Contratto pubblico impiego A ottobre 8 ore di sciopero

Contratto pubblico impiego A ottobre 8 ore di sciopero SINDACATI ALL'ATTACCO: SITUAZIONE GRAVE, INTESE SCADUTE DA 9 MESI Contratto pubblico impiego A ottobre 8 ore di sciopero ROMA Tensione sempre alta nel pubblico impiego dove circa tre milioni di lavoratori si preparano a nuovi scioperi, dopo le iniziative di lotta già attuate prima della pausa estiva. Ieri sera Cgil, Cisl e Uil si sono incontrate con le organizzazioni confederali di categoria per una valutazione congiunta della situazione e decidere, quindi, il da farsi a nove mesi dalla scadenza del contratto e alla vigilia del varo della manovra economica nel prossimo Consiglio dei ministri previsto per domani. I sindacati puntano ad una mobilitazione in progress in previsione di una vertenza lunga ed difficile, che sta impegnando da tempo i rappresen¬ tanti dei lavoratori. Per il momento, dunque, non è stata fissata una giornata di sciopero generale nel pubblico impiego, ma è stato deciso un pacchetto di 8 ore affidato alle categorie coinvolgendo anche sul territorio le rappresentanze sindacali unitarie. I sindacati chiedono da tempo una convocazione del governo su tutti i temi che riguardano il pubblico impiego: in primo luogo il rinnovo contrattuale, dove le differenze tra le loro richieste e l'offerta del governo sono notevoli, ma non solo. Per il rinnovo del secondo biennio economico 2004-2005 Cgil, Cisl e Uil rivendicano un aumento dell'8 per cento, mentre l'esecutivo si limita ad un 3,7 per cento. I sindacati sollecitano, quindi, lo stanziamen¬ to in Finanziaria di ulteriori risorse. Che almeno in parte potrebbero essere reperite secondo l'Esecutivo - dal blocco del turn over. Il governo prende tempo e per ora di incontrare i sindacati non se ne parla. Il ministro per le Politiche agricole Gianni Alemanno ieri ha spiegato che il tavolo sui contratti sarà riaperto solo dopo «il varo della Finanziaria al Consiglio del ministri». Tra le altre questioni sollevate da Cgil, Cisl e UU, poi, c'è anche quella relativa alla previdenza complementare rispetto alla quale i sindacati lamentano l'estremo ritardo che si registra nell'istituzione dei fondi integrativi nel settore. Allo stesso tempo, ai sindacati non è andata giù l'esclusione dei lavoratori statali dal superbonus per chi rinvia la pensione d'anzianità più- avendo raggiunto i requisiti previsti. «Siamo ancora in attesa di ima convocazione che non arriva, nonostante fosse stata ventilata la scorsa settimana anche negli stessi ambienti governativi - afferma il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo -. Di fronte al silenzio, decideremo le iniziative, da assumere». Il segretario generale della Fp-Cgil, Carlo Podda, ricorda che «il contratto è scaduto da nove mesi e che il 21 maggio già c'è stato imo sciopero generale dei lavoratori pubblici con una manifestazione nazionale che prodotto un incontro in pompa magna a palazzo Chigi dal quale doveva portare ad un tavolo di confronto mai avviato. È inevitabile ora che si pensi alla mobilitazione». «Onnai - sostiene il segretario generale della Fps-Cisl, Rino Tarelli - siamo alla vigilia di una decisione che valuteremo uritariamente. A nove mesi dpjla scadenza del contratto ■.icn c'è alcun segnale da parte del governo: la situazione è grave». [r. e. s.]

Persone citate: Antonio Foccillo, Carlo Podda, Gianni Alemanno, Rino Tarelli

Luoghi citati: Roma