Marrazzo pronto a sfidare Storace

Marrazzo pronto a sfidare Storace IL CONDUTTORE DECIDERÀ' OGGI SE ACCETTARE Marrazzo pronto a sfidare Storace Polemiche nel centrosinistra sulla designazione da parte di Ds e Margherita senza un confronto ROMA Piero Marrazzo conferma la notizia dell'offerta avanzatagli dai leader dell'Ulivo di candidarsi alla presidenza della Regione Lazio. Anche se l'ultimo nodo politico rimane il via libera di Fausto Bertinotti. «È una proposta molto seria - spiega Marrazzo - che mi gratifica e mi ha anche colpito. Capisco che non viene chiamato il giornalista televisivo ma un uomo che per 8 anni ha vissuto in mezzo ai cittadini, ascoltando e cercando di dare una risposta a 200 mila segnalazioni di problemi a stagione». La sfida a Storace? «Rispetto molto Storace e so che sarebbe una grande sfida, da Champions League, e sono anche consapevole del mio ruolo di sfidante, con i suoi benefici e i suoi lati negativi». Ieri però c'è stato un po' di maretta da parte delle forze minori del centrosinistra che hanno contestalo il metodo della decisione presa da Fassino, Veltroni e Rutelh. Una decisione, dicono i dirigenti locali dei Verdi, del Pdci e di Rifondazione comunista e delTUdeur, presa senza consultare gli alleati. Ad alimentare la loro irritazione è stata una dichiarazione dello stesso Marrazzo che ha detto di avere ricevuto «ima proposta unitaria». Non è una proposta unitaria, rephcano gli esclusi. L'Italia dei Valori scende in campo con Antonio Di Pietro che annuncia una corsa solitaria, con un proprio candidato, alle regionali del 2005: «Stimiamo la persona ma non accettiamo il metodo della candidatura, giacché nessuno ha chiesto prima il nostro parere». In un secondo momento è arrivata una precisazione del portavoce dell'Idv, Nello Formisano, che definisce quella di Pietro «una provocazione» che potrà servire a dare «una sterzata al modo di procedere del centrosinistra». Piero Marrazzo Anche i Verdi hanno prima proposto un candidato presidente di «grande statura ed esperienza politica». Poco dopo il segretario regionale del Lazio, Arturo Castrillo, ha però rettificato: la candidatura di Marrazzo è «una risorsa per il centrosinistra in quanto è un esponente della società civile con forte impegno a difesa dei consumatori». I Comunisti italiani considerano questa candidatura «di valore e di prestigio». Tuttavia, ha precisato il segretario regionale Mario Michelangeli, «ci pronunceremo quando e se questa candidatura sarà portata al tavolo regionale; poi i singoli partiti la valuteranno». Di «metodo inaccettabile», parla il capo della segreteria dei PopolariUdeur Sandro De Franciscis: «Non possiamo tollerare, com'è già avvenuto per le suppletive di ottobre, che Ds e Margherita si spartiscano ancora una volta Regioni e candidature». Fausto Bertinotti finora tace, ma per lui parlano i capigruppo di Rifondazione alla Regione, Provincia e Comune (Bonadonna, Fabbri e Sentinelli). Anche per loro è «intollerabile che i responsabili del centrosinistra continuino ad alimentare il gioco del toto-candidato». E bocciano l'idea che la scelta del candidato sia appannaggio esclusivo di Ds e Margherita. Oggi i leader del centrosinistra si riuniranno per sciogliere i nodi pohtici sul tappeto. E Marrazzo spiega che scioglierà la riserva «a condizione che ci sia un consenso generale del centrosinistra». Al suo possibile avversario lancia un messaggio il presidente uscente della Regione Lazio, Francesco Storace, che dice di considerarlo un «giornalista che stimo», ma poi aggiunge: «Gli consiglio la sfida, la politica fa bene. Deve sapere che le campagne elettorali sono difficili e che non si deve illudere come successe a un suo collega, Piero Badaloni». [r. r.j Piero Marrazzo

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