Gli occhi della Cina su Schumi e Ferrari

Gli occhi della Cina su Schumi e Ferrari FI : DOMANI (ORE 8) VIA AL 10GP SUL MEGA-CIRCUITO DI SHANGHAI Gli occhi della Cina su Schumi e Ferrari Tutti i piloti hanno promosso a pieni voti il tracciato. Per le «rosse» una giornata di studio: miglior tempo della Bardi Davidson, con Barrichello 40e Michael 80che avverte: «Mólte curve sono cieche» Stefano Mancini inviato a SHANGHAI Hennann Tilke è riuscito nell'impresa di mettere in difficoltà Michael Schumacher. Tilke è il progettista delle più belle piste del mondo (Malesia, Bahrein, Cina), mentre Schumacher è il vincitore degli ultimi cinque campionati del mondo. Una sfida intereséànte. Le curve dello Shanghai International Circuit hanno creato in avvio qualche imbarazzo al ferrarista: «Non sono riuscito a trovare le traiettorie ideali e il giusto assetto», ha spiegato al termine .delle prove libere di ieri, concluse con l'S'tempo e guastate da un problema di software che lo ha bloccato all'uscita della corsia box (seguito da uno spintone al cameraman che ne riprendeva la stizza). Insomma, superMichael non ci ha capito nulla ma ha avuto ancora una mattinata (nel cuore della notte italiana) per venirne a capo. Oggi alle 8 le qualifiche, domani (stessa ora) via al Gran Premio della Cina. Ma perché Schumacher si scalda tanto, visto che ha già il titolo cucito sul cappellino? Primo, per- che è un perfezionista e un agonistapuro il cui fine unico - testuale - è «battere gli avversari». Secondo, perché se la FI si è presa l'impegno di spiegare l'automobilismo ai cinesi non è per puro amore dello sport: il business è enorme, un eldorado che frutterà al vincitore (e agli sponsor) un ritomo di immagine a molti zeri Esemplare il caso di Anthony Davidson, il collaudatore della BAR che va in scena tutti i venerdì, ieri imprendibile per tutti e a caccia di un posto. "il segreto? E' un bravo pilota, certo, ha una vettura veloce, ovvio, ma guarda caso guidava una monoposto tinta di blu per l'occasione con il logo di una marca di sigarette molto venduta da queste parti. Esigenze pubblicitarie imponevano che si mettesse in evidenza e probàbilmente i suoi meccanici gli hanno imbarcato benzina con il contagocce e montato un motore che non avrebbe retto altriSchilometri per esasperame le prestazioni. Che la BAR vada forte lo conferma comunque il 2" posto di Button, mentre Sato ha rotto l'ennesimo propulsore e perderà 10 posizioni sullo schieramento. Tiepido il pubblico. Ai cinesi è stato spiegato che l'evento è importante e 150 mila biglietti per domani sono già stati venduti. Schumacher e Raikkonen' sono diventati gli idoli dei tifosi più giovani, però tentare di convincere la gente che prove libere e qualifiche sono uno spettacolo imperdibile è fatica sprecata. Sulle immense tribune dell'autodromo sedevano, sparse in gruppetti, 13.500 persone. In proporzione, è come se a Monza da Milano arrivassero 1500 spettatori. Si sono divertiti di più i protagonisti, come bambini alla scoperta di un nuovo giocattolo. A tutti è piaciuta la curva 1, che sembra un'uscita autostradale, salvo che una FI l'affronta a 110 orari. Alonso vota il tornante finale («ma tutto il tracciato è particolare, studiato apposta per consentire i sorpassi»), Schumi è rimasto impressionato dal passaggio tra le curve 2 e 3, un cambio di direzione «molto impegnativo, do- ve si possono commettere parecchi errori o, al contrario, guadagnare terreno. E ho scoperto che molte curve sono cieche. Nel giro di ispezione in monopattino non me ne ero accorto, perché in piedi la visuale è diversa». A Barrichello (4"^ di scherzare: «Si dice che in Brasile ci siano tanti piloti perché impaliamo a guidare in un traffico caotico. Se è così, prevedo che a Shanghai cresceranno molti campioni)). Per due piloti il Gp cinese è un ritorno alle corse. Cacciato dalla BAR un anno f a alla vigiha del Gp del Giappone, Jacques Villeneuve è ancora in rodaggio (solo 15" nelle libere): «Questa pista ha di tutto: rettilinei, curve veloci, lente, buon ritmo. E' un concentrato degli altri circuiti. Il mio obiettivo? Precedere la BAR)). Ralf, invece, si è ripreso dall'incidente di tre mesi fa a Indianapolis ed è subito andato più forte di Montoya. «Tornando a guidare - dice - ho capito cosa mi stavo perdendo». | SiS La Ferrari di Schumacher sfreccia nell'avveniristico circuito di Shanghai: per la gara previsti 150 mila spettatori