Triplo finale al Lingotto domenica 26 di Leonardo Osella

Triplo finale al Lingotto domenica 26 'iB:MJ; MUSICA Triplo finale al Lingotto domenica 26 A partire dalle 15 Ughi, Rostropovich e il Regio con Beethoven Tra gli ultimi concerti Antidogma, Clemencic, Cominati, Tempia UTO Ugbi, Mstislav Rostropovic, Gerd Albrecht: una gran bella trìade di nomi e dunque un «gran finale» con i fiocchi. Si chiuderà così domenica 26 al Lingotto il 27" Festival Torino Settembre Musica. Una intera giornata concertistica il cui avvio sarà affidato appunto, alle 15, a Uto Ughi con i Filarmonici di Roma: in programma Bach con il «Concerto m la minore BWV.1041», Mozart con il «Concerto in sol maggiore K.216)) e Paganini con il «Concerto n. 4 in re minore». L'appuntamento, i cui biglietti sono esauriti, verrà proposto con lo stesso programmala sera prima a Mondovì. Appena il tempo di respirare ed ecco, alle 18, MstisiavRostropovle col suo mitico violoncello e i Virtuosi di Praga: qui ci sono in serbo Janacek (la Suite per archi), Haydn (Concerto in re maggiore Hob. VIS) n. 2 e Sinfonia in fa diesis minore n. 45) e Ciaikovskij (Serenata in do op. 48). E alle 21 il tripudio della «Sinfonia n. 9» di Beethoven: la bacchetta di Geni Albrecht guiderà Orchestra e Coro del Teatro Regio (il cui direttore è Claudio Manno Moratti), cantanti solisti Annalisa Rasplgliosi (soprano), Michelie Breedt (contralto), Herbert Uppert (tenore) e Davide Damiani (baritono). Ma prima del gran finale c'è altro ancora nella pentola del Settembre. Per esempio venerdì 24 alle 17 il Conservatorio ospita un appuntamento molto atteso da chi aspetta le novità. E' il concerto affidato all'Ensemble Europeo Antidogma Musica, in cui si ascoltano per la prima volta il brano vincitore e il secondo classificato del Concorso Intemazionale Icoms 2004: la 22a edizione ha premiato Marco Bertona con «Yggdrasil» e Silvia Colasanti con «Quintetto per pianoforte e archi», che si ascolteranno con «Que mandais hacer de mi?» di Franceschini, «Les murs de Jean» di Antignani, «Un divorzio tardi- vo» di Cilluffo, «La differenza, nessuna differenza» di Fontemaggi. Con il direttore Leonardo Boero il soprano Linda Campanella. Sempre venerdì ma alle 21 il registro muterà completamente, nel segno della musica fiamminga del '400. Verrà presentata nella chiesa di San Filippo la «Messa da Requiem» di Johannes Ockeghem, considerata come il primo esempio di Messa funebre polifonica. Ad eseguirla arriverà René Clemencic in veste di organista e direttore del suo magnifico Consort, con le voci sofista di Terry Wey (controtenore), James Curry e Gernot Heinrich (tenori), Colin Mason (baritono) e Mario Eder (basso). Le ore notturne inducono, si sa, al romanticismo e chi è più adatto di Fryderyck Chopin? Si concreta così una bella proposta in Conservatorio, con inizio alle 23,30, per la performance di un apprezzato pianista come Roberto Cominati. L'esecutore ha deciso di non risparmiarsi e la scaletta della serata lo dimostra: prima la non leggera mole dei «Ventiquattro Preludi op. 28», quindi la «Barcarolle in fa diesis maggiore op. 60» e infine la «Polacca in la bemolle maggiore op. 53 "Eroica"». Un adeguato spazio si guadagna anche in questa edizione la Accademia Stefano Tempia, benemerita istituzione torinese di cui non si loderà mai abbastanza l'attività non solo concertistica ma anche didattica. Sabato 25 alle 17, sotto le alte e scenografiche volte della chiesa di San Filippo, si schiererà al completo con Orchestra e Coro sotto la guida di Massimo Peiretti ad eseguire ima pagina con la quale ha già ottenuto un lusinghiero successo durante la sua stagione: la «Messa di Gloria in la bemolle maggiore» di Puccini. I cantanti solisti saranno in questo caso il tenore Aldo DI Toro e il basso Vladimir Juriin, mentre il Coro sarà come sempre diretto da Michele Frezza. E quando il sipario calerà su questa edizione del Festival le conclusioni da trarre saranno ancora una volta positive. Si è rispettato ancor più che in altri anni il criterio della varietà ma senza stravaganze (il giusto appena). E già fiorirà sulle bocche degli spettatori la domanda: e il prossimo Settembre che cosa ci riserverà? Vedremo, anzi meglio: ascolteremo. Leonardo Osella Rostropovich nel Concerto di Haydn Esauriti i biglietti per il finale con Ughi

Luoghi citati: Mondovì, Praga, Requiem, Roma, Torino