Dovizioso, l'Italia ha un altro iridato «Ma non sarò mai come Valentino»

Dovizioso, l'Italia ha un altro iridato «Ma non sarò mai come Valentino» IL FORLIVESE RE DELLA 125 ALLA STESSA ETÀ' DEL RAGAZZO DI TAVULLIA Dovizioso, l'Italia ha un altro iridato «Ma non sarò mai come Valentino» SEPANG «Valentino Rossi è il mio idolo, forse perché non ho mai conosciuto Agostini. Ecco, se potessi esaudire un desiderio, mi piacerebbe diventare come lui. Ma ho ancora tanto da imparare che mi viene la pelle d'oca solo a pensarci». Andrea Dovizioso, forhvese di nascita, ancora non ha capito bene che impresa ha fatto, però sa di essere entrato nella ristretta cerchia di «quelli che contano», queUi che possono avere voce in capitolo. Lui, campione a 18 anni e 201 giorni, appena 5 in più di quanti ne avesse Rossi quando vinse nella 125, parla poco ma ha idee chiare e butta giù considerazioni che sembrano sentenze, dimostrando quanto sia più maturo della sua età. Innanzitutto non si sente un nuovo Rossi perché ritiene di non avere la carica esplosiva di Valentino né di «bucare» il video allo stesso modo. Corre con il 34, lo stesso numero di Kevin Schwantz: «Una volta era il mio pilota preferito. Forte, ma anche un grande pazzo. Però Valentino è un'altra cosa. Eguagliarlo? No, un tipo come lui non verrà più fuori, non potrò mai essere al suo livello». Perché? «La tv conta molto e lui la usa benissimo. Essere simpatico davanti alle telecamere è importante. Guardate Pedrosa (lo spagnolo a un passo dal titolo in 250, ndr) : forse è anche più forte di Valentino, ma non verrà mai fuori come lui. Vale piace anche per le cavoiate che fa». Carattere chiuso, riflessivo e tranquillo, preferisce «ragionare, non fare pazzie inutilmente. concretizzare». E i difetti? «Ho bisogno di qualcuno che mi inciti». La passione l'ha ereditata dal padre Antonio, camionista, 50 anni, appassionato di motocross. «Da bambino mi ha subito messo in sella a una minimoto». Dalla madre, Anna Maria Fabbri, 49 anni, operaia in una fabbrica di salotti, ha ereditato la proverbiale flemma. Ieri il babbo era ai box («Erano 50 anni che aspettavo questo momento»). La mamma è rimasta in Italia. Si sono sentiti, lei ha pianto, lui l'ha rincuorata. «Ho un sacco di emozioni che mi si mischiano in testa - continua -. Spero che questo sia l'inizio di una fantastica carriera. Fare il pilota è un lavoro, ma correre è sempre meglio che lavorare...». Un cruccio: lo studio mollato troppo in fretta. «Prometto: stuellerò l'inglese, mi serve, il diploma non mi interessa». Ha già un manager. «Si, purtroppo. In questo mondo se non ce l'hai e sei giovane resti fregato. Ascolto i consigli di tutti, poi però decido io». Il futuro per lui è già segnato: una moto nella classe superiore, dove troverà Pedrosa. «Un tipo tosto, pregusto già i duelli». [r. s.J Andrea Dovizioso, iridato in 125

Persone citate: Agostini, Andrea Dovizioso, Anna Maria Fabbri, Dovizioso, Kevin Schwantz, Pedrosa, Rossi, Valentino Rossi

Luoghi citati: Italia, Tavullia