatore della Banca d'Italia. Senatore Vegas, lei è sottosegretario all'Economia dal 2001, incaricato di seguire la finanza pubblica: non le pare questo un bilancio negativo sul governo di centrodestra fin qui? «Quelli dal 2001 ad oggi sono stati anni difficili - risponde Giuseppe Ve^as - in cui la crescita dell'Italia è stata frenata da fattori esogeni che conosciamo bene. Nessuno può essere contento di questi risultati; ma la crescita della spesa è servita a sostenere i redditi dei cittadini. Malgrado tutto il prodotto lordo dell'Ita¬ lia è sempre salito, a differenza che in altri Paesi europei dove in alcuni anni è sceso». Germania e Olanda soltanto, mi pare. E Fazio è stato molto severo nel criticare l'eccessivo uso di misure una tantum. «Riconoscendo però che queste scelte hanno evitato effetti restrittivi dell'attività economica, come dicevo prima. Era questa la nostra intenzione». In un modo o nell'altro si è arrivati a una situazione della finanza pubblica che Fazio definisce «grave». «Grave mi pare una parola, come dire, un po' tranchant. Il governatore della Banca d'ItaBa l'ha tuttavia usata in riferimento ai conti della prima metà dell'anno, riguardo ai quali siamo intervenuti con il decreto legge 188». Ossia la cosiddetta manovra-bis. «Rispetto alla quale il governa¬ tore ci dà fiducia. Infatti ritiene del tutto realizzabile il contenimento del deficit al 2,,7 per cento del prodotto lordo nel 2005, come noi ci proponiamo di ottenere con la legge finanziaria». Fazio approva nelle linee generali l'impostazione della manovra 2005... «A me pare soprattutto importante che il governatore appoggi il limite del 2 per cento alle spese, dichiarando che non avrà effetti restrittivi sull'economia. E approva quella che abbiamo chiamato manutenzione della base imponibile, sostenendo che per l'appunto si tratta di un allargamento delle basi imponibili, non di un effettivo aggravio tributario». Vi sarà utile di fronte alle obiezioni della Lega Nord. Però Fazio critica alcune misure del vostro disegno di legge, che altri defini¬ rebbero di «finanza creativa», come vendere gli edifici dove hanno sede uffici pubblici e poi riaffittarli, perché scaricano oneri sui bilanci futuri. Non si tratta di forme di indebitamento occulto? «Questo è accaduto già nel passato, con le cartolarizzazioni, almeno in alcuni casi. Non nego che gli oneri si producano. Ma per darne una valutazione reale, netta, occorre mettere nel conto anche il risparmio sul costo del servizio del debito che altrimenti si contrarrebbe». Inoltre, secondo Fazio la legge finanziaria cosi com'è non basta. Il governatore vuole misure per il rilancio della competitività, coperte con «risorse durevoli». «E' quello che faremo, rispettando l'articolo 81 della Costituzione». Dunque coprirete le misure per il rilancio con ulteriori tagli alle spese o con altre entrate? «Poco senso avrebbe adottare sgravi fiscali da una parte per compensarli con aggravi da un'altra». In conclusione, quella del governatore Fazio non le sembra una bocciatura? «No. E' il suggerimento del buon maestro che dice all'allievo: per ora sei tra il 5 e il 6, con un piccolo sforzo puoi arrivare alla sufficienza». [s. 1.] Il sottosegretario Giuseppe Vegas

Persone citate: Giuseppe Vegas, Vegas

Luoghi citati: Germania, Italia, Olanda