La tecnologia aiuterà i turisti a Venezia

La tecnologia aiuterà i turisti a Venezia LA «SERENISSIMA» SCEGLIERÀ UNO TRA I SEI PROGETTI PRESENTATI La tecnologia aiuterà i turisti a Venezia RINNOVAMENTO DELLA SEGNALETICA CON SOLUZIONI D'AVANGUARDIA, INFORMAZIONI SUL CELLULARE GPRS Roberto Antonetto I" AGILE? Potrebbe esserlo ^^ altrove, ma non a Venezia. Rinnovare la segnaletica di orientamento nel dedalo deUa Serenissima, città di topografia "araba" secondo una battuta del rettore deU'Universìtà Marino Folin, è una vera e propria impresa. Ma quanto necessaria, chiedetelo a un qualsiasi visitatore che vogha evadere dai "turisdotti" (questa volta la battuta è deU'assessore comunale aUa cultura Armando Peres), cioè dai percorsi in cui i vecchi cartelli in latta giaUa convogliano i dieci mUioni di turisti che ogni anno solcano Venezia. Oltre aUe difficoltà dovute aU'intricato tessuto viario, ci sono queUe "diplomatiche": un carteUo, facendo passare i turisti da una parte piuttosto che daU'altra, sposta di conseguenza anche gli acquisti. Ora il riordinamento deUa segnaletica nel labirinto veneziano è stato impostato su basi scientifiche da Viverevenezia, iniziativa del Comune, deU'Universìtà e del Consorzio Venezia Nuova. Sono state mobilitate, oltre che la stessa Università veneziana, istituzioni europee come la WT di Amhem, la Hocschule fùr Kùnste Bremen, l'Ecole Cantonal d'Art di Losanna. Il risultato sono sei progetti, presentati in una mostra a Palazzo Fortuny, che si impegnano a dipanare U labirinto veneziano concihando rispetto deUa tradizione e tecnologia avanzata. Va detto subito, a solhevo dei veneziani d'anagrafe e di cuore, che non verranno toccati i nizioleti, le grandi e suggestive targhe di campi e calli, tracciate in nero su fondo bianco. La piccola rivoluzione riguarderà solo la segnaletica di orientamento, in soccorso del visitatore: a seconda dei progetti, ci saranno nuove e razionali grafiche, supporti informatici, tecnologie di telefonia basate sul sistema GPRS, informazioni direttamente sul proprio ceUulare. Dopo una test in un sestiere, a primavera, e un dibattito con la cittadinanza attraverso i media, U progetto prescelto fra i sei andrà in Giunta comunale e potrebbe essere operativo fra due-tre anni, se si troverà l'appoggio finanziario. Che potrebbe arrivare proprio dal Consorzio Venezia Nuova, U quale non è solo "MOSE", cioè progetto deUe paratoie mobili alle bocche di porto, ma anche protagdnista di molteplici opere di difesa di Venezia e deUa laguna. Tra l'altro U Consorzio, come fa rilevare U presidente Paolo Savona, ha raccolto e informatizzato una im¬ mensa quantità di dati, storici e attuali, che fanno di Venezia la città più documentata del mondo. E a proposito del sistema "MOSE", ciclopico argine capace di emergere temporaneamente dal mare per sbarrare le bocche deUa laguna aUe maree superiori alio centimetri, dopo lo "sblocco" avvenuto a metà deU'anno scorso di strada se ne è fatta: i cantieri aperti sono dieci. AUa Bocca di Malamocco, U varco attraverso U quale entrano in laguna le grandi petroliere, e aUa bocca di Chioggia, sono già visibili le nuove scogliere, mentre si lavora ai porti-rifiigio. A Porto Maighera e a Cavarzere intanto si producono gh acropodi, i massi artificiali che vengono calati con precisione quasi millimetrica grazie al GPS per formare scoghere. Insomma, sembra proprio che Venezia stia accelerando i tempi del suo futuro.

Persone citate: Armando Peres, Bremen, Folin, Fortuny, Paolo Savona, Roberto Antonetto I