Indonesia, il generale sconfigge «Lady demogazia»
Indonesia, il generale sconfigge «Lady demogazia» LE PRIME ELEZIONI CON VOTO DIRETTO DEL DOPO SUHARTO Indonesia, il generale sconfigge «Lady demogazia» Yudhoyono diventa Presidente, battuta la Megawati che contesta il risultato GIAKARTA Il risultato è ufficiale: Susilo Bambang Yudhoyono, il generale che ha promesso più posti di lavoro e pugno di ferro contro il terrorismo, ha vinto le prime elezioni presidenziali con voto diretto dell'Indonesia del dopo Suharto. La Commissione elettorale ha attribuito a Yudhoyono il 60,6 per cento delle preferenze, mentre al capo di Stato uscente, Megawati Sukamoputri, sono andati il 39,4 per cento dei voti. «Se questo è il risultato, ringrazio tutto il popolo dell'Indonesia e prometto che formerò presto un nuovo govemo ed entro 100 giomi formulerò un programma», ha detto il generale che si insedierà il prossimo 20 ottobre. Mentre Yudhoyono pronunciava la sua prima dichiarazione da vincitore con una maggioranza più che convincente, la presidente uscente, Megawati Sukamoputri, non solo non ha ammesso la sconfitta, ma si è chiusa a palazzo, mentre alcuni suoi portavoce hanno cominciato a parlare di brogli in diverse province del Paese e di possibili ricorsi alla Corte costituzionale per frode. La Commissione elettorale ha però affermato che il risultato del ballottaggio è valido. Cosciente della sua popolari¬ tà, con la borsa che ha registrato un più 2,5 per cento nell'attesa di un govemo forte, l'ex generale, 55 anni, ha detto ai giornalisti che vuole «la riconciliazione» e prevede che nei prossimi giomi la presidente uscente si congratulerà cop lui. «Questo momento verrà...», ha aggiunto. Yudhoyono ha poi subito chie- sto alla Comunità intemazionale di collaborare con il più popoloso Stato musulmano del mondo, impegnato in prima lineanella lotta contro il terrorismo. Ex ministro della Sicurezza di Sukamoputri, il nuovo presidente dell'Indonesia ha fama di uomo integerrimo, di grande comunicatore e di leader dal polso fermo. Dopo la conferma della sua vittoria al ballottaggio contro la presidente uscente con oltre il 600Zo dei voti, ovvero 24 milioni di voti di vantaggio, in 31 delle 32 province indonesiane, Yudhoyono ha già promesso un piano per i primi cento giomi. Il generale in pensione, noto familiarmente come «Sby» dalle sue iniziali, è ricordato in particolar modo nelle cancellerie occidentali per il discorso che fece, da ministro per la Sicurezza, nell'ottobre del 2003, nel primo anniversario dell'attentato di Bali, costato la vita a 202 persone. In quell'occasione, promise una lotta senza quartiere contro il terrorismo come mai nessun altro leader politico indonesiano aveva fatto. E nella sua campagna elettorale per il primo tumo delle presidenziali, il 5 luglio, Sby aveva puntato soprattutto sull'impegno contro il terrorismo, la povertà e la corruzione. Nato nel 1949 neUa provincia di Giava orientale, Yudhoyono è soprannominato anche «il generale che pensa», qualità che non piace ai suoi detrattori, che scambiano la sua riflessività con indecisione. Figlio di un generale dell'esercito, si è congedato dall'accademia militare Indonesia nel 1973, due anni prima che le truppe di Giacarta invadesse¬ ro Timor Est. Nel 1999, anno dell'indipendenza della provincia, ricoprì l'incarico di capo degli Affari territoriali, direttamente alle dipendenze del generale Wiranto, incriminato con l'accusa di crimini contro l'umanità per la repressione a Timor Est. Tuttavia, queste accuse non lo hanno mai sfiorato, dal momento che non ha mai fatto parte della stretta cerchia di militari coinvolti nelle violenze. Promosso generale a quattro stelle, nel 2000 lasciò l'esercito per entrare nel governo di Abdurrahman Wahid, dal quale prese le distanze un anno dopo, quando il presidente, messo in stato d'accusa dal Parlamento, gli chiese di proclamare lo stato d'emei-genza": Yudhoyono si dimise. Stessa storia a marzo, quando da ministro della Sicurezza con Megawati Sukarnoputri lasciò il govemo dopo una lite con il presidente e il marito. [e. st.] Susilo Bambang Yudhoyono, il generale che ha promesso più posti dì lavoro e pugno di ferro contro il terrorismo, felice dopo la vittoria
Persone citate: Abdurrahman Wahid, Bambang, Megawati Sukamoputri, Megawati Sukarnoputri, Suharto
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