Boom dì iscrìtti nelle prime di Alessandro Ballesio

Boom dì iscrìtti nelle prime E' SOPRATTUTTO LA VALLE ORCO A REGISTRARE UN SENSIBILE INCREMENTO DI ALLIEVI RISPETTO AL PASSATO Boom dì iscrìtti nelle prime «Le scuole di montagna non spariranno» Alessandro Ballesio Le montagne si spopolano? Sarà anche vero, ma quest'almo dalle scuole elementari delle valli arriva un dato che va in controtendenza: «Era da tempo che non si vedeva un simile boom di iscrizioni in prima», ripetono al circolo didattico di Pont Canavese. I numeri parlano da soli; nella scuola principale, che è proprio quella di Pont, hanno aggiunto una sezione per i «primini», a Ceresole continua a resistere il plesso che tre anni fa era tornato ad essere statale dopo un periodo di forte crisi durante il quale si temeva addirittura la chiusura. ■Nonperdono terreno nemmeno a Sparone e Locana, a Frassinetto invece hanno iniziato con un alunno in menp rispetto alla passata stagione: «Niente di grave, l'importante è garantire sempre il servizio», dicono al circolo. C'è la storia della scuola di Alpette, che è gestita dal Comune perché i bambini negli anni passati continuavano a diminuire: dal prima ottobre l'unico allievo che è passato alle medie sarà rimpiazzato da due nuove entrate in prima. «E' un segnale di speranza, per il paese è particolarmente importante», concordano il vice sindaco Marino Coretto Castigliano e il direttore didattico di Cuorgnè, Domenico Ardissone. E a Ronco, altro plesso sussidiato, ci sono tre iscrizioni invece di due. Sono piccoli numeri, è vero, ma qui il futuro di una scuola è sempre stato deciso da una Tniniina oscillazione. Questa volta per quasi tutti è andata di lusso: «E' vero, la situazione per i paesi della valle Soana contìnua a rimanere grave per effetto dello spopolamento, ma in valle Orco la tendenza è chiara - spiega il direttore didattico Marina Fantone - lo si vede dalle proiezioni che arrivano dalle scuole materne: anche per il futuro possiamo stare tranquilli». A Pont Canavese hanno iniziato in 149, rispetto ai 131 dell'aimo passato. Un bel passo in avanti, grazie alle 34 nuove entrate, che hanno anche convinto la direzione a ricavare una sezione in più. Un discorso a parte lo merita Ceresole: «Bisogna fare un plauso agli abitanti, perché è grazie al loro impegno se la scuola continua ad esistere. Ci hanno creduto fin da quando il plesso è tornato ad essere statale, i numeri stanno dando loro ragione», osserva la Fantone. E il luogo simbolo dell'alluvione 2000, la borgata Casetti di Locana, è quasi diventata un caso: la scuola che raccoglie anche gli alunni delle altre frazioni e quelli di Noasca continua a crescere. La dimostrazione? Ai diciannove iscritti del 2003, si aggiungono i quattro che quest'anno hanno fatto il loro ingresso in prima. Nei paesi delle valli, insomma, sperano. Intanto però c'è chi ricorda le aule vuote di Ingria, Ribordone e Valprato Soana e le vecchie scuole delle borgate di Ceresole che adesso sono monumenti per turisti in cerca di testimonianze di storia. Alcune conservano ancora i banchi, la cattedra, la lavagna: tutto come nei racconti di De Amicis. «Non possiamo permettere che quelle che sono rimaste facciano la stessa fine», è l'appello degli amministratori. Grazie ai fondi di sostegno stanziati dalla Regione, le direzioni didattiche hanno almeno potuto tirare il fiato: quella di Pont ha ricevuto più di 16 mila euro per i plessi di Sparone e Casetti, mentre le sussidiate di Alpette e Ronco (oltre alla materna di Valprato Soana) potranno contare su una cifra òhe si aggira sui 40 mila euro. LA MAPPA DELLE ELEMENTARI L'elementare di Ceresole ospita anche quest'anno sette allievi