Black-out a catena, il mistero del radar di Linate di Fabio Poletti

Black-out a catena, il mistero del radar di Linate DANNI ALLE COMPAGNIE PER 20 MILIONI, 150 VOLI CANCELLATI NEGLI AEROPORTI MILANESI. DISAGI ANCHE A FIUMICINO Black-out a catena, il mistero del radar di Linate .'Enav: non sappiamo come riparare il guasto. La procura apre un'inchiesta Fabio Poletti MILANO E come se si fossero rotti tre paracaduti uno dietro l'altro: due volte in un giorno, a nove ore di distanza, mercoledì mattina e poi ancora la sera. Altre due volte, alle 23 di mercoledì e alle 9 di ieri, il sistema è andato in tilt prima ancora di essere riavviato dai tecnici ed è stato subito fermato. E la nebbia su Fiumicino (con forti ritardi sui voli) non ha fatto altro che aumentare i problemi in questo secondo giorno di passione per il traffico aereo italiano. «Non sappiamo che cosa sìa successo, non sappiamo come riparare il guasto e non sappiamo come far ritornare il sistema a regime», ammette Massimo Garbini, responsabile per il Nord Ovest di Enav, l'Ente nazionale di assistenza al volo. È uno dei tecnici al lavoro per il secondo giorno consecutivo nello stanzone tutto neon, al quarto piano della palazzina a fianco dell'ingresso di Lìnate. «È un problema elettrico, sono andate in crisi la rete principale e i due sistemi di emergenza», spiega Garbini mentre insiste su un tasto: che quel black-out di un minuto ieri mattina (sono stati 22 mercoledì pomeriggio, .nell'episodio più grave) non ha provocato alcun pericolo per i viaggiatori, solo un rallentamento per tutto il sistema. Con i voli che svaniscono dai tabelloni, i ritardi che si accumulano, la gente che mugugna. Un pilota della Czech Airlines in partenza per Fraga alle 11 non si capacita: «Volo da' 22 anni, quando devo passare su Lìnate e Malpensa incrocio le dita, c'è sempre qualche problema». Adesso - per questioni dì sicurezza - il traffico aereo viene rallentato della metà. Con buona pace dì Bruno Nieddu, il presidente dì Enav: «Non so dire quando ma sicuramente il problema sarà risolto». Lo sperano anche ì passeggeri dei tanti voli cancellati ieri. Lo sperano ì tecnici che si stanno dannando su quel maledetto Ups (Unit power supplice) che alimenta, in caso di caduta dì rete, il radar e invece è andato in tilt insieme col gemello, due volte in un giorno. E ancora ieri non voleva saperne di ripartire costringendo gli esperti a spegnere tutto dopo tre minuti e a ritornare ai voli protetti come sì faceva una volta. Dimenticandosi dì questa tecnologia che consentiva dì far volare gli aerei a 1000 piedi l'uno dall'altro. «Queste anomalie non le abbiamo mai riscontrate», ripete per l'ennesima volta Garbini. «Stiamo analizzando tutta la componentistica del sistema, non c'è niente dì anomalo, almeno in evidenza», spiega il tecnico dell'Enav dopo una notte e un giorno a guardare quella montagna di schede elettroniche, cavi, fili elettrici e led. I funzionari dell'Enel, che fornisce l'energia, dicono che per quanto riguarda loro va tutto bene. La Folaria - che ha gli uffici al secondo piano di Lìnate - ipotizza che non solo vada tutto male ma che dietro ci possa essere la mano dì qualcuno: «Dopo il secondo guasto al sistema, identico nelle modalità al primo, abbiamo steso un rapporto per la magistratura». È in procura, sul tavolo del pubblico ministero Fabio De Pasquale che ha aperto un'in¬ chiesta. I due Ups dì Linate sono stati posti sotto sequestro dalla Folaria e messi a (Esposizione del magistrato. Ma nel rapporto non ci sono nomi, non ci sono reati. Solo quell'ipotesi che sta facendo venire i capelli dritti ad Alenia Marconi System che ha costruito l'impianto e a Vitrociset che cura la manutenzione. E che Garbini liquida come possibile, con una battuta: «Che il guasto sia dovuto a una manomissione volontaria non si può escludere né confermare». Osvaldo Gammino, responsabile delle Compagnie aeree che operano a Linate, sorride all'ipotesi della manina dietro a questa sfilza di black-out che annebbiano il sistema aereo di tutto il Nord Ovest e dice: «Aspettiamo le inchieste, una l'ha aperta anche l'Enav». Il sorriso gli muore in bocca quando fa due conti: «Uno scherzetto come questo è costato alle Compagnie venti milioni, per non parlare dei disagi ai passeggeri». I dettagli li fornisce Sea, la società che gestisce Linate e Malpensa: 149 voli svaniti in un giorno, 67 a Linate e 82 a Malpensa. Tutti sperano che la situazione sì risolva al più presto. Da Bologna sta arrivando un ulteriore sistema Ups - un altro paracadute - per portare a regime l'«Aìr centrai center» dì Linate che tiene sotto controllo tutti gli aerei in volo sul Nord Ovest, da Torino a Bergamo, da Milano a Bologna. Qualcosa del genere era successo a Londra la scorsa estate. Mezz'ora di tilt - mai spiegato del tutto - che aveva messo in ginocchio il traffico aereo in tutta Europa. «Sono eventi rarissimi», ripetono i tecnici Enav. Come se fosse una consolazione sapere che ci sonò anomalie neU'approvigionamento elettrico e che pure la rete di protezione del sistema non funziona. Qualcuno vorrebbe rimettere in discussione l'appalto milionario con la Vitrociset che «assicura» la manutenzione a tutto il sistema. È scaduto il 30 giugno, è stata concessa una proroga. Forse si farà una nuova gara d'appalto. C'è anche l'Antitrust che sta studiando le procedure. Foi c'è il calendario che oggi segna 8 ottobre. E fanno tre anni dal disastro di Linate in cui morirono m 108 per un radar che non funzionava. All'Enav respingono l'accostamento: «Solo suggestione, allora c'era un problema al radar di terra, oggi al sistema che analizza i tracciati degli aerei in volo». È già qualcosa. IL BLOCCO Alle 9,54 di ieri l'apparecchio che controlla il traffico aereo dell'intero Nord Ovest a Lìnate e che è gestito dall'Enav, ha subito un altro fermo delia durata di tre minuti il PROBLEMA TECNICO All'Enav, l'ente pubblico di controllo dei voli, fanno sapere, che si è trattato di uno stop tecnico, «un problema di messa a punto del sistema»

Persone citate: Bruno Nieddu, Fabio De Pasquale, Fraga, Garbini, Marconi System, Massimo Garbini, Osvaldo Gammino

Luoghi citati: Alenia, Bergamo, Bologna, Europa, Londra, Milano, Torino