Musica online Sbarca la Virgin

Musica online Sbarca la Virgin IN COMPETIZIONE SUL WEB LA PRIMA GRANDE ETICHETTA Musica online Sbarca la Virgin Con un catalogo di un milione di brani scaricabili al canonico prezzo di 99 cents Luca Castelli Musica online, tocca alla Virgin. La compagnia fondata dal miliardario Richard Branson, già titolare di ima celebre catena di megastore di dischi, ha aperto un servizio per la vendita di hrani musicali su Internet. Il negozio si chiama Virgin Digital e si presenta con un'offerta molto competitiva, sia in termini di catalogo che di prezzi. Sui suoi scaffali virtuah è già disponibile più di un milione di brani, tanti quanti per ora ne conta solo Apple iTunes (il neonato servizio di Microsoft Man ne propone soltanto la metà). Scaricare una singola canzone sul pc costa 99 centesimi di dollaro (il prezzo standard del mercato), mentre ascoltare l'intero catalogo in streaming (cioè "perdendo" le canzoni al termine dell'ascolto) richiede un abbonamento di 7,99 dollari al mese, due in meno rispetto ai concorrenti Napster e Real Networks. Virgin Digital è l'ultimo fiocco azzurro in un settore in piena esplosione demografica. Soltanto nell'ultimo mese, Microsoft ha aperto il suo negozio su Msn, Yahoo ha speso 160 milioni di dollari per assicurarsi l'azienda MusicMatch, Napster si è dichiarata pronta alla quotazione in Borsa e persino la casa d'aste eBay ha mosso i primi passi nel campo tramite la start-up PassAlong. Altri nomi grossi, già attivi da diverso tempo, sono Sony, RealNetworks, Coca Cola e i grandi magazzini Walmart, oltre natural¬ mente ad Apple iTunes, il servizio che diciotto mesi fa ha aperto la stagione della musica legale su Internet e che oggi ne detiene saldamente la leadership. La grande novità rappresentata da Virgin Digital è la sua origine: è infatti la prima volta che una catena impegnata nella vendita tradizionale di dischi cerca di sfondare anche nell'impalpabile mondo del download: dall'offline all'online. Per farlo, Virgin ha deciso di seguire il percorso geograficotemporale già compiuto da iTunes e dalla maggior parte degli altri concorrenti: apertura esclusiva per i cittadini degli Stati Uniti, fase d'assestamento e quindi graduale estensione ai paesi europei. Rispetto al deserto di pochi mesi fa, comunque, anche il Vecchio Continente sta iniziando ad assaporare l'ebbrezza della musica online autorizzata. A giugno, iTunes ha aperto le sue filiali in Francia, Germania e Gran Bretagna. E a settembre la Bbc ha iniziato a trasmettere su uno dei suoi canali radiofonici la prima classifica ufficiale dei download, legittimando di fatto il nascente mercato. E in Italia? Per ora sono attivi i servizi di Tiscali e Msn (entrambi gestiti dalla compagnia inglese OD2), Messaggerie Digitali, RossoAlice e CdRai.it. Ma sia le dimensioni che i risultati non sono eccitanti e la grande attesa è per l'arrivo, annunciato per ottobre, della versione autoctona di Apple iTunes. L'appetito cresce giorno dopo giorno. Secondo uno studio di Forrester Research, l'Italia sarà uno dei paesi protagonisti dell' esplosione del settore, che nel 2009 dovrebbe raggiungere il fattu- rato di 3,5 imbardi di euro. Mentre nelle tabelle del censimento musi- cale condotto nel 2003 da Music- Choice,i consumatori itahanirisul- tano i più critici del continente rispetto alla situazione attuale del mercato discografico. Il 93 per cento dei partecipanti al sondag- gio giudica troppo alto il prezzo dei dischi e il 61 per cento è già attivo ogni settimana nel download di brani da Internet, autorizzati e non. Un pubblico sempre più numeroso e tecnologicamente alfabetizzato, ma ancora in attesa che il Richard Branson di turno venga a coccolarlo con un negozio online dal catalogo completo e dai prezzi abbordabili. INDIRIZZI Virgin Digital virgindlgital.com Apple Itunes apple.com/li/ itunes/store/ llsoftware Apple apple.com/it/ itunes/jukebox. html Nella foto, l'immagine di un Jukebox

Persone citate: Forrester, Luca Castelli, Richard Branson, Yahoo

Luoghi citati: Apple, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti, Vecchio Continente