Battaglia all'Olimpico L'orgoglio della Roma fa riatterrare l'Inter

Battaglia all'Olimpico L'orgoglio della Roma fa riatterrare l'Inter CASSANO PROTESTA CON DEL NERI E IL SUO PUBBLICO LO FISCHIA Battaglia all'Olimpico L'orgoglio della Roma fa riatterrare l'Inter I giallorossi vanno all'arrembaggio e segnano con Montella, poi subiscono tre reti dei nerazzurri. Totti riapre la partita (gol n. 100), De Rossi la sigilla Giancarlo Laurenzi inviato a ROMA Moratti avrà dieci giorni per abituarsi all'idea. Mancini è questo: prendere o lasciare, decolli e schianti in una sola serata, in un solo tempo. L'Inter prende un punto che non le basta da una serata di luci psichedeliche: sotto di una rete dopo 9 minuti (Montella, quinto squillo), ne segna tre a cavallo dei due tempi (Cambiasso, Veron con deviazione di Mexes e Recoba) ma riesce a tenere in mano il bastone del comando per 20 minuti appena. L'aggancio miracoloso è firmato da Totti (100" gol) e De Rossi, migliore in campo per la gioia di Lippi e la vergogna di Voeller che l'aveva accompagnato ai margini dello spogliatoio. Mancini cicca la formazione d'avvio, esagerando con i piedi di velluto (tutti insieme: Adriano, Martins, Recoba, Veron, Stankovic), e rovescia la sfida quando è costretto a mettere Davids per il bebé nigeriano, infoltendo il numero delle calamite di palloni. L'esordio di Del Neri è da applausi. Coordina una squadra con gambe molli e non sbagha un cambio, pareggia sul campo ma vince il duello con Cassano che non accetta la sostituzione e viene offeso dalla curva. Partita senza un attimo di respiro: l'improvvisa rete di Montella, una volée mancina seguita a un stop di petto, non ha modificato di un angstrom le intenzioni scolpite sulle lavagne, due 4-3-1-2 apparentemente speculari. Più prudente Del Neri, con due attaccanti e un punto d'appoggio su cui far leva (Totti a ispirare MontellaCassano) ma due mediani che proteggono e ripartono davanti alla quadriglia difensiva. Mancini invece ha esagerato: solo Cambiasso in trincea per tenere corta la squadra. Per un tempo la squadra non è corta e infatti imbarca acqua da ogni oblò e Mancini (il brasihano) sgranocchia i resti di Javier Zanetti, sdoganato controvoglia a sinistra. L'Inter aveva una preferenza schiacciante, quanto a idee: la fascia destra, dove Cassano si guardava bene dal seguire Ze Maria e Veron (o Recoba) si sommavano per produrre superiorità numerica fatale. Ignorato dai compagni, Stankovic finiva per intristirsi. Adriano non trovava metri per esplodere, l'Inter si accontentava di banali cross dalle trequarti e sgorbi da fuori. Non era uno spettacolo gradito dai maestri della zona, c'erano decine di metri tra i reparti e passato il furore iniziale anche la Roma finiva per allungarsi stancamente lungo il prato, agevolando il generale tamburello. Per paradosso la soluzione ai disagi nerazzurri veniva da De Rossi, che colpiva Martins allo stinco, costringendolo alla doccia (per lui si sospetta la frattu- ra del perone della gamba destra). La priorità di Mancini era la riconquista del boccino e nonostante lo svantaggio entrava un centrocampista (Davids) al posto dell'attaccante ferito. Davids filava sul centrosinistra, Stankovic dietro le punte e l'Inter improvvisava uno scatto, guadagnando due corner. Sul secondo Mexes lasciava in posizione regolare Cambiasso: zuccata