Cat Stevens lancia un appello per il sequestrato

Cat Stevens lancia un appello per il sequestrato LETTERA DELL'EX POP STAR ALL'AMBASCIATA BRITANNICA DI BAGHDAD Cat Stevens lancia un appello per il sequestrato Maria Chiara Bonazzi LONDRA -t Yusuf Islam, ovvero l'ex musicista pop Cat Stevens, ha rivolto ai terroristi un appello a rilasciare l'ostaggio inglese Ken Bigley «nel nome di Allah e per il buon nome della nostra religione». Frattanto due leader del «Muslim Council of Britain», ovvero l'organizzazione islamica moderata a cui appartiene anche il cele¬ bre autore di «Moonshadow», ieri hanno incontrato a Baghdad alcuni religiosi locali per cercare una mediazione che permetta di stabilire un contatto con i terroristi. L'appello di solidarietà per l'ostaggio inglese è contenuto in una lettera che Cat Stevens ha fatto arrivare all'ambasciata britannica a Baghdad. Vi si legge: «In qualità di membro del Muslim Council vi chiedo. nel nome di Allah, di rilasciare il cittadino Ken Bigley, per il buon nome della nostra religione e in conformità ai precetti di Allah; In verità Allah vi comanda di usare giustizia e di essere buoni e nessun'anima può assumere il peccato di un'altra anima. L'Islam ha messo fine all'idea che i peccati possano passare di generazione in generazione, da una.tribù alll'altra o da un cittadino all'altro. Quindi in nome di Allah fate un atto di misericordia». Nei giorni scorsi l'ex idolo delle ragazzine degli anni Settanta era balzato alla ribalta delle cronache quando era stato prelevato dagli americani sull'aereo che lo stava portando a Washington e rispedito a casa seduta stante. Il settimanale Usa «Time» ha sostenuto che Stevens aveva potuto imbarcarsi su quel volo perché il suo nome non era stato correttamente sillabato sul-' la lista nera americana, che non includeva infatti nessun Yusuf Islam, bensì iin «Youssouf Islam». L'ex pop star, 57 anni, che si è convertito alla fine degli anni Settanta e ha fondato due scuole islamiche a Londra, ha annunciato un'azione legale per accertare perché gu Usa gli abbiano rifiutato l'ingresso nel Paese. Islam si è sempre dichiaralo un pacifista e aveva a suo tempo condannato più vigorosamente che poteva gli attentati dell'11 settembre come un «incomprensibile macello» che non aveva nulla a che vedere con la fede islamica. La sua provata fede moderata ha fatto sì che a difenderlo sia sceso in campo lo stesso ministro degli Esteri britannico Jack Straw, il quale ha protestato contro la sua deportazione presso Colin Powell. Cat Stevens, ora Yusuf Islam

Luoghi citati: Baghdad, Londra, Usa, Washington