AMELIO Le chiavi dell'Oscar

AMELIO Le chiavi dell'OscarO AGLI ACADEMY AWARDS, DOVRÀ' VEDERSELA CON ZHANG Y8MOU E C0^5 «DER UNTERGANGw SULLA MORTE Di AMELIO Le chiavi dell'Oscar ero prenere pae aa corsa per l'Oscar al miglior film in lingua non inglese. La Giuria del Premio David di Donatello (711 componenti) ha affidato all'opera di Amelio il compito di rappresentare l'Italia alla prossima notte delle stelle, in programma per il 27 febbraio al Kodak Theatre di Hollywood. I titoli dei cinque film stranieri candidati alla statuetta saranno resi noti il 25 gennaio. Dalla votazione italiana, che si è conclusa domenica scorsa, risulta sconfitto «Non ti muovere» di Sergio CasteUitto, indicato fino all'ultimo come super-favorito. Gh altri film in lizza quest'anno erano «L'amore ritorna» di Sergio Rubini; «L'amore ritrovato» di Carlo Mazzacurati; «Caterina va in città» di Paolo Virzì; «Certi bambini» di Andrea e Antonio Frazzi; «Dopo mezzanotte» di Davide Ferrario; «Io no» di Simona Izzo e Ricky Tognazzi; «Vento di terra» di Vincenzo Marra; «La vita che vorrei» di Giuseppe Piccioni. In concorso all'ultima Mostra del cinema di Venezia dove ha ottenuto critiche entusiaste e fiumi di appalusi, «Le chiavi di casa», prodotto da Rai Cinema con Achab Film e distribuito da 01, è liberamente tratto da «Nati due volte» di Giuseppe Pontiggia ed è sceneggiato dall'autore insieme con Sandro Petraglia e Stefano Rulli: «In fondo questo film ha dichiarato Amelio - vuole dire solo una cosa: non piangiamoci addosso e riconosciamo tutti le nostre diversità, che non sono solo quelle visibili all'esterno». Finora la pellicola è stata vista da oltre mezzo milione di spettatori in tre settimane di programmazione con un incasso di 2 milioni e 700mila euro. Proiettato su oltre 180 schermi sparsi in tutta la penisola, ha già superato i record d'incasso dei precedenti film di Amelio. Alla realizzazione di «Le chiavi di casa» ha collaborato la casa produttrice indipendente americana «Lakeshore» cui si devono titoli come «La macchia umana», «Se scappi ti sposo», «Autumn in New York» e «The gift». Non è ancora nota la data dell'uscita del firn negh Stati Uniti: «Abbiamo trattative in corso con tre importanti società di distribuzione americane - ha fatto sapere Giancarlo Leone, amministratore delegato di Rai Cinema -, ma con i nostri soci d'oltreoceano abbiamo deciso di aspettare il responso dell'Academy per poter avere eventualmente maggior forza contrattuale». Leone è convinto che l'opera di Amelio abbia «tutte le carte in regola per riuscire a conquistare un posto nella rosa dei candidati all'Oscar». E questo sia «per il rispetto che l'Academy ha sempre nutrito nei confronti del regista, sia per il carattere non nazionale del film incentrato su una vicenda universale, che può riguardare tutti». In questi stessi giorni gh altri Paesi del mondo stanno decidendo i titoli che dovrebbero rappresentarli agh Oscar: in Spagna la scelta riguarderà «Mare dentro» di Alejandro Amenabar (Gran Premio della Giuria e Coppa Volpi per il protagonista Javier Bardem alla Mostra di Venezia), «La mala educacion» di Fedro Almodovar e «Tiovivo e. 1950» di José Luis Garcì; i francesi punteranno su «Les choristes» di Christophe Barratier, commovente epopea di un professore di canto alle prese con gh alunni di un collegio per ragazzi difficili; i tedeschi invieranno in America «Il crepuscolo», discussa pellicola di Ohver Hirschbiegel con Bruno Ganz nei panni di Hitler. Dalla Cina sarà proposto «The house of flying daggers» del maestro Zhang Yimou; dal Sud Africa «Yesterday» (in cartellone a Venezia), storia di ima madre che si scopre sieropositiva; dal Brasile «Olga» di Jayme Monjardin dedicato all'attivista comunista Olga Benario. Una scena di «Le chiavi di Casa» di Gianni Amelio con Kim Rossi Stuart e Andrea Rossi In alto Sergio CasteUitto grande sconfitto con il suo «Non ti muovere»