e pareggio (46'). Nella ripresa l'Inter riprendeva lo spartito esattamente dove l'aveva lasciato prima dell'in¬ tervallo. Nel ruolo di attaccante Recoba dava il meglio del repertorio: prima il corner battuto a cercare il destro di Veron per il 2-1 (sberla deviata da Mexes, 6'), poi l'allungo con veronica sullo stesso Mexes e la botta mancina in cima alla porta di Pelizzoli (3-1, al 9'). Partita in pugno? Macché. L'Inter si specchiava, la Roma ritrovava Totti, assonnato a cavallo dei due tempi: cercava una punizione nei paraggi dell'area e Ze Maria abboccava all'amo. Dal cilindro del Pupone usciva la colomba imparabile che dipingeva un'altra notte, Del Neri accelerava la rimonta togliendo uno spento Cassano per spingere il cingolato con i chili di Mido. Cassano leggeva il copione sdrucito che l'ha reso celebre di recente più delle prodezze in palleggio. Una sequenza di improperi a Del Neri condita da gestualità da bullo d'osteria che la curva amica, satura delle sue isterie, finiva per fischiare in coro («a lavorare, vai a lavorare»). La pressione della Roma era caotica ma generosa, l'Inter non abusava degli ettari a disposizione in cui sciogliere le briglie di Adriano e si accontentava di uno sterile possesso palla. Totti guadagnava nuove punizioni. De Rossi sfruttava l'innesto di Dacourt (al posto di uno sfinito Montella, altra mossa al fosforo di Del Neri). Lentamente i giallorossi trovavano le misure delle sventagliate e su uno dei tanti secchi d'acqua buttati nell'area nemica, Dellas rimetteva per Mancini che allungava a De Rossi: quel lampo valeva il definitivo 3-3. Perché la punizione di Adriano a 148 km orari sfiorava la traversa e Burdisso scivolava sul disco del rigore, all'ultimo secondo dell'ultimo minuto di recupero. A digiuno il brasiliano, segnano Cambiasso, Veron e Recoba Forse frattura per Martins I MOMENTI CLOU ■ ERRORI E MAGIE 9'pt: Totti a destra per Mancini, il cross del brasiliano è allungato da Cordoba che lo tocca. Palla a Montella: stop di petto e tiro al volo in rete. 46': su corner Recoba recupera e crossa, Mexes sale con ritardo e Cambiasso insacca. 6" st: corner di Recoba che pesca Veron: il tiro al vólo colpisce Mexes è va in rete. 9': Recoba riceve da Stankovic, fa fuori Mexes e spedisce con violenza nella rete di Pelizzoli. 12": Fallo di Ze Maria su Totti poco fuori area: la punizione del capitano supera la barriera e si insacca all'incrocio dei pali. 29': lungo traversone nell'area dell'Inter, Dallas svetta più alto di tutti. Mancini prolunga per De Rossi che realizza il definitivo 3-3. (4-3-1-2) Pelizzoli 6; Panucci 6,5(1'stDellas6), Ferrari 5,5, Mexes 5, Cufre 6; Mancini 6,5, De Rossi 7,5, Perrotta 6,5; Totti 7; Montella 6,5 (26' st Dacourt sv), Cassano 6 (17' st Mido6). (4-3-1-2) Toldo 6; Ze Maria 6, Cordoba 6, Burdisso 6, J. Zanetti 5,5; Veron 6, Cambiasso 7, Stankovic 6 (38' st C. Zanetti sv); Recoba 7 (40' st Cruz sv); Adriano 6, Martins 6 (44' pt Davids 6). Ali.: Del Neri 6. { Ali.: Mancini 6. Arbitro: Bertini 5,5. Reti: pt 9' Montella, 46' Cambiasso; st 6' Veron, 9' Recoba, 12' Totti, 29' De Rossi. Ammoniti: Veron, Montella, Cambiasso. Spettatori: paganti 24.075 per un incasso di 677.942,00 e (abbonati circa 37 mila). Notte magica per De Rossi (qui in un contrasto su Adriano) ieri sera il migliore dei giallorossi

Luoghi citati: Montella, Roma