«Le due Simone saranno rilasciate entro venerdì» di Francesco Grignetti

«Le due Simone saranno rilasciate entro venerdì» IL QUOTIDIANO «AL RAI AL AAM» RILANCIA LE SPERANZE, MA UN NUOVO MESSAGGIO SUL WEB: NON LE RIVEDRETE VIVE «Le due Simone saranno rilasciate entro venerdì» Ancora un colpo di scena dal Kuwait: a meno che falliscano le trattative Francesco Grignetti ROMA Sembra passare sempre più per il Kuwait il filo della speranza per Simona Pari e Simona Torretta. «Saranno rilasciate entro venerdì, a meno che qualcosa non vada male nei negoziati», ha annunciato Ali al Roz, direttore del quotidiano «Al Rai al Aam». Questo scriverà in prima pagina sul suo giornale. Per il terzo giorno consecutivo un anonimo «informatore» s'è fatto vivo con il corrispondente di Baghdad. E per la terza volta sono buone notizie. «I negoziati - riferisce il direttore del giornale - hanno raggiunto un buon livello di cooperazione. Le famighe potranno avere presto notizie». Addirittura Ali al Roz si spinge a dire che le notizie potrebbero arrivare oggi o al più tardi domani. Improvvisamente c'è un clima, eh ottimismo, quasi di euforia, intorno al rapimento delle due Simone. Sono molti e convergenti i segnah. Di Kuwait City s'è detto. Ma c'è,un clima di;colpo speranzoso anche a Baghdad: lì s'è sparsa la voce di un aereo speciale dei nostri servizi segreti in arrivo. Ad Amman; il re Abdallah n, che stamani sarà in visita ufficiale in Italia, ha annunciato in un'intervista al «Corriere della Sera» di sapere che le due volontarie italiane «sono vive» e che spera di portare buone notizie in dono al popolo italiano. I riscontri si captano anche a Roma: tra i bene informati sulle questioni irachene c'è chi si è spinto a pronosticare uno sviluppo positivo entro 24-48 ore. Forse è vero, allora, come sostiene il corrispondente in Iraq del quotidiano kuwaitiano, che una solida trattativa è partita e che ci sono buone speranze di chiuderla positivamente. In questo clima, oggettivamente positivo, le informazioni in controtendenza vengono osservate con ancor maggiore sospetto. L'ennesimo proclama giunto via Internet, ad esempio, di un anonimo- che si firma «Ansar al Zawahiri». Finora ha inviato cinque messaggi in meri- to al sequestro delle due Simone. Ieri sera ha voluto rispondere all'intervista del sovrano di Giordania: «Per quanto riguarda le parole del re Abdallah sulle due ragazze italiane rapite, voghamo ribadire che le due ragazze italiane sequestrate non ritorneranno vive in Itaha». Credibile? Non credibile? Di sicuro, l'anonimo non ha mai dato prove di essere ih contatto con i rapitori. E per di più è stato sbugiardato da chi, invece - vedi la «fonte» che parla con il giornale kuwaitiano «Al Rai Al Aam» sembra informato sul serio. to sul serio. comprensibilmente, al ventesimo , giorno di rapimento senza vere nòtizie, non voghono commentare la doccia scozzese. Il padre, di Simona Pari è laconico: «Ho letto queste notizie, sono meglio che altre». La sorella di Simona Torretta, Laura, gh fa eco: «Siamo senza dubbio più sereni anche se sempre cauti. La Farnesina ci ha tranquillizzato, ma non voghamo commentare le notizie di queste ore». Gh esperti dell'Unità di crisi avrebbero consigliato a entrambe le famighe di staccare la spina, di non vedere troppa tv. «Ma non ce la facciamo», dice ancora Laura Torretta. E ieri ancora una volta il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha ricordato in apertura di una cerimonia: «Resta costante la nostra ansia per le due volontarie itahane». A infondere una buona dose di fiducia sono le parole che in questi giorni giungono dal Kuwait. Come ha spiegato il direttore del quotidiano «Al Rai Al Aam», che anche ieri per tutto il giorno è stato in attesa di sviluppi, c'è a Baghdad una «fonte», molto bene mfoimata, che chiama nella notte il loro corrispondente. La «fonte» anonima nelle sue due prime telefonate ha comunicato che le sequestrate sono vive, che vengono trattate bene, che hanno ricevuto acqua minerale e i cibi richiesti, anche certi biscotti di un tipo particolare. Notizie che hanno fatto drizzare le orecchie ai nostri 007. «Sono la prova - è il ragionamento che circola nel mondo dell'intelligence - che aspettavamo. La "fonte" sa davvero di che cosa parla». Ma ora che i sequestratori hanno deciso di awiare la trattativa - e un gruppo di esperti italiani dei servizi segreti si sarebbe trasferito neh'area - c'è solo da aspettare. A Bajghdad, intanto, si sono riuniti i capitribù. Promettono un intervento come già hanno fatto gli ulema, esponenti della società civile e alcuni leader della guerriglia nazionalista. Proprio con i capitribù e con gh ulema di Baghdad s'incontrerà oggi il presidente dell'Unione delle comunità musulmane in Itaha, MohammedNourDachan. A Baghdad si è già sparsa la voce che un aereo dei nostri servizi sia in arrivo feH^Jj^ .07 888 Lj mm . U A t A.l . A A M ## ^ W 5* i *ir» i6aa-uxi*a 56 .... -. ». Is-ìmc No XM'M vrvvt w«ji»*''t .M.y, n iji^)-s\tT»',yW; u «#1 i i ..4cUJl jjj* ,^ìef 1*jjUjà^ »ji» "fctAjJ! M^^ vM^ (^^^'l» V^ JJ'-^^I ^^-^U t\v«»L;,;:.'^,jjiU!' 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Alla testa dei gruppi laici c'è invece Li un ex ufficiale o un capobanda I GRUPPI OBIETTIVO f IL FORUM in alcuni casi c'è un vero dibàttito tra l'emiro, i suoi vice e i mediatori. Si decide la conduzione della trattativa RISCATTO ►^ ISIAMICI Umiliare i governi e fare propaganda...., ; j Possibile ì^lAiCL".. Sfidare e ^^ \ fcssjbije ►" PREDONI Rapiscono per denaro, possono rivedere l'ostaggio Determinante

Persone citate: Abdallah, Carlo Azeglio Ciampi, Laura Torretta, Simona Pari, Simona Torretta