Maturità con il trucco per il principe Harry
Maturità con il trucco per il principe Harry UNA PROFESSORESSA: MI HANNO COSTRETTO AD AIUTARLO IN STORIA DELL'ARTE Maturità con il trucco per il principe Harry Altro scandalo per il nipote della regina: ora rischia il posto all'accademia militare Maria Chiara Bonazzi LONDRA Il principe Harry vuole fare il soldato di professione, e ragione vorrebbe che all'accademia militare di Sandhurst non importasse più di tanto se sia bravo a tenere un pennello in mano o se sappia distinguere una bifora da una metopa. Ma le cose non sono così semplici, poiché per essere ammessi come cadetti bisogna essere usciti con almeno due materie alla maturità e un ragionevole grado di distinzione, e adesso una professoressa di storia dell'arte accusa la scuola di Eton di averle ordinato di aiutare il secondogenito di Diana e Carlo a rispondere a delle domande valide ai fini dell'esame, il cui buon risultato non sarebbe quindi stato tutta farina del suo sacco. Sarah Forsyth, a cui Eton non ha rinnovato il contratto dopo tre anni di precariato, pronuncerà oggi queste dichiarazioni davanti a un tribunale a cui si è rivolta per chiedere un cospicuo indennizzo alla più celebre scuola privata inglese, che accusa di licenziamento per ingiusta causa e discriminazione sessuale. Ieri la famiglia reale ha vigorosamente negato che Harry abbia barato all'esame di maturità: «Sono accuse infondate di un'insegnante scontenta nel contesto della sua disputa con la scuola - ha detto un portavoce di Clarence House, la residenza di Carlo -. Il competente consiglio degli esaminatori non ha rilevato nessun elemento che corrobori queste accuse». Il consigho in questione si chiama Edexcel, a cui la scuola, che nega nel modo più assoluto le accuse della professoressa Forsyth, si era rivolta l'estate scorsa per far ricontrollare anonimamente il lavoro di Harry, che corrispondeva a circa il 20 per cento della valutazione finale dell'esame. Edexcel ha concluso che il candidato non aveva barato. Harry era uscito con «distinto» in storia dell'arte, ovvero un «giudizio di grado B», mentre nell'unica altra materia da lui scelta, geografia, se l'è cavata per il rotto della cuffia con un «grado D», ovvero il più scarso risultato dell'intera Eton quell'anno. Un amico della famigha reale è balzato subito in sua difesa; «Lo sanno tutti che Harry non è un Einstein, ma non è neppure un baro. Suo padre è comunque preoccupato che questa vicenda possa gettare un'ombra sul suo futuro». Harry ha presentato domanda a Sandhurst con due materie sostenute alla maturità, ovvero il minimo dei requisiti. «Se risultasse che ha barato in una di queste, il suo futuro all'accademia militare sarebbe in pericolo», scrive il tabloid «News of the World», che ha pubblicato la storia. Sempre secondo il domenicale britannico, «la professoressa Forsyth ha detto che uno degli insegnanti della scuola le aveva chiesto di assistere il principe Harry nella compilazione del suo diario di lavoro dì un corso supplementare di storia dell'arte. Si tratta di appunti di appoggio in cui l'alunno annota ima spiegazione del suo pensiero e del metodo pratico che la adottato nel creare il suo lavoro. La Forsyth si sarebbe dunque seduta accanto al principe e gli avrebbe suggerito termini specifici da usare per descrivere il suo lavoro. La professoressa dirà al tribunale che nel dare a Harry le risposte lo ha aiutato a barare nell'esame. I voti ottenuti nel corso supplementare contano nel punteggio per l'esame finale». Si ritiene che quando Eton non ha rinnovato il contratto alla professoressa, le abbia offerto una buonauscita di diecimila sterline (quindicimila euro). Harry è stato ammesso a Sandhurst in settembre. La scuola, dalla quale sono usciti una ventina di primi ministri e molti aristocratici, ha detto: «Siamo determinati a difenderci in tribunale». r TUTTI I
Persone citate: Clarence House, Einstein, Forsyth, Harry, Maria Chiara Bonazzi, Sarah Forsyth
Luoghi citati: Londra
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