Tra i due vice un pareggio con molti colpi bassi di Maurizio Molinari

Tra i due vice un pareggio con molti colpi bassi CHENEY E EDWARDS FACCIA FACCIA Tra i due vice un pareggio con molti colpi bassi Lo sfidante ha citato lo scandalo Halliburton, la replica: «Sei un assenteista» Maurizio Molinari inviato a CLEVELAND Mantenendo le promesse Dick Cheney e John Edwards si sono affrontati senza esclusione di colpi nel! unico duello fra vice della campagna per la Casa Bianca. Seduti per 97 minuti (7 in più del previsto) a pochi metri di distanza dietro a una scrivania nel Veale Center della Case Western Reserve University, i duellanti hanno risposto alle 16 domande della conduttrice della tv Pbs, Gwen Ifill, tentando di mettere in evidenza le debolezze dell'avversario. Edwards ha iniziato l'attacco da dove John Kerry l'aveva lasciato a Miami contro Bush, contestando la «guerra sbaghata in Iraq», l'assenza di legami fra Saddam e l'I 1 settembre e gli errori commessi nella caccia a Osama Bin Laden. E Cheney ha ribattuto, anche lui sulle orme di Bush, che la ricetta Kerry-Edwards di sottoporre la sicurezza nazionale a «test globali» per raccoghere sostegno internazionale significa indebolire l'America. Entrambi sfoggiavano cravatte rosse - che nella comunicazione implicano aggressività ma Edwards muoveva più le mani di Cheney, per apparire più agile e giovanile. Il primo affondo è stato di Cheney, che dopo aver enumerato i voti contraddittori di Kerry e Edwards sulla guerra al terrore ha ammonito «se avete cambiato idea sull'Iraq su pressione di Howard Dean (leader della smistra del partito, ndr) che cosa farete mai sotto pressione di Al Qaeda?». Edwards invece di ribattere ha spostato il tiro sulla Halliburton, l'azienda petrolifera di cui Cheney è stato presidente e che detiene il maggior numero di contratti con il Pentagono per l'Iraq. «Cheney ha fatto gli interessi di questa impresa e sempre per questo si disse a favore dell'abolizione delle sanzioni unilaterali all'Iran». Cheney è apparso subire il colpo, ha ammesso che avrebbe avuto bisogno di «più di 30 secondi» per replicare ed ha invitato il pubbhco ad andare a consultare un sito web indipendente. Edwards ha continuato a incalzarlo su questo terreno fino a quando il vicepresidente non si è liberato dall'assedio con un colpo ai fianchi: «In qualità di presidente del Senato posso dire di non averti mai visto in aula, hai saltato 33 delle 36 sedute della commissione Giustizia ed il 70 per cento di quelle della commissione Intelligence, il giornale della tua stessa città ti ha definito "Senatore Assente", questa è la prima volta che ti incontro». In realtà Cheney ed Edwards - come il team democratico ha poi documentato - si erano già incontrati tre volte ma il vicepresidente è risultato comunque efficace nel descrivere lo sfidante come un peso piuma. Edwards ha incassato, ribattendo però che Cheney al Senato ha spesso dato voti sbaghati come quando si oppose alla festa per Martin Luther King ed alla liberazione di Nelson Mandela. Quando si è passati ai temi interni il tono non è sceso. Edwards ha chiamato in causa, in maniera assai spregiudicata, la figlia lesbica di Cheney per mettere in contraddizione il vicepresidente con la decisione di Bush di modificare la Costituzione per impedire le nozze omosessuali. Cheney non si è mosso di un millimetro: ha ribadito di «sostenere il presidente» pur avendo (de proprie idee in materia» e poi ha ringraziato Edwards, al fine di mettere in risalto la differenza di stile. H tutto condito da citazioni opposte e dicordanti su tasse, sanità, educazione ed assistenza sociale. Quasi che parlassero di due Americhe differenti. L'unico terreno sul quale si sono trovati d'intesa è stato il sostegno alla sicurezza di Israele. «Ha diritto ad agire per difendersi dal terrorismo, il piano Sharon per Gaza va sostenuto, Arafat non è credibile», ha sottolineato Edwards. «Saddam aveva tirato i missili nel 1991 e pagava i kamikaze per aggredirla», ha detto Cheney, tracciando un collegamento con l'Iraq. Alla fine i repubblicani si sono detti convinti di aver arginato il momento favorevole di Kerry dopo Miami mentre i democratici hanno affermato l'esatto contrario. L'esito dei sondaggi non è stato univoco: per l'Abc Cheney ha prevalso 43 a 35 per cento in un pubblico a maggioranza repubblicano, per la Cbs fra gli indipendenti ha vinto Edwards 41-28, mentre per la Gnn è stato un pari. Per saperne di più bisognerà attendere il secondo duello di domani notte St Louis fra Bush e Kerry. Il candidato democratico ha ricordato la figlia lesbica del rivale per metterlo in contraddizione con la decisione di Bush di impedire le nozze tra omosessuali. La risposta «Come presidente del Senato non ti ho mai visto in aula »