Extracomunitari, nuova linfa al mercato di Silvio Rezzonico

Extracomunitari, nuova linfa al mercato A TORINO LE ZONE PREFERITE SONO BARRIERA DI MILANO, SAN PAOLO E SAN SALVARIO Extracomunitari, nuova linfa al mercato Acquistano in aree poco richieste: periferia e centri storici degradati Silvio Rezzonico* NON solo affitto. Gli immigrati extracomunitari stanno divenendo una preziosa «fetta» degh acquirenti di immobili, soprattutto nelle grandi città. La notizia più eclatante viene dalla provincia di Milano, dove Data House, su incarico del gruppo del franchising immobihare Tecnocasa, ha vagliato tutti 1 trasferimenti di abitazioni nei primi sette mesi del 2004: 111,796 delle case comprate in città e il lO^ in provincia sono diventate proprietà di stranieri. Ai primi posti della classifica degh acquirenti risultano gli egiziani, poi i cinesi (nel capoluogo) e gli albanesi (in provincia); seguono filippini, romeni, peruviani e marocchini. Ci sono, è vero anche francesi e tedeschi, ma in numero piuttosto limitato. Tenuto poi conto che le statistiche sui trasferimenti comprendono non solo le compravendite, ma anche le donazioni di immobili (che, secondo logica, avvengono praticamente solo tra italiani), ciò significa che più di un acquirente su IO è extracomunitario, un numero che supera notevolmente la percentuale degh immigrati regolari rispetto ai residenti. Ma il fenomeno non è certo solo milanese: lo affermano, in coro, tutti i principali operatori sul mercato (Gabetti, Tecnocasa) nonché le associazioni dei mediatori (Fimaa e Fiaip). Si parla concordemente di oltre il 1 C/o degh acquirenti neUe periferie e nei centri storici degradati delle grandi città, cioè nei quartieri dove le valutazioni sono piùbasse e per gli immobili di scarsa qualità. Una componente che permette la vendita di immobili poco apprezzati dagli italiani. A Torino, secondo Giulianetta Sferlazza, titolare della Mondial Casa, specializzata in mutui a extracomunitari, i principali acquirenti sono i filippini, seguiti dai romeni, mentre è in calo il numero di compratori di origine nordafricana, marocchini in testa. Le zone preferite sono Barriera di Milano, San Paolo, San Salvarlo e in parte Santa Rita (più costosa). Gh acquirenti stipulano mutui a 20-25 anni, preferendo i trilocali (2 camere più cucina abita¬ bile). Aurelio Amerio, presidente Fiaip Piemonte conferma che il ricorso ai prestiti ipotecari sfiora la totalità degh acquisto, con l'unica eccezione dei residenti cinesi, che spesso acquistano in contanti. La caccia al trilocale è confermata, a livello nazionale, anche dalle stime di Tecnocasa e Fimaa (l'altro sindacato dei mediatori). In particolare, i monolocali non sono molto appetiti perché diviene più conveniente suddividere la spesa per l'acquisto tra più persone, spesso famiglie allargate e anche perché per ottenere i ricongiungimenti familiari occorre disporre di metrature mediamente grandi, n che vale, ovviamente, anche per l'affitto: secondo una ricerca promossa dall'Ancab-Lega Cooperative e dal Sunia, il sindacato degh inquilini, il 77^ degli immigrati in Italia in locazione divìde un piccolo appartamento con altre 3-4 persone, molto spesso in condizioni di sovraffollamento. L'appartamento affittato più sfruttato è il bilocale (38,X) del campione), seguito dai tre locali {230z6) e dal monolocale (18%). H 37% degh inquilini extra- comunitari non ha firmato un regolare contratto di locazione (nel Sud e nelle Isole il SO0/*!). Tuttavia, più della metà paga canoni d'affitto superiori ai 250 euro, che salgono a una media di 450-470 nel centro Italia. La permanenza media nella stessa casa è di 2 anni. In varie località sono in corso progetti in cui Comuni o associazioni si fanno garanti dell'affitto a extracomunitari: per esempio in provincia di Torino l'associazione Amici di Lazzaro concede un bonus (500-800 euro a fondo perduto a seconda del contratto) ai proprietari per incoraggiarli ad affittare la casa, più ima polizza con Unipol che copre i danni all'alloggio. Gh extracomunitari «regolari» hanno anche la possibilità di fare domanda di case popolari, e si trovano spesso, grazie al loro reddito ridotto, ai primi posti delle graduatorie per l'assegnazione. A Milano e provincia, ad esempio, quasi il 600zi delle domande idonee sono le loro. Il che crea un paradosso: se l'immigra¬ to perde il lavoro, e in base alle norme della legge Bossi-Fini è costretto a rimpatriare, l'appartamento resta assegnato, almeno finché non sono provati morosità e abbandono dei locali. Si potrebbero creare gravi frizioni sociali se non fosse che in molte città le graduatorie per l'assegnazione sono documenti «virtuali»: dì nuove case popolari se ne costruiscono poche, e quelle disponibili finiscono assegnate a sfrattati o famiglie in situazioni dì particolare emergenza. 'presidente Confappi DEGLI STRANIERÌ itt PROVINCIA DI MILANO 07o rispetto a compravendite totali dove genlug 2003 genIug2004 gen- gen- lug 2003 llug 2004 PREZZI NELLE ZONE CON FORTE PRESENZA DJIMMIGRATI (euro al mq) MEDIO ECONOMICO MEDIO ECONOMICO USATO i USATO a NUOVO , NUOVO MILANO CITTA' 2095 MILANO ■- ,- PROVINCIA 275Z 2104 ; 12,70Zo IIJ'/o 3046 9,00Zo 10,207o LE NAZIONALITÀ' DEGÙ ACQUIRENTI gen-lug2004 nazione i n. acquisti CINA i 217 ; .fltllWflE,, I 188 C: PERÙ' . j 134 ALBANIA ! 248 lEl^MANIA;;. ^ .'^W Fonte: Tecnocasa, su statistiche Data House variaz. gen-lug 2003 ■«.OTi ♦2,2«K. -1,5'* -i-58% MVIILANO || rT0RIN0 jj II 'roma NAPOLI H

Persone citate: Aurelio Amerio, Gabetti, Sferlazza