Totti, un cucchiaio di veleno di Guglielmo Buccheri

Totti, un cucchiaio di veleno PAREGGIO MOLTO SOFFERTO PER LA ROMA DOPO CHE IL SUO CAPITANO SBAGLIA UN PENALTY TIRATO CON SUFFICIENZA Totti, un cucchiaio di veleno Il Pupone calcia a suo modo un rigore, ma Sicignano blocca senza nemmeno muoversi. Mancini evita il ko Guglielmo Buccheri ROMA Sarà stato per riprendersi la titolarità del colpo a cucchiaio che, soltanto tre giorni prima, gli aveva sottratto Zampegna nell'azione della caporetto giallorossa a Messina. Sta di fatto che la stagione di Francesco Totti continua a sorprendere in negativo: Roma-Lecce va in archivio con un pareggio (2-2) all'insegna degli errori difensivi e della voglia d'attacco delle due squadre, ma anche con il capolavoro mancato del suo capitano che ha l'effetto immediato di dividere una tifoseria, fino a ieri, tutta dalla sua parte. Voleva beffare il portiere leccese Sicignano, Totti chiamato dal dischetto a rimette in parità (il Lecce era in vantaggio da 4 minuti grazie ad uno slalom vincente di Cassetti) la sfida. Voleva superare l'estremo difensore pugliese con un tiro da sotto che, da sempre, chi sta fra i pah considera alla stregua di una presa in giro. Ma, beffato, resta proprio l'ex Pupone che non può far altro che franare su Sicignano e sui fischi di parte delle tribune dell'Olimpico. Fedeli alle indiscrezioni della vigilia, i tecnici disegnano due formazioni speculari con atteggiamento offensivo. Totti, Montella e Cassano da una parte, Pinardi, Bojinov e Bjelanovic dall'altra. Nel mezzo nasce una sfida senza soluzione di continuità, una notte in apnea con il pallone che rotola da un'area di rigore all'altra. Zeman si presenta in quello che è stato il suo stadio per cinque stagioni (due e mezza sulla panchina della Lazio, due su quella giallorossa) con il modulo che ha i tempi di quando il tecnico boemo incantava Foggia, rivoluzionando, in parte, il nostro calcio. Così, spazio ai tre attaccanti e alla voghe di non snaturare l'atteggiamento della sua truppa anche in un viaggio, dehcato, come quello in casa di una Roma nervosa e ferita. Voeller risponde spolverando il tridente deUe meraviglie passate, Totti, Montella, Cassano (l'anno scorso i tre avevano in mano il campionato fino all'infortunio, a novembre, dell'Areoplanino) e sfida Zeman sul suo terreno. Contare le azioni da rete nella partita dell'Olimpico è un' impresa non da poco. Oltre ai quattro gol, infatti, c'è stato spazio anche per i due pah colpiti dal Lecce e per la traversa centrata da Montella. E' il difensore Cassetti a portare in vantaggio il Lecce quando mancano quattro minuti alla fine del primo tempo con un'azione in progressione degna di un centravanti di razza. Nella ripresa Cassano rimette in linea di galleggiamento la Roma: il talento barese fa pace con il pubblico grazie ad un colpo da biliardo che Sicignano può soltanto osservare. Zeman «ordina» alla sua squadra di continuare a giocare nella metà campo giallorosso ed è Bojinov (per lui quarta rete e vetta della classifica marcatori) ad approfittare dell'ennesimo svarione stagionale della difesa romanista e a beffare Pelizzoli con un pallonetto delizioso. Il Lecce sogna l'impresa, ma sono i cambi di Voeller a spegnere l'entusiasmo dei ragazzi di Zeman: Mido, entrato al posto di Montella, arriva sul fondo e regala a Mancini (il brasiliano era appena entrato in sostituzione del giovane Aquilani) la rete del definitivo pareggio. Si tornava all'Olimpico dopo la notte, amara, di Champions League e l'effetto-Frisk ha portato la prima novità: il settore della tribuna d'onore è stato, infatti, vivisezionato stile Grande Fratello da sei addetti del servizio d'ordine che, spalle al campo, non si sono persi una mossa degli abbonati vip. Un sistema di controllo che ha ricordato quanto accade abitualmente in Inghilterra grazie agli stewards, la pohzia privata delle società della Premier League. Se il lanciatore folle che ha centrato in piena fronte il direttore di gara svedese ieri sera era al suo posto, nascosto fra i circa 1000 tifosi del settore più privilegiato dell'Olimpico, si sarà sentito un osservato speciale. (4-3-1-2) Pelizzoll 5,5; Panucd 5(36'st Candela sv), Mexes 5, Ferrari 5, Cufrè 5; De Rossi 6, Perfetta 6, Aquilani 5,5 (17" st Mandni 6,5); Totti 5; Cassano 6,5, Montella 6 (II'stMidoC). Ali: Voeller 6 (4-3-3) Sldgnano 7; Cassetti 7 (42" st Silvestri : sv). Diamoutene 6, Stovim6,RLillo5,5; Giacoma2zi7,Leclesma 6, Dalla Bona 7; Bojinov 7,5 (25' stKonansv), Bjelanovic 6,5 (35' st Eremenko sv). Pinardi 6. Ali: Zeman 7 Arbitro: Berlini 6 Reti: pt 41' Cassetti; st 8' Cassano, 12' Bojinov, 26'Mancini. Ammoniti: Pinardi, Rullo, Giacomazzi. Spettatori: paganti 10.597, incasso 174.855 6. Abbonati arca 37.000. Note: Totti ha sbagliato un rigore. Il clamoroso errore di Totti dal dischetto del rigore: Sicignano para con facilità

Luoghi citati: Foggia, Inghilterra, Lazio, Lecce, Messina, Montella, Roma