«Abbiamo fucilato un italiano spia di Israele» di Flavia Amabile

«Abbiamo fucilato un italiano spia di Israele» ERA STATO RAPITO A FINE AGOSTO, DIFFUSO IERI DA AL ARABIYA IL VIDEO DELL'ESECUZIONE DATATO 2 OTTOBRE «Abbiamo fucilato un italiano spia di Israele» Ucciso con l'assistente turco l'uomo d'affari iracheno che viveva in Veneto Flavia Amabile ROMA E' stato ucciso con un colpo di Kalashnikov nella terra in cui era nato e dove dopo venti anni in Italia aveva pensato di poter timidamente iniziare a tornare aprendo un ufficio per la promozione di prodotti italiani. E' finita così, dopo poco più di un mese, la prigionia di Ajad Anwar Wali, 43 anni, rapito il 31 agosto a Baghdad nel suo ufficio. Attenzione, però: Wali non è stato ucciso ieri ma sabato scorso, 2 ottobre. Soltanto ieri un video in cui sono ripresi gli ultimi istanti di vita dell'uomo e del suo assistente turco è stato fatto arrivare alla redazione della Franco Press di Baghdad. Il video dura poco più di un minuto, ed è datato per l'appunto 2 ottobre. Si vedono gli ostaggi bendati, sono inginocchiati e probabilmente consapevoli di quanto sta per accadere, visto che comprendono bene l'arabo e dunque le parole dei loro carcerieri. Alle loro spalle, infatti, vi sono cinque uomini armati e incappucciati. Si definiscono «combattenti per Dio» e leggono un comunicato che elenca le accuse contro i due. Wali, definito dai rapitori «un italiano di origine turcomanna irachena», afferma «di essere rientrato in Iraq dopo la guerra» e di aver stabilito contatti con i servizi segreti «israeliani che volevano acquistare uranio e mercurio rosso», con quelli «turchi, che mi hanno chiesto di uccidere Jalal Talabani (il leader dell' Unione patriottica del Kudistan, ndr) e quelli «iraniani». L'ostaggio turco dichiara che «i servizi segreti turchi gli hanno offerto dieci milioni di dollari e quelli israeliani 30 milioni di dollari «per fornire loro mercurio rosso». In seguito il video mostra i due uomini di schiena con gli occhi bendati, seduti sull' orlo di una fossa scavata in terra in un paesaggio desertico. Colpiti più volte da tiri di Kalashnikov sparati alle loro spalle da almeno due dei carcerieri, crollano in terra. «Questa è la punizione per i nemici di Dio e il suo profeta», urla il militante che aveva letto il comunicato, «Dio è il più grande». Fin qui il video che è stato annunciato con una notizia urgente nel primo pomeriggio di ieri dalla tv di Dubai «Al-Arabiya». Al centro dello schermo televisivo la scritta: «un gruppo armato ha ucciso un italiano e un turco». Nessun altro dettaglio. In seguito si è saputo che a rivendicare l'uccisione sono state le brigate di Abu Bakr al Seddiq». Potrebbe non essere solo commercio, insomma, il motivo che teneva Wali in Iraq se la confessione registrata nel video non è stato estorta, cosa tuttaltro che improbabile. Né sarebbe solo il richiamo della terra in cui era nato come sembrava dalle prime ricostruzioni e dalla presenza a Baghdad della sorella di Wali che, dal momento del rapimento, ogni giorno si recava alla centrale di polizia per avere notizie sulla sorte del fratello. Il mercurio rosso sarebbe una delle chiavi di quest'esecuzione. Insieme all'uranio sembra essere una delle sostanze impiegate per la costruzione delle bombe nucle¬ ari. Tuttavia, sulla sua esistenza c'è attualmente grande incertezza, se ne è parlato più volte ma nessuno finora è stato in grado di fornire prove certe sulla sua esistenza. Pare che sia un prodotto segreto dell'industria nucleare sovietica entrato sulla scena alla fine del 1993. Secondo una delle teorie più controverse, il mercurio rosso potrebbe essere un esplosivo convenzionale molto potente, tanto da poter essere utilizzato per costruire bombe nucleari di piccole dimensioni, piccole come un pallone da calcio ma della potenza di due megaton, ossia il doppio dell'energia rilasciata dall'esplosione di un milione di tonnellate di Tnt. Secondo questa teoria. quindi, il mercurio rosso potrebbe essere utilizzato per produrre armi di distruzione di massa, come bombe a fusione nucleare, in particolare la bomba H. E dunque, se esistesse realmente, il mercurio rosso potrebbe essere utilizzato per realizzare piccole bombe a fusione, più facili da trasportare rispetto alle bombe a fusione di tipo tradizionale, Sulla natura del mercurio rosso esistono, però, anche altre teorie: secondo alcuni potrebbe essere una forma di uranio o plutonio di qualità molto alta, distribuito utilizzando un nome in codice; secondo altri, infine, potrebbe essere soltanto un' invenzione, una voce diffusa da gruppi terroristici o da trafficanti di armi. a Wall: «Ho stabilito contatti con i servizi segreti israeliani e iraniani e con quelli turchi, che mi hanno chiesto di uccidere Jalal Talabani» 99 ÉjLfó Dabja: «I servizi "" segreti turchi mi hanno offerto dieci milioni di dollari e quelli israeliani 30 milioni di dollari per fornire loro mercurio ' rosso» 99 L'imprenditore iracheno Ayad Anwar Wali, 44 anni, nel video della sua esecuzione. Prima di essere ucciso a raffiche di mitra è stato costretto a dichiarare di essere una spia Yalmaz Dabja, di 33 anni, turco, assistente di Wali nel suo,, ufficio di Baghdad, pochi istanti prima della morte. Anch'egli prima di essereucciso e sepolto in una fossa nel deserto ha dovuto autoaccusarsi di spionaggio Uno degli uomini armati e incappucciati che appaiono nel video recapitato alle agenzie internazionali alle spalle dei due ostaggi «Questa è la punizione perì nemici di Dio e del suo profeta», commenta dopo il loro assassinio

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