Ruffolo a capo di Alleanza Salvati verso le dimissioni

Ruffolo a capo di Alleanza Salvati verso le dimissioni L'EX AMMINISTRATORE DELEGATO DI FIDEURAM SARA' AD DELLA SOCIETÀ' CONTROLLATA DALLE GENERALI Ruffolo a capo di Alleanza Salvati verso le dimissioni All'attuale «numero uno» proposta la presidenza senza poteri Il titolo cresce in Borsa. Si aprono le manovre del risiko assicurativo MILANO Da Torino a Trieste. Ugo Ruf folo, l'amministratore delegato di Fideuram che il 10 settembre ha dato l'addio alla società controllata dal Sanpaolo-Imi, verrà cooptato lunedì mattina nel consiglio d'amministrazione di Alleanza Assicurazioni - controllata dalle Generali - per assumere proprio il ruolo di amministratore delegato della compagnia, sostituendo Sandro Salvati. A Salvati sarebbe stato offerto di mantenere la carica di presidente senza poteri esecutivi, ma le trattative tra il manager e i vertici delle Generali non sono ancora chiuse. Per lasciare il consiglio d'amministrazione a quattordici membri sarà necessario che un consigliere di dimetta per far posto a Ruffolo. Dovrebbe toccare a Giuseppe Buoro, l'amministratore delegato di Generali Vita. L'indiscrezione del cambio al vertice della compagnia circolava già da qualche tempo. Ieri è stata confermata da due quotidiani finanziari e ba spinto per il secondo giorno consecutivo il titolo Alleanza, che ba cbiuso a 9,306 euro, in rialzo dello 0,8907o, con scambi doppi rispetto all'ultimo mese. Sul tema cbe ba scaldato il mercato e che apre molti scenari per il futuro di Alleanza non è però arrivata nessuna comunicazione ufficiale dalle Generali. Ruffolo, che aveva dato le dimissioni da Fideuram il giorno seguente al consigbo di amministrazione delle stesse Generali, è noto per le sue capacità di leadership e tra i suoi maggiori successi c'è proprio la creazione della forte rete di promotori finanziari targati Fideuram. Ma cbe cosa significa l'arrivo di un manager che non è un esperto di assicurazioni al vertice di Alleanza? Gli scenari che si aprono sono diversi e vanno dalla scommessa di integrare al meglio le diverse reti del gruppo - Alleanza ba sul territorio 313 agenti generali, che (caso unico in Italia) sono dipendenti della compagnia, ma non è mai riuscita a integrare questa rete con quella degli agenti Ina-Assitalia - alla possibilità che sotto le insegne di Alleanza ci sia spazio anche per l'integrazione con Banca Generali e i suoi promotori finanziari. Ancora presto, probabilmente, per tracciare la strada che Ruffolo deciderà di seguire. Quel cbe è certo è cbe dal suo arrivo al vertice i due amministratori delegati delle Generah - Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot - si aspettano ima frustata benefica ai risultati della compagnia che è sempre stato uno dei gioielli del gruppo e che a parere della capogruppo negh ultimi tempi si era un po' seduta sugli allori. Tra i vertici triestini e Salvati - manager anomalo che ai testi di finanza attuariale accompagna la lettura de «Lo Zen e il tiro con l'arco» - i rapporti erano in tensione già da tempo, nonostante appe¬ na pochi mesi fa l'amministratore delegato di Alleanza fosse stato stato riconfennato per un mandato triennale. Poi le cose - comphce la disponibUità di Ruffolo - sono evidentemente precipitate. Già subito dopo l'approvazione della semestrale record di Generali, del resto, i segnali rivolti a Salvati erano stati gelidi e chiari: Alleanza, che aveva accresciuto la produzione di nuove pohzze solo del 70Zo rispetto al I0oZo previsto dal budget 2004 era stata bacchettata prima da Perissinotto(«non preoccupa, ma impensierisce un po' la crescita limitata dei premi Alleanza, inferiore alle nostre previsioni») e poi da Balbinot, che aveva espresso preoccupazioni analoghe in un incontro con gh analisti finanziari. Ora l'epilogo, [f.man.] Il presidente e amministratore delegato di Alleanza Assicurazioni Sandro Salvati e, nella foto più a destra, l'ex ad di Banca Fideuram Ugo Ruffolo

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