Siniscalco: scelte collegiali sul taglio delle tasse di R. Gi.

Siniscalco: scelte collegiali sul taglio delle tasse DOMANI SERA DIFFICILE VERTICE DI MAGGIORANZA. BERLUSCONI INSISTE SULLA RIFORMA IRPEF. ALEMANNO E L'UDC: PRIVILEGIARE LE FAMIGLIE NUMEROSE Siniscalco: scelte collegiali sul taglio delle tasse «Le risorse? Dal ministero solo riduzioni di spese. Nessuna stangata sulla casa» ROMA Il vertice della Cdl sulla Finanziaria 2005 di domani sera non sarà semplicissimo. Silvio Berlusconi ribadirà agli alleati della coalizione che non si può non mantenere la promessa elettorale sulla riduzione delle tasse, il «secondo capitolo» di questa manovra economica. Oltre a cercare di mettere a tacere le perplessità dei partiti del centrodestra su una Finanziaria che si sta rivelando più dura e impopolare di quanto forse si prevedeva, il premier - che viene descritto come «determinatissimo» - dovrà mettere d'accordo tutti su due punti fondamentah: come finanziare lo sgravio Irpef e Irap, e a chi destinare l'alleggerimento delle imposte. Una sfida comphcata. Ieri una nota del ministero dell'Economia ha voluto anche in risposta ad anticipazioni pubblicate dal nostro giornale, in tema di revisione degh estimi catastah e di una possibile revisione della tassazione delle rendite finanziarie - precisare la posizione del ministro Domenico Siniscalco. In primo luogo, il trattamento dei Bot e le misure di copertura della prossima riforma fiscale, che ((verranno decise collegialmente». Detto questo, «le ipotesi che verranno proposte dal ministero dell'Economia riguarderanno esclusivamente riduzioni di spesa e non aumenti di altre imposte. Per quanto riguarda la casa, il ministero nega si possa parlare di stanga¬ te sull'Ici: (di ritocco delle rendite catastah ai fini dell'Ici infatti aweirà esclusivamente su richiesta dei Comuni, e solo laddove i valori catastah di alcune micro zone risultino sperequati rispetto a quelli di mercato». Come si vede, più che una smentita è ima puntuahzzazione: quanto ai Bot, il ministero chiarisce che eventuali proposte di aumento del prelievo verranno dai partiti e non da via XX Settembre. Per Ilei - ma la cosa è già nota - la responsabilità dell'eventuale aumento degh estimi verrà data ai Comuni. Il problema è che la Finanziaria ha ridotto sensibilmente le disponibilità dei Comuni, che dunque - nonostante si tratti di mossa evidentemente impopolare - potrebbero ricorrere ad aumenti del prelievo sulla casa, magari dando la colpa al governo. In un caso o nell'altro, i grandi proprietari immobiliari di ConfediUzia si appellano alla maggioranza in vista del vertice di domani, che viene «scongiurata di farsi carico della reale situazione che la misura prevista in Finanziaria determinerebbe, senza nascondersi dietro il dito delle parole: riclassamento delle case vuol dire aumento delle imposte e basta, parlando senza ipocriti tecnicismi». Intanto, i partiti della Cdl si preparano all'appuntamento pohtico di domani, fissando i loro «paletti». Per An - spiega il ministro delle politiche agricole Gianni Alemanno - l'aliquota per i redditi più alti non può scendere al 3907o, ma al massimo al 430Zo; parallelamente, aggiunge Alemanno, occorre prevedere detrazioni per le famiglie numerose, ((bisogna andare verso il quoziente familiare». E in risposta all'altolà del ministro Maroni, ribadisce che un aumento del 20Zo delle retribuzioni per i pubbhci dipendenti «è troppo poco», e che «la rimodulazione degh incentivi alle imprese non deve penalizzare il Sud». Anche llldc, condiziona il progetto del calo delle tasse al sostegno alla famiglia. «La riforma fiscale che tutti auspichiamo - sottolinea il capogruppo alla Camera Luca Volontà - si basa sul presupposto che non aumenti il debito pubblico: non possiamo bruciare le risorse destinate alle nuove generazione. Quanto al merito, la posizione delllldc è chiara e prevede l'utilizzo della leva fiscale per sostenere le famiglie monoreddito con figli o anziani a carico. Si tratta di estendere al fisco il criterio di sussidiarietà orizzontale e verticale». La Lega, invece, dopo le riserve espresse ieri da Maroni e Ce, ieri ha fatto il punto su manovra e riforme con Umberto Bossi. Intanto, daU'opposizione Francesco Rutelli definisce la Finanziaria «disastrosa, mirata a creare solo nuove tasse e impotente per aiutare lo sviluppo del paese». E il presidente della Confcommercio Sergo BUlè sottolinea che «la manovra così com'è non va» e che «se per contenere i prezzi si gravano i contribuenti di nuove tasse in realtà si va esattamente nella direzione opposta». [r. gi.]

Persone citate: Alemanno, Domenico Siniscalco, Francesco Rutelli, Gianni Alemanno, Luca Volontà, Maroni, Sergo, Silvio Berlusconi, Umberto Bossi

Luoghi citati: Roma